"buon formaggio, buon vino" di kome kon Davide....

Se volete parlare di musica, ma non necessariamente di quella di Davide, ecco il posto giusto!

Moderatore: Baristi

Messaggioda Lohana » lun dic 29, 2003 1:31 am

E lo Slobakko ha colpito, andando a scovare una di quelle canzoni del Guccio che molti infilano (con che metro di giudizio poi....) tra le sue"minori" ma che, personalmente, ho incisa in un'angolo dell'anima...
Posso giocare anch'io? Proporrei un abbinamento-contrasto: quello che potrebbe essere, in Sciùur Capitàn, il punto di vista di qualcun altro.

Il caduto
di Guccini - Biondini
da D' amore, di morte e di altre sciocchezze [1996]


Io, nato Primo di nome e di cinque fratelli,
uomo di bosco e di fiume, lavoro e di povertà,
ma uomo sereno di dentro, come i pesci e gli uccelli
che con me dividevano il cielo, l' acqua e la libertà...

Perchè sono in prigione per sempre, qui in questa pianura
dove orizzonte rincorre da sempre un uguale orizzonte,
dove un vento incessante mi soffia continua paura,
dove è impossibile scorgere il profilo d' un monte ?

E se d' inverno mi copre la neve gelata
non è quella solita in cui affondava il mio passo
forte e sicuro, braccando la lieve pestata
che lascia la volpe, o l' impronta più greve del tasso...

Ho cancellato il ricordo e perchè son caduto,
rammento stagioni in cui dietro ad un sole non chiaro
veniva improvviso quel freddo totale, assoluto
e infine lamenti, poi grida e bestemmie e uno sparo...

Guarda la guerra che beffa, che scherzo puerile,
io che non mi ero mai spinto in un lungo cammino
ho visto quel poco di mondo da dietro a un fucile,
ho visto altra gente soltanto da dietro a un mirino...

E siamo in tanti coperti da neve gelata,
non c'è più razza o divisa, ma solo l' inverno
e quest' estate bastarda dal vento spazzata
e solo noi, solo noi che siam morti in eterno...

Io che guardavo la vita con calmo coraggio,
cosa darei per guardare gli odori della mia montagna,
vedere le foglie del cerro, gli intrichi del faggio,
scoprire di nuovo dal riccio il miracolo della castagna.
Lohana "Mastra Lucertolaia".
".... 'na stéla giàamò crépàda che ségüüta a lüsìi de la ràbbia..."
Lohana
 
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Messaggioda de Sloob » lun dic 29, 2003 9:13 pm

joj Lohana.
Per me Guccini (Lambrusko Seduto) é kome la grappa: si skarti la testa e la koda.
Insopportabili i troppo klassici in morte di S.F., le lokomotive proletarie, le fiere di San Lazzaro kuanto le "new age of Pavanas trees" Kulo dritto e Bovarate (kon il rispetto dovuto alla Madame), kon le Parnassie Logorroike insomma...
Il kuore invece ha ankora, per me, un certo sapore....
Stesso dikasi per i Nomadi (diko io)

Beh, visto ke sono in Emilia butto lí un bikkiere ed lambrousk da sgargarozzare kon un pezzo di Zola pikkante....
Pöör Italia e

PAESE SCARPA:: ()
(cosa pretendi da un paese che ha la forma di una "Scarpa" ?!??) Nella Penisola Italiana c'è un'usanza molto strana che puoi bere da crepare e certamente puoi fumare centinaia di pacchetti poi milioni di tubetti psicofarmaci in pastiglie confezioni per famiglie ma non si parli per favore di eroine, cocaine e polverine.

I politici creativi che s'inventano motivi nello sforzo di pensare le ragioni per tassare tasse fresche e fantasiose quanto inutili e merdose che bastonano l'utente sempre la povera gente stando addosso a un artigiano a un muratore, a un ortolano, a un contadino Cosa pretendi da un Paese che ha la forma di una scarpa?
Cosa pretendi da un Paese che ha la forma di una scarpa?

Se ti senti un poco male non andare in ospedale rischieresti di sicuro un decesso prematuro democrazia vigilata e giustizia ingarbugliata libertà di opinione libertà di sentimento libertà di sfruttamento del lavoro malpagato, sottocosto, già sfruttato Cosa pretendi da un Paese che ha la forma di una scarpa?

Cosa pretendi da un Paese che ha la forma di una scarpa? Nella Penisola fiorita camorra, mafia, malavita è il paese dei gran dritti solo i furbi hanno diritti preti che san troppo bene come usar la religione e cantautori sempre pronti a fregarti coi tramonti poi bigotti e moralisti falsi esperti, incapaci poco onesti.
Cosa pretendi da un Paese che ha la forma di una scarpa? Cosa pretendi da un Paese che ha la forma di una scarpa?

Ps: visitatina al sito degli Skiantos
http://www.skiantos.com/
se non ti perdi alla prima pagina....okkio poi alle KAPPA... joj joj joj..
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Messaggioda de Sloob » mer gen 07, 2004 9:09 pm

Un sapore aspro, breve, forte.... formaggio d'alpeggio, formaggio di kapra kuel de Sfroos


Testo e accordi a cura di <duturdipignatt@libero.it>

RE
Pà, adess me vöri nann e vöri piö savenn de regulàa i vacch
SOL RE
Vöri 'nà via de sti munt, stüdià e fa 'l pitur
Vöri vedè la cità cun tücc i so lüüs, cun tücc i so vuus
I mè fradej g'hann gnanca trent'ann e i henn giamò vecc

LA RE
Rit: ma te vè, fiöö

Sé, va pür in cità, duè fiaden la nebia, duè majen la rabia
Stüdia, ruines el cò e turna indrè matt
Impara a fa la vita mola, a bev cocacola, senza aria e senza veent
Tröva una quaj dona scema, rebambìses del tütt

Rit

Sé, và pü in duè te vöör, và pür in del casott , che me resti chè
Vöri 'ndà innanz a viagià in sö la mia tera

da akkompagnare kon un vino bianko, fermo, forte. Un vino laziale barrikato in Brianza...

» Le allettanti promesse «
Perché tu non vieni insieme a noi?
In paese fra la gente insieme a noi
in quella cascina così solo cosa fai?
La domenica la messa finalmente sentirai.

No, non mi va preferisco restare qui
ho la vacca ed il maiale non li posso abbandonar così
pompar l'acqua del canale poco fieno nel fienile
troppo da fare
prepararmi da mangiare un'occhiata sempre all'orto
quando è sera stanco morto mi diverto solamente a dormire.

Sì ma non è vita questa qua
se ti compri il vestito della festa
chissà potresti anche far girar la testa
e se poi non ci riesci
appena fuori dal paese c'è la giostra.

No, non mi va preferisco restare qua
io in paese ci ho vissuto già qualche mese
se di notte fai un passo con la lingua
che è un coltello ti tagliano gli abiti addosso
e se parli a una ragazza che è già stata fidanzata
loro ti mettono due timbri: ruffiano e prostituta
e se qualcuno non difende i suoi interessi
con le unghie e con i denti
è degradato ad ultimo dei fessi per non dire degli impotenti.

Avrai anche un dancing per ballare
e poi un biliardo per giocare
avrai un'osteria dove tu puoi bere
e poi il televisore da guardare,
potrai anche peccare se lo vuoi!
No non mi va molto meglio restare qua ,
no non voglio entrare in mezzo all'invidia e la perfidia
non voglio stare a duellar fra gelosie sporche dicerie
e bigottume delle dolci e care "figlie di Maria"
e la politica del curato contro quella della giunta
tutti lì a vedere chi la spunta
e sorrisi e compremessi e fognature dentro i fossi
no no io non ci sto
no no io non ci sto.

Io non posso parlare solo di calcio e di donne
di membri lunghi tre spanne non posso parlare
di tutte le corna del droghiere
e dell'ulcera duodenale del padre del salumiere
non posso parlare.

Potrai un giorno avere anche dei figli!
Per poi farli diventar così
preferisco allevar vitelli e conigli.
_____________
1973
» Il nostro caro angelo « Lucio Battisti


[/i]
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Messaggioda CauboiGio » mar lug 20, 2004 2:45 pm

.......
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Messaggioda de Sloob » lun gen 23, 2006 1:52 am

Ripesco (o ripasteggio ?) questo gastrofonico topico dopo l' ascolto dell' ultimo lavoro di Massimo Bubola.

Bubola, premetto, non è tra i miei preferiti ma con questo disco sulla Grande Guerra è a mio parere molto elevato. Tra canzoni classiche che, per me nato in riva al Piave e vicino al monte Grappa hanno il ricordo delle canzoni da bambino in colonia che ancora aveva i segni sul tetto di una grande Croce Rossa (mica il futuro "Rombo Rosso") e passeggiate tra le felci che ancora nascondevano schegge di bombe e fibbie di elmetti.

E poi verrà Folgaria coi sui Forti...

Beh, il formaggio di Bubola è un formaggio fresco, di questo anno e, mettendo tra i due a mò di legante una bella cucchiaiata di confettura di zucca o altro a vostro piacimento, lo accosterei nel piatto con il classico, stagionatissimo "Sciur Capitan"


Artist: Massimo Bubola
Album: Quel Lungo Treno
Year: 2005
Title: Il Disertore Print
Correct


Io son povero disertore
abbandonai le mie bandiere
per Ferdinando l'Imperatore
che mi ha perseguità.

Io passai i giorni felici
mari e monti li traversai
ed una sera m'addormentai
e mi svegliai ch'ero legà.

Mani e piedi m'avevano legato
in una prigione m'avevan trasportato
ed il pretore m'ha domandato
per qual fine g'ho disertà.

Io risposi francamente
che un bel giorno in una foresta
ed un pensiero mi viene in testa
di non fare mai più 'l soldà.

Povero padre perché sei morto
e perché non vivi ancora
sol per vedere tuo figlio alla malora
condannato senza ragion.

(Grazie a lory per questo testo)


E per il vino? Considerando di non coprire il formaggio fresco con un vino troppo forte proporrei un Custoza, leggermente frizzante, bianco, della terra di Bubola. Oppure sempre da lì un Soave, bianco fermo.
Vivi la tua vita kome se ogni giorno fosse l' ultimo e vivi ogni giorno kome se dovessi kampare cento anni

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Messaggioda Fantasmino » lun gen 23, 2006 9:57 am

D'accordo con te sul valore del CD di Bubola, meno sul vino da accostare.

In guerra si provano emozioni forti quindi solo un bel rosso!

Volendo restare in zona fronte di guerra più che in zona Bubola, ti proporrei un Teroldego Rotaliano.

Franco
"Il lavoro è il rifugio di coloro che non hanno nulla di meglio da fare"
OSCAR WILDE
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Messaggioda de Sloob » mar gen 24, 2006 4:26 pm

E se per rispettare i confini buboliani restassimo su un Valpolicella Ripasso ??? Un Amarone sarebbe troppo forte, meglio per le carni.... Oppure un Bardolino, un po' più leggero ed adatto ai formaggi. Per il Teroldego nulla da eccepire, basta solo insistere ma poco poco...
Vivi la tua vita kome se ogni giorno fosse l' ultimo e vivi ogni giorno kome se dovessi kampare cento anni

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