Simone Cristicchi

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Simone Cristicchi

Messaggioda Lohana » lun mar 05, 2007 12:07 am

Conosco e seguo da anni questo strano esemplare di "Cespuglio PensaTTore", da molti definito un esponente della Nuova Scuola Romana oppure della Nuova Corrente Cantautorale...c'è anche chi lo considera semplicemente un pirla o non lo considera proprio, ma lasciatemi dire che qualsiasi etichetta vogliate appiccicargli gli scivolerebbe di dosso.
L'ho visto passare dal brano messo da lui stesso su internet e fatto girare tra bloggers e chattatori, scaricato da qualche decina di persone, al demo spedito in postacelere da Roma a Como per cercare di trovare una qualche data anche "al di fuori del suo giro"...passano gli anni e c'è il primo colpo andato a segno: i passaggi in radio con "Vorrei cantare come Biagio", il Festivalbar, il Palalottomatica... L'ho visto cominciare a veder arrivare le richieste per le "serate", che ha diviso tra concerti in cui la vena ironica e la carica di simpatia la fanno da padrone, pur lasciando spazio a tutte le sfaccettature della sua musica, e tra spettacoli del + puro Teatro Canzone (sì, proprio quello "alla Gaber") dove emerge ben chiaro e delineato l'altro lato di Simone: la parte + profonda, più sensibile e poetica. Sempre con un velo di ironia, magari + amara...C.I.M.: Centro d'Igiene Mentale.
Uno spettacolo che in questi ultimi 2 anni e mezzo ho visto crescere, prender spessore, maturare e raggiungere via via livelli di coinvolgimento emotivo sempre + alti.
Certe sere non contavo + di 40 persone, alle sue serate, ed ora vedo teatri straripanti di gente completamente rapita dal suo spettacolo e piazze gremite di persone travolte dalla sua energia.
E vedo lui che ancora mi chiede conferma, a fine serata, sulle reazioni degli spettatori...cerca l'incoraggiamento, cerca la rassicurazione che sì, è vero, è stato proprio lui a divertire, ad emozionare... è stato lui che ha suscitato risate e commozione...
L'ho visto emozionato, l'anno scorso, per la prima esibizione a Sanremo: la tensione, la soddisfazione di aver potuto portare il suo brano per tutte e tre le serate dedicate ai Giovani, il secondo posto... poi le serate aumentano, aumenta la popolarità, aumenta la consapevolezza di poter portare avanti il suo "progetto parallelo" che gira attorno al desiderio di dare voce a chi non ha voce: ai "matti", anzi i Matti, alla realtà che li riguarda e che spesso viene emarginata o che si fa finta di non vedere...
Il progetto diventa libro, il progetto diventa documentario in dvd.
Il progetto diventa una canzone.
La canzone vincitrice del Sanremo 2007.
Un plebiscito di voti, una vittoria senza ombra di dubbio: il teatro Ariston conquistato fin dalla prima serata, critici e giornalisti entusiasti, la "giuria di qualità" (vabbè...qualità...) partecipe e coinvolta: tutto questo gli frutta la palma della vittoria, il Premio Mia Martini della Critica, il Premio Sala Stampa e Tv. E le votazioni che gli hanno assegnato il primo posto erano quasi unanimi: primo classificato per quanto riguarda la giuria di qualità, primo classificato per quanto riguarda la giuria demoscopica, secondo classificato a 0.3% di gradimento in meno rispetto al primo (AlBano) per quanto riguarda il televoto.
Se non è un'impresa colossale riuscire a metter d'accordo pubblico, critica e giuria, a Sanremo...
E già da martedì notte ho potuto vedere l'attenzione che Simone è riuscito a suscitare: a volte sincera, a volte niente + della patetica esibizione di chi salta sul carro del vincitore ma poco mi importa.
L'importante è vedere quel sorriso tra il soddisfatto, l'imbarazzato e l'incredulo, quello sguardo di chi ha visto avverarsi qualcosa in cui sperava ma non credeva fino in fondo.
Lo sguardo del bambino che si ritrova a passare la giornata nel laboratorio di Babbo Natale...
Ed ai cauboi che in questi giorni mi hanno chiesto "sei contenta?" non posso che rispondere si. Contenta, felice e fiera per la felicità di un amico.
E non ringrazierò mai abbastanza il Gene che me l'ha fatto scoprire...
Lohana "Mastra Lucertolaia".
".... 'na stéla giàamò crépàda che ségüüta a lüsìi de la ràbbia..."
Lohana
 
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