CORRIERE DI COMO.IT 8 NOVEMBRE 2012

[sciguèta]

Woody Guthrie canta laghée

Musica - Davide Van De Sfroos celebrerà il padre di tutti i cantautori al Premio Tenco accanto a De Gregori. Nuovo doppio album tra un anno

Un finale di stagione con i botti. Il cantautore comasco Davide Van De Sfroos, negli ultimi due mesi dell’anno, torna protagonista di alcuni grandi e attesi appuntamenti musicali.
Il primo riguarda ?Io ci sono, triplo tributo discografico a Giorgio Gaber che arriverà nei negozi il 13 novembre.
Tra i 50 artisti che omaggeranno l’inventore del teatro canzone, in previsione del decennale della sua scomparsa che cadrà il 1° gennaio, ci sarà anche il menestrello lariano: «Tutto è nato - racconta De Sfroos - dall’invito della Fondazione Gaber al concerto di Viareggio dove avevo proposto Barbera e Champagne e Pressione bassa. Quest’ultimo brano è stato poi scelto anche per il disco dove lo interpreto con Ange al violino. Io non ho problemi di pressione ma convivo con l’ansia; ne è uscita una versione grottesca, comica e un po’ tetra, molto personale. Gaber è un gigante che ha accompagnato molte fasi della mia vita, è impossibile imitarlo».
Ancora a proposito di tributi, il 16 novembre sarà di nuovo a Sanremo, sul palcoscenico del Premio Tenco, per ricordare Woody Guthrie.
«Sarà un Tenco simbolico, una rara bandiera che prova a resistere. E l’omaggio al papà di tutti i menestrelli, nel centenario della sua nascita, cade in un epoca che ben rispecchia ciò che raccontava Guthrie. È stato un cronista eccezionale del suo tempo, un testimone fondamentale della storia americana».
A proposito, cosa pensa De Sfroos della rielezione di Barak Obama alla Casa Bianca?
«È molto amato anche in Italia e in questi giorni mio figlio mi chiedeva se anch’io votassi per lui. Tra l’altro, rileggendo Strange Fruit, il libro che racconta la tragica vita di Billie Holiday, ho trovato la foto di un impiccato che assomigliava a Obama. Bello pensare che oggi lo stesso Paese sia riuscito a eleggere due volte un presidente di colore».
Tornando all’Ariston, con lei ci sarà anche Francesco De Gregori.
«Ci siamo sentiti in questi giorni e siamo entrambi contenti di ritrovarci in questa nuova occasione. Francesco sta per pubblicare Sulla strada, un nuovo disco che ha un titolo che fa pensare a Jack Kerouac e ai simboli che ritornano come le strade polverose di Guthrie. Io canterò una versione in dialetto delle sue This Land Is Your Land e Do Re Mi, oltre a Il camionista ghost rider, il mio brano che cita tra gli altri proprio Woody».
Il prossimo 1° dicembre sarà in concerto a Chiasso e il 17 a Milano.
«La prima data in Ticino, al Cinema Teatro, sarà un appuntamento teatrale, quindi di racconti e canzoni. Magari metterò in scaletta anche quelle che porterò a Sanremo. Al Teatro Nazionale di Milano sarò invece ospite - con altri amici come Nanni Svampa, Andrea Vitali accompagnato dai Sulutumana - di Storie di laghée, una serata di racconti d’acqua dolce».
Nuovo album nel 2013?
«Sì, in autunno. Ho già pronte sei o sette canzoni ma ci sto lavorando con calma, perché sto pensando a un disco doppio che possa raccogliere le due anime che ho dentro: quella rigorosamente acustica e quella istintivamente psichedelica».
Il prossimo Festival di Sanremo con Fabio Fazio?
«Credo che Fabio farà molto bene. È un nemico della televisione urlata, con un grande rispetto per i suoi interlocutori. E poi c’è Mauro Pagani come direttore artistico che certo non è una brutta cosa».
E intanto il suo collega Franco Battiato fa l’assessore regionale nella sua Sicilia.
«Però ha detto che non cambierà mestiere. Bene, sono contento. Io non lo farei mai, vivrei malissimo questa cosa e non sono preparato politicamente. Io non riuscirei a fare neanche il giudice di X-Factor, non mi piace dover giudicare gli altri».
Maurizio Pratelli