DA IL CORRIERE DI COMO DEL 24 LUGLIO 2012

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DA IL CORRIERE DI COMO DEL 24 LUGLIO 2012

Messaggioda sciguèta » mar lug 24, 2012 4:28 pm

DE SFROOS RIPROPONE "YANEZ" CON IL VECCHIO VINILE

La prima volta a 33 giri

Operazione nostalgia del menestrello laghée. Disco in uscita a giorni
Fra i tanti supporti che hanno raccolto le canzoni di Davide Van De Sfroos mancava solo il più nobile, il vinile. Il vecchio 33 giri rappresenta più che mai la storia del rock, e una discografia senza il celebre padellone, per quanto ricca come quella dell’artista lariano, è pur sempre incompleta. A colmare questa lacuna, ci penserà la ristampa in vinile di “Yanez”, attesa per i prossimi giorni. «È una di quelle cose – racconta De Sfroos – a cui pensavo da tempo. Nonostante il digitale in questi anni abbia preso il sopravvento, il vinile sta vivendo una seconda giovinezza. Ora finalmente anche io potrò dire di aver fatto un disco, visto che finora avevo pubblicato solo cd. E sono proprio curioso di capire come suoneranno le mie canzoni sotto la puntina del vecchio giradischi».
Intanto questa sera torna a suonare dal vivo.
«Poche settimane fa ero in concerto al Teatro Romano di Verona, un luogo meraviglioso. Ora tocca al Teatro Greco di Villa Clerici a Milano, un’altra splendida location in cui spero di ritrovare la stessa atmosfera della città scaligera». Poi il 26 luglio, giovedì, sarà a Boretto, in Emilia, per “Sono scosso ma non mollo”, una serata a favore della popolazione colpita dal terremoto.
«Sì - prosegue l’artista - l’Emilia per me è una seconda casa. Dovevamo suonare a Reggiolo, ma il terremoto non l’ha reso possibile. Così abbiamo deciso di aiutare gli abitanti di quella cittadina con una serata alla quale parteciperanno anche alcuni musicisti della zona come Cisco. Il ricavato sarà tutto per loro».
Il recente “Best Off” ha chiuso un ciclo.
«Ho sempre realizzato album pensando a cosa avrei scritto per il successivo. Però continuavo a vedere nei negozi antologie e raccolte. Così, dopo la partecipazione a Sanremo, ho pensato che fosse arrivato il tempo giusto. Anche perché abbiamo trovato un momento educato per farlo uscire, subito dopo “Yanez”, e quindi senza che sembrasse un disco tappabuchi o, peggio, soltanto un’operazione commerciale».
Però al prossimo album ora ci sta pensando davvero.
«Sto scrivendo alcuni brani. È in atto un percorso creativo che, come sempre, poi porta alla nascita di un lavoro le cui canzoni hanno un filo rosso che le accomuna. È possibile un ritorno ai testi visionari, al delirio poetico; il mood è quello giusto e conto di pubblicarlo il prossimo anno».
Si parla di duetti.
«L’idea è stuzzicante e stimolante. Il pensiero di esplorare nuovi territori, di giocare con la creatività altrui è stimolante. Ma non penso certo a una parata, il processo del duetto deve essere naturale, altrimenti non ha senso».
Frankie Hi-Nrg Mc, recente ospite a Villa Olmo, ha speso grandi parole per lei.
«Abbiamo condiviso il palco in qualche occasione e tra noi c’è reciproca stima. Ci sono artisti come Caparezza, Mauro Ermanno Giovanardi, Simone Cristicchi con cui da tempo è nato un bel feeling».
Cosa manca a Como per diventare davvero una “Città della Musica”?
«Credo non molto, Abbiamo un bellissimo Teatro Sociale, un Festival di qualità come quello di Villa Geno, locali che tornano a fare musica, negozi di musica, il Conservatorio e tante attività che stanno nascendo».
Come “Spazio alla Musica”.
«Fa parte di una resistenza che ha le sue fondate ragioni. Ma la voglia di fare circolare la musica deve essere recepita da tutta la città».
La sciguèta la porta i sògn, se la vùsa la fà pagùùra...
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