DA IL CORRIERE DI COMO 10-02-12

Articoli su Davide e il suo mondo apparsi su giornali e riviste

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DA IL CORRIERE DI COMO 10-02-12

Messaggioda sciguèta » ven feb 10, 2012 11:54 pm

SANREMO 2012, IL TESTO DI DE SFROOS ENTUSIASMA INTERNET

Il brano scritto per Irene Fornaciari
Una cosa è già certa. La poesia lacustre di Davide Van De Sfroos lascerà il segno anche quest’anno. Sanremo lo attende, lui nicchia, ma il brano che porta la sua firma, e che verrà cantato al Festival da Irene Fornaciari, sta già raccogliendo proseliti su Internet.
In rete si leggono autorevoli e imperativi commenti: «grandi parolieri dovrebbero prendere lezioni da De Sfroos», «lo stesso Zucchero, padre di Irene, dovrebbe farsi qualche domanda».
Per chi già conosce l’abile penna di Davide nessuna sorpresa, le sue doti liriche sono ben note da tempo. Il mio grande mistero è un brano scritto in italiano e la sua bellezza poetica è indiscutibile.
È una canzone che accarezza le ombre della notte con il vento e le onde del lago, è il viaggio onirico di un artista che non smette di colpire per la sua profondità descrittiva. Ne riportiamo un lunga strofa: «Onda, onda perché riporti tutto, E con un colpo solo tutto riprenderai... Lune a dondolo, Io ne ho cavalcate su strade proibite, E sotto il rasoio dei giorni, Di cose ne ho perse, Ma monete di sole io ne ho messe in tasca, E palle di ghiaccio, colpite di testa, Ma questo boato che ho sotto il respiro, Rimane il mio grande... Grande mistero eh yeh...».
Leggendo tra le righe, si coglie il travaglio dell’artista purosangue, del dannato a cui l’anima spesso toglie il respiro.
Facile capire perché la Fornaciari si sia subito innamorata di questo testo che Davide Van De Sfroos le aveva fatto sentire in una rudimentale registrazione voce e chitarra, roba genuina, alla Johnny Cash versione Rick Rubin (il mitico produttore discografico statunitense che ha spesso collaborato con la star del country).
Ora resta da capire come Irene, le cui doti vocali e sensibilità interpretativa non sono certo in discussione, vestirà questa canzone. Letta così verrebbe fin troppo facile vederla sfilare sul palco dell’Ariston con un bellissimo cappotto acustico. Ma si sa che il cappotto a Sanremo, pensiamo al corsaro Yanez dello scorso anno, lo può indossare solo De Sfroos. La Fornaciari cucirà le strofe di Davide con abiti leggeri, adatti per danzare sulle note di un pop rock di classe che possa far breccia al Festival. Poi, forse, il 17 febbraio, Davide regalerà ad Irene un suo cameo per quel duetto atteso e invocato un po’ da tutti. Parafrasando il suo bel testo, verrebbe da dirgli: «Dai Davide, metti in tasca una fetta di lago, sciogli il ghiaccio di questi giorni, vai a Sanremo e svelaci il tuo grande mistero. Fa’ che il boato che ogni artista vero reprime sotto il proprio petto possa spegnersi con l’applauso del pubblico».
E che la gente voglia davvero bene a Davide Van De Sfroos lo dimostrano gli oltre ottomila biglietti già venduti per il concerto del 25 febbraio al Forum di Assago. Sarà un’altra festa, un giorno importante, un concerto che potrebbe riservare ai “desfan” anche qualche bella sorpresa. Poi il vento e le onde del nostro lago porteranno altre canzoni.
Maurizio Pratelli
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