Da: www.corrieredicomo.it del 12-01-2012

Articoli su Davide e il suo mondo apparsi su giornali e riviste

Moderatore: Baristi

Da: www.corrieredicomo.it del 12-01-2012

Messaggioda Lohana » gio gen 12, 2012 11:06 pm

De Sfroos all'arrembaggio
GIOVEDÌ 12 GENNAIO 2012
Personaggi lariani - Il menestrello registra nuovi brani che nel 2013 potrebbero far parte di un album acustico. E ora è al cinema con "Benvenuti al Nord"
Per il nuovo film di Luca Miniero Benvenuti al Nord, in uscita nelle sale il 18 gennaio, su YouTube sono schizzati fino ad oltre mezzo milione i contatti per la visualizzazione di teaser e trailer.
Un record nella storia italiana della maggiore piattaforma di condivisione video in rete, un dato che conferma la grande attesa per il remake del fortunatissimo Benvenuti al Sud.
Come già possiamo ascoltare nel trailer che anticipa la nuova pellicola, Un Carneval de Schignan di Davide Van De Sfroos (nella foto) sarà un brano portante della colonna sonora.
L’artista lariano, dopo aver trascorso un 2011 da sogno, inizia l’anno nuovo ancora da protagonista. Lo raggiungiamo mentre sta registrando alcune nuove canzoni che potrebbero far parte, nel 2013, di un album acustico, ma ripartire dal cinema è inevitabile: «Far parte di un film di grande successo come Benvenuti al Nord è davvero gratificante, soprattutto per un cinefilo che, quando aveva ancora del tempo libero, divorava pellicole ogni giorno».

Quella sul Carnevale di Schignano è una canzone che ben testimonia la cultura e la tradizione del Nord.
«Io canto personaggi e storie vere, sono un reporter musicale delle nostre terre. Racconto cose viste e sentite e in questo senso mi sento di poter dire “benvenuti al Nord”».

E un nuovo live al Forum di Assago il 25 febbraio prossimo, invece, cosa rappresenta?
«L’affetto di un popolo legato a uno di loro che ce l’ha fatta. Anche in questi tempi di crisi la gente sventola il biglietto del concerto (già venduti oltre 5.000 biglietti ndr) con orgoglio, per far sapere che parteciperà a questa festa. L’emozione sarà la stessa della prima volta, faremo qualche brano insolito e forse avremo qualche ospite per festeggiare il mio recente Best Of».

Con un gruppo di musicisti molto affiatati.
«Nella storia del rock le band hanno fatto il sound e la fortuna di tanti artisti, basti pensare a David Lindley con Jackson Browne. I miei ragazzi mi hanno sempre sostenuto nei momenti difficili, sono una magnifica squadra di professionisti risolti».

A un anno di distanza cosa le lascia il Festival di Sanremo, quello di “Yanez”?
«Tanta popolarità e la fortuna di aver fatto parte di un festival speciale che non ha snaturato il mio modo di fare canzoni. Però è stato un anno faticoso, soprattutto per uno come me che è poco propenso alle celebrazioni, alle feste. Il folk è molto rock, anche senza i capricci e le presunzioni da star».

Dopo un anno vissuto “pericolosamente”, adesso cosa si aspetta dal 2012?
«Qualcosa di nuovo da costruire. Un anno creativo e meno concitato, pianificato anche per quanto riguarda i concerti con date mirate che mi permettano un po’ di respiro».

Dopo 12 anni da Davide Van De Sfroos, è soddisfatto di quanto fatto?
«Ho avuto molto più di quanto mi aspettassi. All’inizio il mio era solo una sorta di raptus creativo, mi sentivo un “chiamato” dalla musica. Artisticamente sono soddisfattissimo. Come uomo mi piacerebbe poter ricostruire quei momenti personali che questo bellissimo lavoro ti fa perdere, come un confronto più sereno con i figli senza gli stress nevrotici del musicista».

Le manca qualcos’altro?
«I riti con gli amici veri che una vita da musicista non ti permette: un film insieme, una partita a carte, un viaggio, la condivisione di questi momenti semplici».

Recenti studi dicono che, compiuti i 45 anni, il cervello perda i colpi.
«Non è vero, più semplicemente si sposta. Forse la memoria random è meno efficace, ma l’energia chiama da altre parti. Le intuizioni e le provocazioni del cervello si muovono verso universi diversi allargando le nostre vedute».

Tornando alla musica, quest’anno Bob Dylan festeggia i 50 anni dalla pubblicazione del primo disco e Woody Guthrie il centenario della sua nascita.
«Due artisti immensi, fortemente legati tra loro, che hanno segnato anche il mio percorso. Senza Woody, un pioniere, un prodromo di tutto, Bob sarebbe stato un’altra cosa. Uno ha creato le fondamenta, l’altro ha costruito i palazzi. L’energia, la volontà e la creatività di Dylan sono l’evoluzione di ciò che Guthrie sognava».

Un po’ come De Sfroos: da piccolo strimpellatore sognava di suonare alla festa del missoltino e da grande menestrello suona al Forum di Assago.

Maurizio Pratelli
Lohana "Mastra Lucertolaia".
".... 'na stéla giàamò crépàda che ségüüta a lüsìi de la ràbbia..."
Lohana
 
Messaggi: 458
Iscritto il: mer feb 19, 2003 6:39 am
Località: Albavilla -CO-

Torna a Rassegna stampa

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 15 ospiti

cron