da: www.verbanianews.it - 02/06/2011

[marina]

VERBANIA - Giovanissimi e generazioni attempate riunite dalla voce del cantautore comasco -

Continua il legame di Davide Van De Sfroos con il Verbano, il cantautore comasco ieri sera in un palasport gremito e trasformato in sauna (Arena messa fuori uso dalla pioggia) ha ricordato che era la settima volta che si esibiva in queste terre. "Un legame che ci lega ma non ci blocca, non ci impedisce, anzi ci rende più liberi", ha detto prima di attaccare con "Pulenta e galena fregia" e dopo aver esordito con una versione dal raffinato arrangiamento dello Sciamano. Il Davide Bernasconi in arte De Sfroos indossa una camicia a manica corta scozzese degna della tradizione springstiniana e ostenta una chioma ormai canuta. Ma il miracolo musical-culturale di riempire un palasport con persone dai 12 ai 60 anni gli riesce ancora. L'universo mitico del piccolo borgo lacustre fatto di galena fregia, sabbia de Fuentes e machina dul ziu Toni, creato lungo una ormai ventennale carriera cos'ha a che fare con i teenager che si sbracciano nelle prime file? Miracolo della musica. E anche chi scrive, e rimpiange il De Sfroos musicalmente anarchico che spaziava dal reggae al punk e autorialmente in grado di scrivere alcune delle più belle canzoni di satira sociale degli ultimi anni, come i Cauboi o Il duello, raccontando quello che è accaduto alla civiltà della galena fregia nell'incontro con la "modernità", non può che togliersi la coppola davanti a chi è riuscito a trasformare, resistendo alle sirene della strumentalizzazione, una scelta identitaria e di minoranza in un successo di critica e di pubblico.

Scritto da Andrea Dallapina
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