Da: "L'Arena" del 15/04/2011

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Da: "L'Arena" del 15/04/2011

Messaggioda Fantasmino » ven apr 15, 2011 4:41 pm

ARRIVA A VERONA UN MUSICISTA CHE HA SCRITTO ANCHE UN ROMANZO ED UNA RACCOLTA DI POESIE


Martedì 19 al Filarmonico
concerto di Van Der Sfroos

Martedì 19 Aprile, alle 21, al Teatro Filarmonico, si svolgerà il concerto di Davide Bernasconi, in arte Van Der Sfroos. Davide Bernasconi nasce a Monza l'11 maggio 1965, ma a due anni si trasferisce con la famiglia sul lago di Como, ad Azzano di Mezzegra. Qui viene a contatto con la vita e i personaggi dei piccoli paesi del lago e ne rimane affascinato.
A metà degli anni Ottanta inizia il suo percorso musicale, prima con un gruppo punk-folk del comasco, i Potage. Poi si dedica, con alcuni amici, ad un diverso tipo di canzoni, scritte da lui in dialetto tremezzino, la lingua del suo paese. Si dedica a tempo pieno alla musica, con i De Sfroos, con i quali suona nelle sue zone raccogliendo sempre più pubblico.
Nel 1992 incide l'album autoprodotto Ciulandari, pubblicato solo su musicassetta. Nel 1994 esce un secondo album, il live VIIF. L'anno dopo è la volta di Manicomi, che ottiene un grande successo di vendite nelle sue zone.
Nell'ottobre del 2001 pubblica E semm partì, che conferma e rafforza i progressi valendogli anche la Targa Tenco 2002 come migliore album in dialetto.
A fianco delle produzioni discografiche ci sono centinaia di concerti ogni anno, che vengono documentati ad inizio 2003 in LAIVdal vivo.
Nel 2004 esce il suo primo romanzo, “Le parole sognate dei pesci”, che segue alla raccolta di poesie “Perdonato dalle lucertole” nel 1997. Al Festival di Sanremo 2011 ha partecipato alla gara nella sezione Big con il brano “Yanez", che arriva nella terzina a ridosso dei primi tre. Yanez è un brano scritto e cantato in dialetto tremezzino (o laghée) sul celebre corsaro portoghese Yanez De Gomera, che segue fedelmente il bornese Sandokan nel ciclo romanzesco dei Pirati della Malesia, nato dalla penna di Emilio Salgari.
"Questo è per me il disco del coraggio - ha spiegato il musicista - perché ho scelto di andare oltre il lavoro che ho svolto in tutti questi anni, cercando degli stralci di umanità nelle vicende degli altri. In questo album, per la prima volta, ci sono anche io". "Yanez", la canzone, è nata proprio dal desiderio di ricordare il padre (scomparso nel 2008) a cui la canzone infatti è dedicata. "Sono sempre stato contrario all'utilizzo di toni troppo drammatici e pieni di pathos, ma sentivo che di mio papà dovevo parlare", ha spiegato Van De Sfroos, che ha aggiunto: "'Dona Lüserta' è una ballata che ha richiesto una settimana intera di lavoro in cui sono rimasto isolato. Appena l'ho finita ho cominciato a piangere, per la prima volta, dopo sei mesi dalla morte di mio padre".
Fantasmino
 
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