da IL GAZZETTINO ON LINE DEL 12-4-11 SPILIMBERGO

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Messaggioda sciguèta » mer apr 13, 2011 3:13 pm

DA SANREMO A SPILIMBERGO Il cantautore Davide Van De Sfroos
VISTO A SPILIMBERGO Applaudito concerto domenica al Miotto

Il folk che fa pensare

Van De Sfroos crea atmosfere tra ballate e crepuscolarità
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Martedì 12 Aprile 2011,
L’amore per gli anni ’70 tra gli Usa del folk-rock e la provincia, la constatazione che non c’è una sola Italia ma decine. E il fatto appurato che i dialetti – o ‘”lingue minoritarie” – sono il modo migliore per raccontare quello che nasce dal cuore. Uno show di Davide Van De Sfroos, oggi, parte da tutto questo: e poco importa se la visibilità raccolta a Sanremo sfiora soltanto il sold out totale che il personaggio richiederebbe. Per raccontare il nuovo tour di Davide Van De Sfroos, sbarcato al “Miotto” di Spilimbergo per una data di “Folkest di primavera”, non servirebbe altro. Dopo 15 anni su e giù per l’Italia, Davide non ha bisogno di troppi salamelecchi, vista la sua capacità di offrire ogni volta uno show diverso dal precedente, grazie a una band rodata e a un repertorio in grado si accontentare tutti: i vecchi fan del suo folk meticcio e i neo-convertiti a questo rock-blues al sapor di country che guarda da un lato Oltreoceano (The Jayhawks, The Band…) e dall’altro strizza l’occhio ai fan del cantautorato nazionale da arena-rock (l’asse Vasco-Liga).
In due ore e mezza, Van De Sfroos offre uno show molto teatrale con tante storie narrate tra un brano e l’altro, ideale per spazi intimi e dedicato quasi integralmente a “Yanez”, uscito da meno di un mese. Le concessioni al passato si contano sulle dita di una mano: il resto è farina del sacco di un album dal suono molto omogeneo, che predilige le atmosfere a tratti crepuscolari ai ritmi “salterecci” che tanto piacciono ai desfans. Con la voce di Roberta Carrieri dei Fiamma Fumana a dare colore “etnico”, Davide parte da “Lo sciamano”, scalda i vecchi amici con “Pulènta e galèna frègia” e poi offre uno sguardo quasi completo al nuovo lavoro: “Dona luseerta”, “La machina del ziu Toni”, “Maria”, “Dove non basta il mare” - con Luigi Maieron special guest, chiamato sul palco a cantare la sua parte in marilenghe. Davide non dimentica le radici, racconta il passato e il presente con una band che alterna la patchanka di “El carnevaal de Schignan” e la versione laghee di Tom Waits in “Setembra”, prima dell’attesa “Yanez” e di un finale tutto ballads, coerente, accelerato un po’ da “Arrenditi Cimino” e il breve bis “La curiera”. Tanto, per l’estate, è già in cantiere un nuovo tour dove, siamo pronti a scommetterlo, Davide ci sorprenderà ancora, come sempre.
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Andrea Ioime
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