Da "laProvincia di Como"- 17-02-2011

[Lohana]

IL VATICANO ELOGIA DAVIDE - CANALIS: <<CIAO COMASCHI>>

Per l'artista laghée solo applausi e consensi pure dall'Osservatore.
<<Una persona vera: l'unico originale nella sfilata delle controfigure>>

Davide Van De Sfroos, che si sappia, non tiene un diario quotidiano (infatti in questi giorni ci pensiamo noi), ma queste giornate sanremesi sarebbero tutte da appuntare. Non solo ha ricevuto complimenti da colleghi, giornalisti e addetti ai lavori, ma addirittura Elisabetta Canalis ha rotto l'aplomb eccessivo che sta caratterizzando questo Festival e ha approfittato di Yanez per salutare i comaschi mentre passavano i brani ammessi alla seconda serata ripresa, blandamente, da Morandi perché non si può influenzare il giudizio (comunque, caro George, anche il tuo televoto è ben accetto).
E il cantautore porta a casa un ennesimo commento lusinghiero che viene, si può dire, proprio dall'alto. così L'Osservatore Romano:<<Nel turbinio di personaggi costruiti a tavolino appare a un certo punto una persona vera: Davide Van de Sfroos, l'unico originale, nel senso che non interpreta se stesso, ma è proprio fatto così>>.
Il quotidiano del Vaticano lo contrappone alle "controfigure" che affollano l'Ariston e sfodera anche divina competenza critica: <<La canzone Yanez, come altri brani di un repertorio molto vasto, è un gran miscuglio: il Bob Dylan di Desire, il suono di certe ballate di Willy DeVille, il Paolo Conte che usava le chitarre ritmiche, gli ottoni latinoamericani ed echi lirici di Morricone, dal quale in molti hanno imparato a usare la tromba nel cantabile. Tutto ben mescolato con gusto e annaffiato con qualcosa da dire>>.
Ma L'Osservatore che è, appunto, assai romano, ha un appunto sul dialetto: <<Peccato che la lingua laghée parlata a Mezzegra non permetta di cogliere appieno le vicissitudini dei protagonisti salgariani invecchiati e ridotti a frequentazioni da riviera romagnola>>. In compenso martedì un problema di segnale non ha permesso a tanti fan dell'alto Lago di seguire non tanto appieno, ma proprio per niente la performance né altro causa assenza di segnale digitale. Ma c0è, fortunatamente, tempo: si va avanti. Davide e la band hanno appreso di avere passato il turno durante una bella cena a base di pesce, ovvio, con un'esplosione di gioia collettiva. Al tavolo vicino c'era un altro personaggio che ha, in qualche modo, a che fare con Como, un certo Barbarossa... Tra i nuovi Amici dell'artista c'è anche Emma che lo ha raggiunto per uno scambio di complimenti tutt'altro che rituale. Tra gli amici più sinceri c'è indubbiamente il maestro Fio Zanotti che, visto da vicino, ricorda un po' il Cimino con un'acconciatura alla Krusty il Clown. Tra un sorso di rossese e una forchettata, lontano dalle orecchie di Bernasconi, lo riempie di complimenti genuini: <<É spontaneo ma lo sono anch'io, suono da sempre, ho studiato musica tardi, e poi è un piacere lavorare con lui, così gentile, spontaneo, ce ne fossero come lui>> e solo per pudore non snocciola un elenco nutrito di primedonne (che non sono solo donne) che rendono la vita difficile ai direttori e agli orchestrali. e se il primo giorno è stato duro, ieri l'agenda di appuntamenti, il girone di interviste a raffica è stato ancora più fitto, ma l'esibizione serale è stata fissata alle 23.08 permettendo a tutti di riposarsi un po' anche perchè Sanremo sotto la pioggia è davvero "il mare d'inverno" e non c0è molto da fare lontano dall'Ariston come sempre blindatissimo: fuori ci sono orde di fanatici in attesa, neanche loro sanno bene di cosa.
Alessio Brunialti

[Michi]

Bella Alessio ogni tanto mi viene in mente a Livigno.

[Lohana]

Ussignüüür, che ghignate a Livigno hihihi....