da Musicalnews 18/04/08 Don Marco Tenderini,un prete rock...

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da Musicalnews 18/04/08 Don Marco Tenderini,un prete rock...

Messaggioda Fantasmino » ven apr 18, 2008 5:23 pm

Don Marco Tenderini, un prete rock tra volontariato, pane e Pink Floyd

di Giancarlo Passarella

E' il deus ex machina del festival Note di Condivisione ed e' cresciuto ascoltando Francesco Guccini, U2, De Gregori, Dire Straits, Edoardo Bennato, Banco del Mutuo Soccorso, Le Orme, Lucio Battisti e tanti Pink Floyd e Nomadi.

E' il deus ex machina del festival Note di Condivisione ed e' cresciuto ascoltando Francesco Guccini, U2, De Gregori, Dire Straits, Edoardo Bennato, Banco del Mutuo Soccorso, Le Orme, Lucio Battisti e tanti Pink Floyd e Nomadi.

L'ho incontrato fisicamente solo un paio di volte: una volta a Sulmona (dove accompagnava gli Audioinsonno, con tanto di pullman al seguito) ed a Sondrio, davanti ad un polenta taragna, perche' il concerto dei Silver Sky-line era finito in mezzo ad un diluvio. Lo sento spesso al telefono ed ancora di piu' via e-mail: una forza della natura e con una croce sul petto di cui va orgoglioso. E' fatta con le pallottole credo della guerra a Sarajevo o qualcosa del genere...


Bentrovato a don Marco Tenderini: da quando tempo sei sacerdote e da quanto invece on the road nel rock italiano?
Sono prete da 25 anni, quasi 26. Nel rock, italiano o internazionale, ci sono da sempre come ascoltatore, la musica mi ha sempre affascinato... In modo un po' più 'dentro', diciamo da una quindicina d'anni...

Settimana Santa e settimana di passione e per te anche in modo doppio: da una parte ci sono gli impegni religiosi e dall'altra sei gia' sotto pressione per Note di Condivisione. Mi sbaglio?
No, assolutamente. A volte è difficile riuscire a conciliare gli impegni legati 'più strettamente' al mio ministero (guidare e accompagnare il cammino di una comunità alla periferia di Cinisello Balsamo, coordinare la Caritas della stessa città, collaborare con Caritas Ambrosiana per i progetti di Servizio Civile rivolti ai giovani in Italia e all'estero e per la Segreteria Pace e Diritti Umani...) con altri, apparentemente più 'distanti', tipo l'orgazizzazione di una manifestazione musicale benefica come "Note di condivisione", ma poi penso che anche questo fa parte del mio 'impegno religioso' inteso in senso lato, mettendo cioè in primo piano le finalità di solidarietà e di condivisione di questo evento. E' vero o non è vero che Qualcuno ha detto che al termine della nostra vita saremo 'giudicati' sull'amore, sulla carità che avremo avuto gli uni per gli altri?

Sei giunto alle undicesima edizione e sempre coinvolgendo nomi importanti: riesci a farci un bilancio di chi e' passato? Chi passera'?
Tutto è iniziato con i Nomadi, con noi in tutte le edizioni e veri fil rouge della manifestazione, seguiti a ruota dall'amico Davide 'Van De Sfroos' Bernasconi; altre presenze ormai quasi fisse, almeno in questi ultimi anni, sono I Luf di Dario Canossi (che io ho nominato, anche per prenderlo un po' in giro, 'direttore artistico della manifestazione') e i torinesi Euphonia, che ormai sono 'quasi di famiglia'. L'anno scorso sono finalmente riuscito a 'catturare' la PFM e non credo che riusciranno a scapparmi tanto facilmente. Poi l'elenco è lungo e va dai Folkabbestia a Caparezza, dai Meganoidi ai Negramaro (cercati e ospitati subito dopo la 'bocciatura' a Sanremo nel 2005, guarda un pò ora dove sono arrivati...), dai Modena City Ramblers alla Bandabardò, da Elio e le Storie Tese ai Mercanti di liquore, dagli Achtung Babies ai Ladri di carrozzelle; costante uno sguardo anche alla musica sudamericana con gli 'andini' Wayna Incas e l'afro-brasiliano, di Salvador Bahia, Kal Dos Santos ad accompagnare musicalmente le nostre Messe; spesso presenti anche alcuni comici di Zelig e di Colorado Cafè, in particolare Flavio Oreglio e Alberto Patrucco, con noi anche quest'anno insieme ai mitici Ale e Franz. Da non dimenticare poi l'attenzione che abbiamo sempre riservato alle band giovanili, facendogli 'aprire' alcuni concerti e organizzando dei momenti di esibizione a loro riservati...
Anche quest'anno siamo riusciti a mettere insieme un bel 'cartellone', basta dare un'occhiata al programma...Il 'sogno nel cassetto' risponde, in particolare, ai nomi di Lorenzo Cherubini 'Jovanotti' e del 'maestro' Francesco Guccini, con i quali siamo in contatto, chissà mai che un giorno...

L'anno scorso avete anche prodotto un bellissimo cd per il decennale ....
Sì, ed è stata una bellissima soddisfazione, su idea geniale del 'direttore' Dario Canossi. E' stato bello, in particolare, accogliere la disponibilità di quasi tutti i gruppi passati a 'regalarci' ('a gratis', perchè i veri regali sono quelli gratuiti!) un loro brano, per raccontare i primi dieci anni di questa avventura e dare alla gente la possibilità di portarsene a casa un pezzo, tra l'altro con lo scopo di contribuire ulteriormente alla causa benefica della manifestazione. Ne avevamo prodotti 1500, li abbiamo venduti tutti; qest'anno li abbiamo ristampati...

Quali le finalita' dell'Associazione "A força da partilha"? Risultati conseguiti?
Le finalità principali, oltre a quelle più generali di promuovere e diffondere la cultura della condivisione, della solidarietà, della pace, della giustizia sociale e del volontariato sono, nello specifico, quelle di sostenere i progetti di sviluppo di alcune realtà nel nord-est del Brasile e in altri paesi del Sud del mondo che si occupano dell’accoglienza e del recupero dei meninos de rua (i bambini e i ragazzi di strada abbandonati) e della promozione educativa, sociale e lavorativa di persone povere ed emarginate; in particolare, in Brasile: la Comunità Emmaus di Recife, i meninos de rua della Comunità di Mata Escura e Calabetão a Salvador Bahia, la missione di Poxorèu (Mato Grosso) e gli indios delle tribù Xucurù e Fulni-ò del Pernambuco. Varie sono poi le modalità con cui abbiamo sostenuto i progetti di sviluppo di queste realtà; tanto per dare alcuni ‘numeri’ e contenuti del nostro impegno, pur nella consapevolezza che è il ‘cuore’ che rende forte e vera la condivisione, abbiamo raccolto e inviato, con la manifestazione musicale Note di Condivisione, fondi per un totale di 407.000,00 euro; abbiamo coinvolto più di 100 fra giovani e adulti nei campi di conoscenza/lavoro con i poveri del Brasile; abbiamo promosso tantissimi banchetti-vendita di prodotti artigianali realizzati nei centri brasiliani; abbiamo inviato quintali di materiale didattico, vestiario e generi di prima necessità; abbiamo organizzato serate di sensibilizzazione sui progetti sostenuti in Brasile...

Riesci a conciliare la tua voglia di aggregare con la musica rock con la vita di tutti i giorni? Come riesci a svolgere i tuoi uffici religiosi?
Come dicevo prima, le finalità sono profondamente sentite e la passione è tanta, per cui ci si organizza e si riesce a farci star dentro tutto, magari rubando qualche ora al sonno...

Qual'e' l'ultimo concerto a cui hai assistito? L'ultimo cd che hai comprato o l'ultimo film che hai visto e che consigli caldamente?
L'ultimo concerto è stato quello dei Nomadi al Nomadincontro di Novellara di metà febbraio, anche se, in realtà, più che per assistere al concerto, eravamo lì con un banchetto della nostra Associazione; l'ultimo concerto 'vero' a cui ho assistito è stato il 'Celebration day' della PFM lo scorso novembre al Rolling Stone a Milano... L'ultimo cd comprato è "PICA" di Davide Van De Sfroos, veramente bello... L'ultimo film visto 'al cinema' è stato "INTO THE WILD" di Sean Penn, mentre in dvd ho appena visto, e lo consiglio a tutti, "Angeli distratti. Falluja: aprendo le porte dell'inferno", un film che fa riflettere sullo scandalo e sulla follia della presunta guerra 'umanitaria' in Iraq...

Parliamo degli artisti che ti hanno sempre ispirato e che da tempo segui come semplice fan ....
Come amo ripetere spesso, sono cresciuto a 'pane e Pink Floyd', la vera colonna sonora della mia vita! Poi, dipende un po' dalle varie stagioni della vita stessa: c'è stato il periodo in cui ho conosciuto e frequentato' il prog italiano (PFM, Banco del Mutuo Soccorso, Orme...), il periodo dei cantautori (soprattutto Guccini, De Gregori, Edoardo Bennato, Lucio Battisti...), quello dei gruppi più 'impegnati' (Nomadi, Modena City Ramblers, Inti Illimani...). Mi sono molto piaciuti i Dire Straits, seguo gli U2, Jonanotti, Davide Van De Sfroos... ma poi tanti altri, mi piace spaziare e ascoltare diversi generi musicali, non mi fossilizzo su un solo genere o su un gruppo in particolare (a parte i Pink Floyd, naturalmente...)

Cosa non va in Italia nel mondo discografico? Cosa cambieresti da subito?
Eh, qui andiamo sul difficile, non mi ritengo un esperto... Per la poca esperienza che mi sono fatto, non è giusto che ad 'emergere' siano solo o quasi solo quelli che hanno i 'mezzi' e le 'conoscenze' giuste... ci sono in giro tanti 'prodotti di laboratorio', costruiti ad arte, poco genuini e di poco 'spessore', mentre chi ha qualcosa di originale e di 'vero' da proporre, fa fatica a farsi notare... Questo forse anche perchè i ragazzi di oggi, soprattutto quelli più giovani, si fanno molto condizionare dalle mode del momento, dall'immagine, dall'apparire... Ma è un discorso lungo e complicato ed io non mi ritengo in grado di sviscerarlo in modo completo...

Parliamo dello spirito comunicativo che sta dietro al tuo festival Note di Condivisione: sicuramente ricevi aiuti e molta solidarieta', ma c'e' qualcosa che ti piacerebbe ricevere?
Senza gli aiuti e il volontariato di tante persone non riuscirei a organizzare un evento ormai importante come "Note di condivisione"... Forse quello che mi piacerebbe ricevere è un sostegno maggiore da parte delle istituzioni (Regione, Provincia, Comuni, la stessa Chiesa...), sia in termini di valorizzazione 'culturale' del festival, sia in termini di appoggio economico... ma spesso anche solo con uno 'sguardo di simpatia' maggiore, senza gelosie e campanilismi sterili...

Mi immagino che il volontariato ed il non profit siano la base su cui riesci a costruire questa tua importante iniziativa: sei convinto che tutti abbiano chiaro la finalita' o vuoi approfittare di questa occasione per lanciare loro un messaggio o dei chiarimenti?
Penso che la finalità sia chiara e nota a tutti quelli che 'danno una mano', se no non si 'sbatterebbero' così tanto... Ma d'altronde, l'unico modo per 'capire' cosa ci sta sotto è quello di 'buttarsi dentro', per toccare con mano quanto sia 'vera' la 'forza della condivisione' e per allargarla il più possibile, contagiandola anche ad altri...
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