da: "ilsole24ore.com" - 07/02/08

Articoli su Davide e il suo mondo apparsi su giornali e riviste

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Messaggioda marina » gio feb 07, 2008 9:57 pm

Cd/ Davide Van De Sfroos: dalla miniera all'America. Un romanzo in musica
di Giorgio Maimone

Più che alla musica "Pica!" (ossia Picchia, il grido dei minatori della Valtellina), il nuovo album di Davide Van De Sfroos, sembra appartenere alla letteratura. Una raccolta di brevi racconti, per comodità messi in musica. La musica è sontuosa e la geografia sonora del disco spazia dal bluegrass allo zydeco, dal folk al blues, fino ad arrivare a richiami andini e giamaicani, ma le storie, tutte storie vere, nascono sulle sponde del lago di Como e parlano di personaggi che si stagliano con estremo realismo sulla pagina e sul lettore cd. Una sorta di Spoon River sulle sponde del Lario, tra storie di contrabbandieri, di sciamani, di costruttori di motoscafi, di padrone di pizzerie, costruite con minimalismo di tocco, gusto di metafora e sapiente regia neo-realista. Imperdibile.
Ho ascoltato e gradito tantissimo questo Pica. Oramai penso che non si debba più utilizzare per Davide Van De Sfroos un approccio musicale ma letterario. Perché i suoi dischi sono libri: si leggono, si sfogliano, sono avventure, si conoscono personaggi. Lo sbocco naturale sembra quasi il teatro. Uno che scrive romanzi, racconti e poesie, che compone canzoni, che canta e racconta alla fine non può che andare a recitare le sue storie. In un disco solo non può comprimere tutta la magia del teatro, ma l'indole è quella. Quindici canzoni, oltre un'ora di musica (Davide è un generoso), un libretto ricco di documenti iconografici, con molte foto dello stesso Van De Sfroos e un fondamentale rispetto per le vite narrate e perfino per la ruggine dei chiodi. "E' come aver avuto dentro dei chiodi - dice Davide - che si sono formati nel tempo ed era ora di toglierli per conficcarli dentro questo disco. Non potevo fare in questo momento un disco diverso da questo".
Un disco dove sia la musica che la lingua vengono usati come fossero strumenti tutti di un narrare comune. Se per scrivere è necessario un colore che è dato o da una viola o da una fisarmonica o dal dialetto o dall'italiano, Davide lo usa, indipendentemente dalle convenzioni, perché è necessario per la narrazione. Così si salta dal dialetto all'italiano (e viceversa) anche nel corso della stessa canzone e si cambia clima musicale, dando luogo a un caleidoscopio variegato di scenari musicali, cangianti col clima del racconto.
"Il minatore di Frontale" ha un coro che sta a metà tra il tribale e i canti alpini, tra il Sudafrica di Paul Simon e un mantra su misura per accompagnare il lavoro. "Il Furestee" (Forestiero) ha un colore "polveroso" e ci vogliono chitarre che ricordano Ry Cooder. Lo scavezzacollo "Fiil de ferr" (Filo di ferro) è un brano che ricorda i Pogues, la musica irlandese. "Il costruttore di motoscafi" è un po' crepuscolare, quindi richiede la ballata. Il "Cimino" è un Jesse James locale, quindi non si può che ricorrere al contry & western. "L'Alain Delon de Lenn" (di Lenno, sul Lago di Como - Ndr) è un blues perché parla della terra dei bordelli. "Lo sciamano" è un po' andino e un po' altre cose. "Il Puunt" (Il ponte) è musica zydeco, mentre "New Orleans" è la grande canzone che tutti avrebbero voluto scrivere, sospesa tra flussi di andata e ritorno. "Il Cavaliere senza morte"suona epico alla Jethro Tull, mentre Bob Dylan ritorna nella bellissima "Loena de picch" e Bob Marley ne "La Grigna". "La terza onda" poteva essere il brano che titolava il disco ed è . fascinosa e ammaliante, falsamente semplice e intrigante nel profondo, mentre la delicata ballata pianistica "40 pass" (40 passi) parla di Milano, con un pudore raccolto degno del miglior Jannacci.
Tre anni da "Akuaduulza" insomma non sono passati invano: Davide adesso è un passaggio obbligato per il cantautorato italiano e non solo lombardo. "Pica!" è un disco che ascolteremo a lungo e con grande piacere, come una summa estremamente piacevole di ottima musica e grande letteratura. Cose che riescono solo ai migliori. Ma Davide sta tra i migliori.
marina
 
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