Da "La Provincia di Sondrio" del 14/10/2008

Articoli su Davide e il suo mondo apparsi su giornali e riviste

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Da "La Provincia di Sondrio" del 14/10/2008

Messaggioda Fantasmino » mer ott 15, 2008 4:30 pm

in cattedra a Villapinta

La lezione di Davide Van de Sfroos
«Non dimenticate da dove venite»

Il cantautore: «Sbagliato navigare in internet e non conoscere gli attrezzi dei nonni»

Buglio«Non dimenticate mai da dove venite. Sarebbe uno sbaglio navigare in internet tutta la vita, sapere tutto di tutto il mondo e non conoscere il nome dell'attrezzo che sta usando vostro nonno in giardino, perché vorrebbe dire che ci sta sfuggendo qualcosa di mano». Villapinta, lunedì, ore nove, in cattedra c'è Davide Van de Sfroos. Sui banchi gli alunni di quarta e quinta di Ardenno, Buglio, Villapinta e Cataeggio.
La lezione, la prima di un ciclo che durerà tutta la settimana in diversi istituti della provincia, parla di Valtellina, di tradizione, storia, dialetto, ma anche di veline, internet, televisione. E per tre ore che filano via lisce e divertite, il cantautore lariano (lui che nella sua ultima fatica discografica ha parlato anche dei cavatori di montagna, ?Il minatore di Frontale?, canzone ?manifesto?, che parla direttamente a coloro che lavorano nell'oscurità delle miniere in tutto il mondo, ambientata in un territorio vicino ai luoghi dove il cantautore ha vissuto) ha cominciato ad accompagnare i ragazzi sul ?Sentiero dei grandi piccoli?, un progetto formativo/culturale che prevede una serie di incontri didattico/formativi che coinvolgono i bambini in laboratori creativi per chiudersi con un concerto conclusivo che si terrà al Polo fieristico di Morbegno il prossimo 26 ottobre.
Il progetto è originale, ma Davide Bernasconi non è nuovo al confronto col mondo dei più piccoli, che ieri sono stati promossi dal loro professore per un giorno. «Sì perché hanno dimostrato di avere bene presente da dove arrivano e di che cosa è ricca la loro terra - dice -. E non era scontato. Basti pensare che l'input al progetto è arrivato dai docenti valtellinesi che segnalavano il rischio di dispersione nei bambini delle loro tradizioni, anzi quasi un vergognarsi delle proprie origini in un mondo che corre in fretta. Un pericolo che purtroppo esiste, per questo mi sono fatto volentieri strumentalizzare in questo esperimento con l'obiettivo di imparare e di lasciare un segno nei bambini perché è importante che prima di essere contaminati da quello che viene proposto dai media, da internet, ricordino da dove vengono, di cosa è fatta la loro terra».
Un compito che è piaciuto agli studenti, «che hanno partecipato con entusiasmo alla mattinata - commenta la dirigente dell'istituto comprensivo di Ardenno, Ornella Foarza - .Ringrazio quindi le amministrazioni che hanno permesso la realizzazione di questo interessante progetto grazie al quale ho piacevolmente scoperto quante cose i bambini ancora sanno dei loro paesi, della loro storia, dei mestieri dei loro nonni e così hanno fatto emergere la loro "valtellinesità" seguendo il cammino ben tracciato da Davide Van de Sfroos». «Che ringraziamo molto - aggiunge l'assessore alla Cultura di Buglio, Piero Feruda -. Siamo molto contenti di avere aderito all'iniziativa capace di riprende e trasmettere ai più giovani le tradizioni e i valori di una volta ».
Sabrina Ghelfi
Fantasmino
 
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