da: "La Provincia" - 06/10/2008

Articoli su Davide e il suo mondo apparsi su giornali e riviste

Moderatore: Baristi

da: "La Provincia" - 06/10/2008

Messaggioda marina » mer ott 08, 2008 10:58 pm

Parte dai Croppy Boys
il viaggio tra le baby band
Fate parte di un gruppo under 18? Raccontatecelo
In quello di Cernobbio, studenti, un fisarmonicista di 14 anni e un paio di "anziani"

(c. col.) Suonate in gruppo, volete raccontarci chi siete, che musica fate, cosa sognate?
Oggi su questa pagina - e anche sul sito del giornale www.laprovinciadicomo.it dove potete raccontarvi con mail o foto e aprire una finestra virtuale sul vostro mondo - cominciamo un viaggio nel mondo delle... baby band. Chiamarvi così è sicuramente riduttivo e ingiusto, ma serve per identificarvi meglio, protagonisti del viaggio che ci accingiamo a fare insieme.
L’intenzione è infatti quella di accendere la luce nella sala prove di chi ha meno di 18 anni, non per questo, ovviamente è baby, anzi, ma ha sicuramente meno esperienza, meno chances di chi già suona da tanto e qualche concerto davanti a un pubblico lo ha fatto e lo fa.
Chissà quanti sono i ragazzi che si ritrovano a suonare in cantina o in garage sognando un palco e, (magari!), un pubblico da migliaia di fans osannanti e striscioni.
Delle baby band si vorrebbero anche conoscere progetti e desideri, ma anche difficoltà incontrate, fosse anche solo per trovare un posto dove provare o gli euro per cambiare le corde al basso.

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La Provincia inizia oggi un viaggio attraverso l’arcipelago delle band giovanili under 18 del nostro territorio, aperto ad ogni genere musicale, dal rock al jazz, dal folk alla classica. Uno spazio pensato per dare voce a tutte quelle realtà, studentesche ma non solo, che si aggregano nella comune passione per le sette note, raccontandone esigenze, sogni, difficoltà e aspirazioni. Tra le formazioni più attive, quella dei comaschi Croppy Boys, a raccontarne la storia è Ottaviano Fucilli, 21 anni, over 18, ma eletto portavoce degli under, cantante e autore dei testi della band.
Quando avete deciso di fondare una band?
L’idea risale ad un anno fa, quando, dall’incontro fra alcuni di noi, è maturata l’esigenza di celebrare il repertorio di Davide Van De Sfroos, un artista che tutti amiamo. Volevamo anche fare qualcosa che rispecchiasse le nostre origini ed evitare di fare la classica cover band in stile Ligabue, così ci siamo avvicinati al folk.
È stato facile mettere insieme un gruppo di sette persone?
La comune passione è stata fondamentale, ma ci sono anche episodi simpatici, come quando il nostro chitarrista, Filippo Biondo, mentre era in moto, fermo ad un semaforo con il suo strumento in spalla, notò una custodia di violino nella macchina a lato. Era l’auto della madre di Damiano Della Bella che sedeva al suo fianco e che da lì a poco sarebbe entrato nel gruppo. Filippo chiese se il figlio fosse interessato a suonare in una band alla Van De Sfroos. All’abbassarsi del finestrino, con sua grande sorpresa, si accorse che dall’autoradio proveniva proprio la musica del cantautore lariano. A volte il destino…
Proponete anche cose vostre?
Si, abbiamo iniziato a comporre anche materiale originale, e lo abbiamo inserito nei nostri concerti. Non è facile, ma speriamo, un giorno, di emulare il nostro idolo. Le nostre composizioni sono ancora acerbe, le sonorità ricordano più il De Sfroos degli esordi, quello di Manicomi.
Per una band di studenti quali sono le problematiche più immediate?
Soprattutto di tipo economico, e poi la carenza di spazi dove suonare. Le sale prova costano, così come gli strumenti e la loro manutenzione. Ora che qualcosa si sta muovendo riusciamo a raccogliere piccole cifre, un rimborso spese, con i concerti. Mettiamo tutto in una cassa comune che utilizziamo per pagarci le prove. Speriamo di crescere e raggiungere obiettivi che ci permettano di farlo diventare anche un lavoro, ma per ora è un’utopia, però non smettiamo di sognare.
Avete un fisarmonicista di soli quattordici anni, come vi siete incontrati?
La sua è una famiglia di musicisti, per la sua età è davvero bravissimo. Siamo stati fortunati, ci serviva uno bravo con la fisarmonica, qualcuno conosceva il fratello, ci hanno messo in contatto ed è entrato subito nei Croppy Boys.
Quando saranno i prossimi concerti?
Stiamo aspettando le conferme. Al momento sono in via di definizione alcune esibizioni dal vivo, nel senso che i locali hanno dimostrato interesse, ma resta da definire la data. Como si è accorta di noi.

Fabio Borghetti
marina
 
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