Ci sono concerti che brillano di luce propria più degli altri, molto di più,
un po' come la stella polare, l'orsa maggiore, la croce del sud e via
dicendo...
Quelli dove poi a distanza di mesi o anni quando ti scambi i racconti, dici:
ti ricordi quello la di como? quello smeraldo di quell'anno... quella volta
la... sì sì le ha fatte tutte quella volta, ma tutte tutte, non finiva
più...
Ieri sera mi è successo, e non è raro per me, ma ancora di più...
Una piazza che da quasi vuota si è riempita e strariempita, le birre a 2
euro
le canzoni che scivolano come ormai sono abituato a vederle
scivolare, la tiziana andalusa, le ballerine, il pubblico comasco, tutto
nella norma insomma.
Ma ecco che arriva il momento in cui davide diventa imprevedibile, il
momento che per me rende il concerto unico, e stavolta devo dire
irripetibile. Davide da solo sul palco a suonar canzoni, una via l'altra, ma
devo dire: che canzoni, e in che modo egregio! Ispirato.
Il resto è già passato, ventanas, lo ziu gaetan, hoka hey vecchio stile,
cyberfolk dalle mille citazioni e interminabile, 160 minuti volati e
volanti. Davide che scende dal palco e saluta la prima fila, davide che
canta "semm cumasc semm cumasc...", in cyberfolk ovviamente, dove se no?
Della serata di ieri mi sono rimaste 3 cose:
1) Oggi sono mega-contento (sì mega nel senso di grande)
2) Ho una voglia matta di giocare a carte
3) Da quando mi sono alzato mi suona nel cervello un motivo che fa: "oooo
eeee oooooo bonfaniiiigoooo"
Penso che questo concerto farà molta fatica a sbiadirsi nella mia memoria...
Saluti a tucc
Gall
