Artemisia ha scritto:breva ha scritto:"ma credete davvero che abbia scelto di cantare in dialetto perché così potevo rappresentare una presunta 'IDENTITA' LOMBARDA', come dicono ? ma va'...l'ho scelto perché è musicale come l'inglese!!"
(Davide Bernasconi, Teatro Sociale di Como, 9 maggio 2009, durante un incontro con 400 studenti della zona.)
vero...già ad un altro incontro , a Parolario , aveva spiegato la cosa...
anzi in quello spazio aveva aggiunto anche altre frasi che rendono meglio il concetto...
io c'ero e me le ero trascritte , ve le riporto :
PAROLARIO 30 – 08 -07
Ma la spiegazione di Davide mi ha illuminato sul perché le sue canzoni mi abbiano folgorato fin dal primo ascolto ,
è come se l’emozione forte passasse proprio da un canale non solo mentale , filosofico o culturale ,
ma da qualcosa di più intimo e profondo ,
appunto il ritmo interno ,
è come se avessi riconosciuto la mia “lingua madre” in entrata , nell’ascolto ,
e non in uscita , nell’esternazione.
Una lingua che arriva dritta al centro
e chiarisce subito quello che mi agita e che chiede risposta.
infatti...è quello che mi ha colpita da subito: altro dato in più per seguire bene i testi, che Davide cura con molta attenzione.
ricordo bene quando ho ascoltato per la prima volta 'l'omm de la tempesta': quella
camamela che a un certo punto viene evocata, mi ha fatto tornare in mente mia nonna, che diceva sempre '
scià, prepàrum una tazza de camamela'...
e, attraverso la musica della parola rievocata, ho sentito ancora più mio un uomo che vaga per il mondo per scappare da se stesso...
"Considero ogni forma di razzismo convinto una patologia e non un'ideologia" (Davide Bernasconi)