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NOTTE BIANCA 27 GIUGNO 2009 A VARESE

MessaggioInviato: lun giu 15, 2009 8:08 pm
da sciguèta
DA VARESENEWS DEL 15 GIUGNO :"Musica per tutti i gusti - Fra gli elementi caratterizzanti la lunga notte del 27 giugno, la riscoperta dei svariati e originali stili musicali. Spazio a ballate e dolci melodie di arpe e flauti in Piazza Monte Grappa che diventerà palcoscenico d’eccezione per band che si esibiranno secondo gli usi e i costumi tipici vernacolo italiano. Il Collettivo Mazzulata, Patrizia Laquidara, Peppe Voltarelli e Davide Van De Sfroos, il tutto presentato da Alberto Patrucco, daranno vita ad uno spettacolo che non mancherà certo di sorprendere per l’originalità di musiche e parole, rappresentando così diverse regioni del nostro Paese."

ACCIDENTI, SONO AL MARE !!!!!!!

MessaggioInviato: ven giu 26, 2009 10:11 pm
da lo scurbat
ciao a tutti... chi ci sarà domani sera a varese??? io sono quasi sicuro di esserci

MessaggioInviato: dom giu 28, 2009 7:14 am
da Insubrico
Sum andà a Varès ier sera, tanta ma tanta gent c'la cantava e la balava stupendu!

grazie Davide

MessaggioInviato: dom giu 28, 2009 10:44 am
da lo scurbat
che bello il concerto di ieri sera!!! sottto al palco e a pochi metri dal grande davide!!! l'uniche cose che ci separavano fisicamente da lui erano la transenna e l'armadio a tre ante del buttafuori anche se era simpatico!!!!! :D
e il chittarista che è riuscito a spaccare una corda della chitarra nel primo assolo!!!veramente un bell concerto

MessaggioInviato: dom giu 28, 2009 10:48 am
da DoppiaD
nuoooo povero Piu!! ma con la sua bravura avrà sicuramente rimediato in un batter...d'occhio! ihih :lol:
so per esperienza che cosa vuol dire, perchè è capitato anche a me una volta mentre suonavo con il gruppo in un locale...devi fare di tutto per cercare di non far fermare tutti...eh eh...apparte che lui comunque è un professionista... :D

MessaggioInviato: dom giu 28, 2009 6:00 pm
da Insubrico
lo scurbat ha scritto:che bello il concerto di ieri sera!!! sottto al palco e a pochi metri dal grande davide!!! l'uniche cose che ci separavano fisicamente da lui erano la transenna e l'armadio a tre ante del buttafuori anche se era simpatico!!!!! :D
e il chittarista che è riuscito a spaccare una corda della chitarra nel primo assolo!!!veramente un bell concerto


io mi sono girato indietro più volte e mi sono meravigliato del totale coinvolgimento ed entusiasmo del pubblico..
..il nostro menestrello insubre é oramai arrivato alla consacrazione definitiva: nella nostra zona il suo livello di popolarità é paragonabile a quello di Vasco nel resto del paese, se mi passate questo confronto improprio.

MessaggioInviato: lun giu 29, 2009 6:19 am
da breva
Insubrico ha scritto:
lo scurbat ha scritto:che bello il concerto di ieri sera!!! sottto al palco e a pochi metri dal grande davide!!! l'uniche cose che ci separavano fisicamente da lui erano la transenna e l'armadio a tre ante del buttafuori anche se era simpatico!!!!! :D
e il chittarista che è riuscito a spaccare una corda della chitarra nel primo assolo!!!veramente un bell concerto


io mi sono girato indietro più volte e mi sono meravigliato del totale coinvolgimento ed entusiasmo del pubblico..
..il nostro menestrello insubre é oramai arrivato alla consacrazione definitiva: nella nostra zona il suo livello di popolarità é paragonabile a quello di Vasco nel resto del paese, se mi passate questo confronto improprio.


credo che anche 'il resto del paese' , come dici tu, lo ami molto. fai un giro in emilia romagna, in puglia, in campania, in sardegna...ti renderai conto che il suo linguaggio musicale valica ogni confine.
non a caso ha iniziato il concerto con Peppe Voltarelli, calabrese, e con un pezzo in calabrese, 'riturnella', molto gradito da tantissimi (almeno a quanto abbiamo potuto vedere noi... :D )

MessaggioInviato: lun giu 29, 2009 7:03 am
da Insubrico
breva ha scritto:credo che anche 'il resto del paese' , come dici tu, lo ami molto. fai un giro in emilia romagna, in puglia, in campania, in sardegna...ti renderai conto che il suo linguaggio musicale valica ogni confine.
non a caso ha iniziato il concerto con Peppe Voltarelli, calabrese, e con un pezzo in calabrese, 'riturnella', molto gradito da tantissimi (almeno a quanto abbiamo potuto vedere noi... :D )


si certamente, la sua musica é molto gradita anche fuori dall'Insubria, sopratutto in quelle zone dove é molto forte l'identità territoriale come appunto la Romagna o la Sardegna; effettivamente cattura e coinvolge anche altri territori e culture e forse questo é dato dal fatto che le nostre mille culture sono più radicate e comunicative fra di loro rispetto a chi non ha una propria identità.
Tornando al concert, mi dispiace che sia stato fatto così tardi, tirato a lungo anche per effetto del comico di Zelig, perché l'attesa del menestrello insubre era così forte che pochi hanno potuto gustare il gruppo che precedeva, di cui non ricordo il nome.

MessaggioInviato: lun giu 29, 2009 6:37 pm
da breva
"ma credete davvero che abbia scelto di cantare in dialetto perché così potevo rappresentare una presunta 'IDENTITA' LOMBARDA', come dicono ? ma va'...l'ho scelto perché è musicale come l'inglese!!"

(Davide Bernasconi, Teatro Sociale di Como, 9 maggio 2009, durante un incontro con 400 studenti della zona.)

MessaggioInviato: mar giu 30, 2009 3:24 pm
da lo scurbat
è vero il gruppo prima di davide era veramente bravo erano gli hotel rif con laquidara patrizia!bravissima e bellissima donna!!! :D

MessaggioInviato: mar giu 30, 2009 6:34 pm
da breva
lo scurbat ha scritto:è vero il gruppo prima di davide era veramente bravo erano gli hotel rif con laquidara patrizia!bravissima e bellissima donna!!! :D


...però non sono insubri... :lol: :P :wink:

MessaggioInviato: mar giu 30, 2009 7:11 pm
da Artemisia
breva ha scritto:"ma credete davvero che abbia scelto di cantare in dialetto perché così potevo rappresentare una presunta 'IDENTITA' LOMBARDA', come dicono ? ma va'...l'ho scelto perché è musicale come l'inglese!!"

(Davide Bernasconi, Teatro Sociale di Como, 9 maggio 2009, durante un incontro con 400 studenti della zona.)


vero...già ad un altro incontro , a Parolario , aveva spiegato la cosa...
anzi in quello spazio aveva aggiunto anche altre frasi che rendono meglio il concetto...
io c'ero e me le ero trascritte , ve le riporto :

PAROLARIO 30 – 08 -07

A proposito di dialetto usato in musica o letteratura , Davide e’ stato ospite (il 30 agosto di quest’anno) a Parolario , una manifestazione organizzata da una associazione di Como che approfondisce temi letterari , poetici e perché no musicali con attinenza al Lario.

Il tema della serata era “ Cantori in lingua madre. Opere poetiche latine di Padre G.B. Pigato”
che partendo dalle poesie scritte in latino nella seconda parte del secolo scorso da un sacerdote ,
grande insegnante e preside di un noto liceo della città ,
analizzava la possibilità di espressione in una lingua “altra” dall’italiano.
Davide ha spiegato di aver scelto il dialetto come lingua per le sue canzoni ,
non soltanto perché affezionato a quella parlata che continuamente sentiva dalla sua gente ,
non certo per un’istanza di tutela di un patrimonio linguistico (di cui è peraltro contento quando praticata)
ma per un motivo decisamente “musicale”.
Ci ha fatto capire come il comasco (anzi il lagheé) si addica alla sua metrica interna ,
condizione essenziale perché il ritmo di una composizione parli in sintonia con i concetti espressi.
Cerco di spiegare meglio quello che ho compreso ,
e’ come se per far passare un’esperienza , una descrizione di fatti o persone ,
non siano sufficienti vocaboli appropriati
ma che la completezza venga dal tono o meglio proprio dal ritmo della frase ,
e che chi canta debba essere molto in contatto con il proprio ritmo personale
(quello del cuore , del respiro , dei pensieri)
per poter tramandare ciò che ha percepito nella realtà.
Questa è stata definita la “lingua madre” , che non deve coincidere per forza con quella che solitamente si usa per farsi capire tutti i giorni
– passami il sale , chiudi la porta , ciao io vado -.
Mi ha colpito molto questa visione della lingua :
io uso sempre l’italiano , faccio parte di quella schiera di studenti che negli anni settanta sono stati “smacchiati” dalle inflessioni dialettali , viste come demonio a scuola ,
e perso per sempre il parlare quotidiano , uso il dialetto solo per intercalare qualche frase colorita .
Ma la spiegazione di Davide mi ha illuminato sul perché le sue canzoni mi abbiano folgorato fin dal primo ascolto ,
è come se l’emozione forte passasse proprio da un canale non solo mentale , filosofico o culturale ,
ma da qualcosa di più intimo e profondo ,
appunto il ritmo interno ,
è come se avessi riconosciuto la mia “lingua madre” in entrata , nell’ascolto ,
e non in uscita , nell’esternazione.
Una lingua che arriva dritta al centro
e chiarisce subito quello che mi agita e che chiede risposta.

MessaggioInviato: mer lug 01, 2009 8:27 am
da breva
Artemisia ha scritto:
breva ha scritto:"ma credete davvero che abbia scelto di cantare in dialetto perché così potevo rappresentare una presunta 'IDENTITA' LOMBARDA', come dicono ? ma va'...l'ho scelto perché è musicale come l'inglese!!"

(Davide Bernasconi, Teatro Sociale di Como, 9 maggio 2009, durante un incontro con 400 studenti della zona.)


vero...già ad un altro incontro , a Parolario , aveva spiegato la cosa...
anzi in quello spazio aveva aggiunto anche altre frasi che rendono meglio il concetto...
io c'ero e me le ero trascritte , ve le riporto :

PAROLARIO 30 – 08 -07
Ma la spiegazione di Davide mi ha illuminato sul perché le sue canzoni mi abbiano folgorato fin dal primo ascolto ,
è come se l’emozione forte passasse proprio da un canale non solo mentale , filosofico o culturale ,
ma da qualcosa di più intimo e profondo ,
appunto il ritmo interno ,
è come se avessi riconosciuto la mia “lingua madre” in entrata , nell’ascolto ,
e non in uscita , nell’esternazione.
Una lingua che arriva dritta al centro
e chiarisce subito quello che mi agita e che chiede risposta.


infatti...è quello che mi ha colpita da subito: altro dato in più per seguire bene i testi, che Davide cura con molta attenzione.
ricordo bene quando ho ascoltato per la prima volta 'l'omm de la tempesta': quella camamela che a un certo punto viene evocata, mi ha fatto tornare in mente mia nonna, che diceva sempre 'scià, prepàrum una tazza de camamela'...
:)
e, attraverso la musica della parola rievocata, ho sentito ancora più mio un uomo che vaga per il mondo per scappare da se stesso... :)

MessaggioInviato: mar lug 28, 2009 4:59 pm
da Insubrico
breva ha scritto:"ma credete davvero che abbia scelto di cantare in dialetto perché così potevo rappresentare una presunta 'IDENTITA' LOMBARDA', come dicono ? ma va'...l'ho scelto perché è musicale come l'inglese!!"

(Davide Bernasconi, Teatro Sociale di Como, 9 maggio 2009, durante un incontro con 400 studenti della zona.)


:D :wink: