Da http://www.monzalacitta.it
La nuova Amministrazione ha presentato la "sua" prima Monza più. Sua per modo di dire, perché il bando di gara che ha assegnato l'organizzazione dell'evento alla nuova società che lo gestirà per tre anni era stato messo a punto in base alle linee di indirizzo fornite della Giunta precedente e la supervisione di Vincenzo Ascrizzi.
Curiosa coincidenza - o premonizione? - l'evento clou sarà il concerto di Davide Van de Sfroos, il più famoso artista che si esibisce cantando in dialetto lombardo. La cosa non potrà che far piacere al sindaco leghista Marco Mariani, che sovente indulge a colorite espressioni nella "lingua dei padri" e alla pattuglia leghista che presidia Giunta e Consiglio comunale. Ma la soddisfazione probabilmente si ferma qui: un po' perché VdS si esprime in dialetto comasco-ticinese, di cognome fa Bernasconi - e sarebbe il meno, pur sempre vernacolo padano è - ma soprattutto perché eroi delle sue storie sono spesso gli irregolari, i clandestini, i contrabbandieri: gente, insomma, che passa le frontiere, nazionali e sociali, in barba all'occhiuta vigilanza delle guardie, di confine o municipali, di questura o del ben pensare. Gente che assomiglia molto a quei clandestini che l'assessore Romeo vuole "cacciare" dal centro di Monza e che vi rientrerà, invece, sulle note della musica folk-blues del cantautore e nelle sue parole dialettali. A dimostrazione che, lombardi o no, siamo tutti un po' extracomunitari.