YANEZ

parliamo dei cd e delle canzoni di Davide

YANEZ

Messaggioda Fantasmino » mar mar 15, 2011 1:34 pm

prime impressioni dopo due ascolti, di cui uno distratto...

musiche: non originalissime ma funzionali alle canzoni
testi: alcuni sono tra i migliori scritti da davide, molto personali e, nello stesso tempo, in cui è facile riconoscersi.
arrangiamenti: stupendi! davide, alessandro gioia e anga hanno lavorato di cesello. una ricchezza di suoni che oggi in italia non è facile trovare.

per un'analisi più approfondita attendo di ascoltarlo più volte ma non è difficile pensare che possa solo crescere...
"Il lavoro è il rifugio di coloro che non hanno nulla di meglio da fare"
OSCAR WILDE
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Messaggioda stria » mar mar 15, 2011 1:55 pm

Non sto più nella pelle!!!
Stamattina sono partita pimpante per la mediaworld e cosa mi sento dire: "ci dispiace, signorina, non è ancora arrivato il corriere con i cd..."
Cooosa????!!!!! NOOOOOOOOOO!!!!!!! :crapate:
Oggi pomeriggio faccio il secondo tentativo! :roll:
"...perchè 'l temp l'è un cunili che scapa, ma l'è anca 'l can che ghe cuur adrèe" -DVDS-
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Messaggioda stria » mer mar 16, 2011 11:49 am

Preso e ascoltato!

Bè, un piccolo grande capolavoro direi!
Ciàmel Amuur trovo che sia qualcosa di fantastico!
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Messaggioda Michi » gio mar 17, 2011 9:56 am

Qualche giorno fa mi sono innamorata di proposito di un profumo nuovo.

Chissà i ragni di Villa Lizarda.

Perché è di quel giallo fuori? La tigre? I Simpson?
Il disco ha raggi disegnati come una sega circolare.

Ridere si ride, tanto e bene, ma quante rasoiate! I rimandi alla guerra e sei in guerra anche tu…non si fanno prigionieri.

Quattordici pezzi e una coccola, fatti con tutti i mezzi del lanciatore di coltelli, del fuochista e del chiropratico.

Il Carneval de Schignan: a Capoverde i ragazzi ballavano un ritmo simile e anche Borat. Non son stata mai a Schignano, ma se ci andró sarà cosí.
Dona Luserta: ci ha detto che si chiude sul suo papà, ma vedo anche le mamme di tutte le mamme, con lo scavìno sul comodino.
Il camionista Ghost Rider: giro intorno ai rondó e mi rotolo dal ridere nella polvere, con una spiga in bocca.
Long John Xanax: bucaniere zuppo di scotch e pasticche, o di EN e barbera, ti prende a calci e tempo per mettere la conchiglia protettiva nelle mutande non ce n’è.
La macchina del ziu Toni: lo spogliatoio vuoto del campo sportivo, o il retro della cascina o la stanza dei nonni a Sant'Anna. Parole suonate col cesello, la strofa più riuscita sui corni della brioche e il colpo di genio finale...could you be loved...could you be loved...
Maria: Albano, impara.
Yanez: è Yanez anche a Sanremo chiuso.
El pass del gatt: la speciàvi cunt scià un curtell, l'adoro da un anno, live spela ancora di più.
Setembra: ah, l’avvitatore e il segaviolino!
Dove non basta il mare: la lingua più bella, la sua quod quod.
Il reduce: inno totale, Pachelbel sorride al violino (il chiodo mancante, l'ho capito al quinto ascolto, "uviameent" :-)
La figlia del tenente: ecco, me te speci che. Io ecco, non lo so. Ecco, ha esagerato, qui i guantoni li ha tolti del tutto e io non ho il paradenti. Non è bella, è enorme, no ecco.
Ciamel amuur: e come sennò?
Blues di Santa Rosa: pelle appiccicosa, non tira un filo d’aria, clima ideale per me per fremere ancora.
Rosa del vento: la coccola.

Si ghigna, si piange, si trema, di nuovo. Prossimo disco ordino questo, al Fight Club Store, poi lo tolgo e rido ancora cunt i dencc in buca.

Immagine
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Messaggioda stria » gio mar 17, 2011 11:08 am

Michi ha scritto:

Il Carneval de Schignan: a Capoverde i ragazzi ballavano un ritmo simile e anche Borat. Non son stata mai a Schignano, ma se ci andró sarà cosí.
Dona Luserta: ci ha detto che si chiude sul suo papà, ma vedo anche le mamme di tutte le mamme, con lo scavìno sul comodino.
Il camionista Ghost Rider: giro intorno ai rondó e mi rotolo dal ridere nella polvere, con una spiga in bocca.
Long John Xanax: bucaniere zuppo di scotch e pasticche, o di EN e barbera, ti prende a calci e tempo per mettere la conchiglia protettiva nelle mutande non ce n’è.
La macchina del ziu Toni: lo spogliatoio vuoto del campo sportivo, o il retro della cascina o la stanza dei nonni a Sant'Anna. Parole suonate col cesello, la strofa più riuscita sui corni della brioche e il colpo di genio finale...could you be loved...could you be loved...
Maria: Albano, impara.
Yanez: è Yanez anche a Sanremo chiuso.
El pass del gatt: la speciàvi cunt scià un curtell, l'adoro da un anno, live spela ancora di più.
Setembra: ah, l’avvitatore e il segaviolino!
Dove non basta il mare: la lingua più bella, la sua quod quod.
Il reduce: inno totale, Pachelbel sorride al violino (il chiodo mancante, l'ho capito al quinto ascolto, "uviameent" :-)
La figlia del tenente: ecco, me te speci che. Io ecco, non lo so. Ecco, ha esagerato, qui i guantoni li ha tolti del tutto e io non ho il paradenti. Non è bella, è enorme, no ecco.
Ciamel amuur: e come sennò?
Blues di Santa Rosa: pelle appiccicosa, non tira un filo d’aria, clima ideale per me per fremere ancora.
Rosa del vento: la coccola.




Complimenti Michi! Ottima analisi! :wink:
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Messaggioda geordie » gio mar 17, 2011 6:34 pm

Complimenti Michi, anche da partte mia!
Si "sente" che conosci Davide un pò più di altri...
La figlia del tenente mi continua a lasciare senza fiato...
Ciao. Stefania
STEFANIA da Roma

Foeja, foeja de rugul, foeja penèna de pianta antiiga, famm restà fermu ne la tempesta anca quaand la me scascìga...
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Messaggioda Michi » gio mar 17, 2011 10:10 pm

Grazie.
Conosco Davide per quel che Davide ha voluto farsi conoscere, cosí come a molti altri che lo seguono da tanto o da poco o che incontrerà domani.
Lo vedo limare gli spigoli o affilarli nel tempo, ma un talento cosí "sensibile" e sempre in avanti, è merce rara.
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Messaggioda Cialtroskj » ven mar 18, 2011 8:07 am

Preso subito il cd,e meno male,era l'ultimo!
Non ho la conoscenza profonda di Davide che avete tutti voi.E'un anno e mezzo che lo conosco,ho quasi tutto ma questo mi è parso un album più profondo.
Forse è in corso una ulteriore maturazione in lui."la machina del ziu Toni" è per ora il pezzo che mi tocca di più,ma già "ciamel amur" la insidia....Notevole coinvolgimento emotivo.Il lato tecnico lo lascio ai più competenti.
Grazie Davide
"Quando sei nato piangevi e tutti intorno a te ridevano.Fa che quando te ne andrai tu possa ridere e tutti intorno a te piangano.."
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Messaggioda breva » ven mar 18, 2011 11:05 am

Quando c’è ghiaccio su una strada, spargere il sale è un gesto d’amore.
Quando c’è una ferita sulla pelle, spargere il sale è violenza.
Quando c’è l’acqua nella pentola, spargere il sale è saggezza.
Ma quando ci sono orecchie per ascoltare e sentire, il sale può essere tutto questo.
Amore, violenza, saggezza.
Yanez è intriso d’amore. Gronda amore da tutti i solchi, e andrebbe proprio messo su vinile, per poterli vedere di persona, quei solchi, e vederli che si sfrisano giorno dopo giorno, rughe sulla superficie come sulle nostre facce.
L’amore per la vita, che esplode nel carnevale, metafora di un’esistenza passata a metter su una maschera, senza toglierla neanche con se stessi.
L’amore per l’eterno gioco dell’osteria, di qualunque latitudine, carte zanzare balere vino birra e canzoni, sguardi incrociati, tatuaggi, infradito, chiacchiere e giudizi tagliati col fulcinitt.
L’amore per la musica, quella che si sposa una volta nella vita e non si può più tradire, perché neanche lei tradirà mai.
L’amore per un uomo o per una donna, perché possono passare i loro nomi, ma non la sostanza, l’essenza, fatta di attese e desideri e silenzi e sacrifici mai detti, che pesano, e insieme fanno sentire leggeri.
E l’amore per la natura, che è fiore onda vento cipresso, e mai la totalità, ma sempre il particolare, perché noi uomini sappiamo amare l’universale solo attraverso il particolare.

Yanez è intriso di violenza, anche. Parole e suoni che lacerano il cuore, evocano ricordi mai sopiti, rimpianti con cui non abbiamo mai fatto pace davvero.
La violenza della guerra, di tutte le guerre, cantate da chi scrive con le due mani per chi le mani le ha perse, o per chi ha perso la vita. E non si sa quale sia la scelta migliore.
La violenza dei tradimenti, vissuti o subiti, immaginati o compiuti.
La violenza di giorni e notti passati a chiedersi se la nostra vita sarebbe stata migliore, se non fossimo saliti su quell’onda, a cavalcarla e lasciarci spruzzare della sua acquadolce.
E la violenza di una polaroid che sbiadisce, insieme all’urgenza di fissare con l'acido speciale delle parole e delle lacrime quelle immagini.

Ma Yanez è intriso di saggezza. Quella di un uomo che si avvicina ai cinquant’anni della sua vita cercando ancora di capirla con lo stupore e la trepidazione di un ragazzo.
La saggezza di un profondo ascoltatore, che scende nell’intimo di chi avvicina per rubargli i segreti e condividerli.
La saggezza di un asceta epicureo, che mescola la capacità di cogliere il respiro del vento allo struggimento per non riuscire a liberare del tutto il proprio spirito dalle urgenze della vita.
La saggezza di un viaggiatore della vita dal bagaglio leggero e dal passo pesante, che sa quando e soprattutto dove fermarsi, nell’abitacolo di un camper come sul tetto di un ripostiglio, nei cessi di un autogrill come nell’anticamera di un potente, per tenere stretta una polaroid che gli ricorda da dove viene, per indicargli dove andrà.

Logico, che con questo disco ci si senta amati, violentati, accuditi e scossi.
Logico, che i suoni si fondano alle parole.
Logico, che uno strato della pelle si strappi. Ma fa un gran bene.
"Considero ogni forma di razzismo convinto una patologia e non un'ideologia" (Davide Bernasconi)
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Re: YANEZ

Messaggioda sciguèta » sab apr 02, 2011 10:06 am

Davide in quest'album, l'album del coraggio, ha messo a nudo il suo animo... bè, quello che ci ha lasciato intravedere... difficile lasci indifferenti...
Ammantata dal velo di cinismo che mi piace pensare di avere, devo confessare che sono le prime canzoni che mi hanno fatto gonfiare il cuore fino a piangere... fotogrammi di un album che va assaporato con calma, che stuzzica e colpisce tutti i sensi, ogni canzone che prepara a quella successiva ...
Dolci e crudeli quei tre minuti di ballo strappati alla donna che ormai è felicemente di un altro...ti strazia il viso scolorito nella polaroid, ma non nel tuo cuore ... si affaccianoi ricordi di goffa adolescente, senza plettro e senza pastiglia,per fortuna senza barbetta,ma con la biglia da far rotolare... visioni, odori , fisarmoniche come bruchi... ragni spaventati, profumo di mare che non ti basta più... la preghiera di chi è tornato con ancora il sapore di cenere in bocca ... e poi lo vedi lì, nel buio ad aspettare l'amore "maledetto" e sbagliato che ci attrae ma che mai vorremmo per i nostri figli... finisce la canzone, pensi di tirare il fiato, ma no... cominci a sudare in una giornata afosa sperando che lui riesca ad arrivare dove le zanzare impudenti sono già state...
...e qui ti arriva la stilettata al cuore e le lacrime scendono alla faccia del tuo cinismo, e ti sembra strano che sia stato un uomo a scrivere questa canzone... basta chiudere gli occhi e sei in quel fienile, con l'odore di fieno, di troppi uomini, con l'ombra spaccata e un amore fatto solo di sacrificio... e sai che lui ignaro non ti chiamerà mai amuur... e tiri un sospiro di sollievo quando ti accorgi che i tuoi capelli sono ancora lunghi...
..e dopo avermi colpito duro, ecco finalmente un balsamo risanatore sul fruscio del vento... adesso posso ricominciare...

...e io continuo a ricominciare, e le sensazioni non cambiano...
La sciguèta la porta i sògn, se la vùsa la fà pagùùra...
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Re: YANEZ

Messaggioda breva » lun apr 11, 2011 2:41 pm

una nota di Federica, un'amica ligure-toscana che ha assistito al concerto di firenze, dopo infinite mie insistenze... :D

Yanez


Quando uscì Sandokan in tv a puntate ero ancora alle elementari, forse in quinta. Libri di Salgari non ne avevo mai letti: in casa non ne circolavano molti perché era Verne la passione di mio fratello, ammesso che si dovesse scegliere proprio fra quei due, come fra Coppi-e-Bartali o fra Juventus-e-Fiorentina. In realtà a me non interessava né l'uno né l'altro, ma il telefilm lo vedevano tutti e a quel punto lo vedevo anch'io, sennò di che avrei parlato a scuola? Però non è che mi piacesse molto, anzi Sandokan mi stava decisamente antipatico. Molto meglio il suo amico, forse anche perché Philippe Leroy era molto meglio di Kabir Bedi, nonostante il presunto sguardo assassino di quest'ultimo: per me era un assassino e basta.

Davide ha pressapoco la mia età, dunque anche per lui il telefilm avrà avuto una certa importanza. E non è Sandokan che ha scelto come titolo per il suo disco. Cosa sarebbe Sandokan senza Yanez? si è chiesto e ci ha chiesto ieri sera, o Tex Willer senza Kit Carson? Cosa sarebbe il mondo se fosse popolato solo da protagonisti, senza altri personaggi sulla scena? E come potrebbero certi quadri, certi libri o certe canzoni essere così ricchi di colori e di sfumature se esistessero solo poche tinte forti?

E' un'umanità varia e colorata quella che popola Yanez di Van de Sfroos, ritratta con l'occhio di un artista, non di un semplice cantante. Un artista che ha trovato un suo linguaggio e una sua dimensione e ha il dono di saper comunicare, nonostante il linguaggio possa risultare non a tutti chiaro. Un artista che ha la volontà e il gusto di illustrare le sue opere ai concerti, in modo che siano ancora più comprensibili, aggiungendo la dimensione del racconto parlato a completamento di quello "solo" cantato.

E sullo sfondo un lago. Non il più grande, quasi a conferma del fatto che non esistono solo i protagonisti, ma comunque un lago pieno di sfumature, con intorno verdi colline ma anche cime innevate, con i paesi tranquilli e ordinati, le file di platani sui lungolago che sembrano tutti usciti dalla bottega di un grande barbiere un po' troppo incline al taglio corto, le persone che non danno confidenza ma sono pronte ad aiutarti se hai bisogno, gli uomini che non si vergognano a raccontare che pregano davanti al comodino, di fronte a un crocefisso tenuto su col vinavil, magari dopo essersi lasciati andare a qualche bestemmia davanti al bancone di un bar, di fronte a un caffè generosamente corretto.

E' facile ritenere Davide un amico, pensare di averlo sempre conosciuto e ascoltato, anche se invece è appena qualche settimana che hai iniziato a sentire la sua musica e a raffigurarti i suoi paesaggi e i suoi personaggi. E' facile prevedere che sarà un'amicizia che durerà molto molto a lungo...
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Re: YANEZ

Messaggioda Cialtroskj » mar apr 12, 2011 8:36 am

Sento opinioni contrastanti su Davide e sul suo nuovo album.
Alcuni si interrogano sul fatto che la notorietà arrivata addosso a Davide lo possa trasformare e lo possa,diciamo,un pò rovinare.Pensiero superficiale.

Altri sentono in Yanez un cambiamento e credono di non riconoscere più il Cantastorie folck di Breva e Tivan......
Vorrei dire solo che un vero Artista si evolve e cresce nel tempo e tutto cambia nel mondo.Bisogna accettare questa cosa.
Ascolto Yanez con attenzione.con parsimonia.come tutti i dischi un po piu profondi ha bisogno di tempo.deve essere capito.deve essere metabolizzato.Ma non devo essere io a descrivere la delicatezza delle sue canzoni.ho letto sopra un bel commento sui tre minuti di ballo con la ex del Carnevaal de Schignan.Un immagine così densa di emozione da far male al cuore.Tutti noi abbiamo un amore nel passato che ci ricordiamo per un motivo o per l altro e quanto pagheremmo per 3 minuti per un ballo con lei (o lui) con una maschera addosso.E la rabbia interiore scaturita da una vita diversa da quella sognata da ragazzi, dalle disillusioni di una realtà falsa e ipocrita che si sente nella Macchina del ziu Toni, quella rabbia chi non la prova? Chi non è arrabbiato e deluso dal mondo?
Bene,se un Cantautore fa provare certe emozioni a chi lo ascolta sappia che è arrivato.E' in cima.
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Re: YANEZ

Messaggioda Lohana » mar apr 12, 2011 12:31 pm

Cialtroskj ha scritto:Altri sentono in Yanez un cambiamento e credono di non riconoscere più il Cantastorie folck di Breva e Tivan......


Ad ogni nuovo album c'è chi crede di non riconoscere più il "proprio" Davide, che lo ritiene snaturato perché troppo o troppo poco folk/country/blues/rock/tradizionale/innovativo/chipiùnehapiùnemetta.
Ciclicamente, qualcuno s'è sempre lamentato e sempre qualcuno si lamenterà del fatto che un artista segua il proprio percorso e non quello che alcuni fan credono sia il percorso che debba seguire.
Lohana "Mastra Lucertolaia".
".... 'na stéla giàamò crépàda che ségüüta a lüsìi de la ràbbia..."
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Re: YANEZ

Messaggioda Elbereth » lun mag 23, 2011 7:23 pm

Davide è cresciuto, maturato, "invecchiato" bene.
La capacità di narrare si è fatta sempre più forte.
Così come la capacità di toccarti "dentro".
Forse a qualcuno sarebbe piaciuto qualche brano "lento" in meno e qualche brano allegro in più (ho due esponenti di questa corrente di pensiero a casa: i miei due bambini, di 7e mezzo e 6 anni...).
Ogni disco è diverso ed unico.
Io lo trovo un bel disco, forse non il mio preferito (che è "E semm partii" se vi interessa), ma con dei momenti unici.
Cito come miei top:
- "E chissà gio in fuunt al pràa che vita me specia quaand verdi ‘l cancell
che strada faroo e che machina lüstra e che cilindrada e chi sa in soel sedil che de fiaanc chi se seterà gio":
mi vengono i lacrimoni al ricordo di quando da ragazzo sognavo chissà quale futuro per me ed i miei amici, mentre la sera andavamo in giro con il foglio rosa e la musica a manetta sulla macchina del papà di "Paolero", che per accenderla usavamo una forcina, e poi quando lui la mattina dopo andava a cercarla la trovava parcheggiata da un'altra parte e non si capacitava....
- "E rua voenn in fund alla pianüüra che l'è vestiì cume un arcubalen
la sua chitara a l'è incendiada de dre de lüü pasa el tempuraal
el dupèera i tron el dupèera i fulmin i a liga insema i a sona amo
la tèra gialda la paar el so palco e tutt el cieel un amplificaduur": non ho mai letto qualcosa su Jimi, e quante cose hanno scritto su di lui, che lo descrivesse meglio e lo disegnasse così come è impresso nella mia memoria e nella mia anima.
Tanto per cambiare, grazie Davide.

.. e per favore fà un concerto di pomeriggio che così ti posso portare due fans accaniti!!
Elbereth
 
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