Lo "zoo" di Davide

parliamo dei cd e delle canzoni di Davide

Lo "zoo" di Davide

Messaggioda headgirl » ven ott 17, 2008 8:47 pm

Buonasera Cauboi ... ho imparato solo stasera (scusate la mia ignoranza) che il caprimulgo citato in Shymmtakula è un uccello http://it.wikipedia.org/wiki/Caprimulgus_europaeus

Potrebbe essere divertente e interessante analizzare quanti e quanti animali sono presenti nelle canzoni del Davide... così impariamo delle cose nuove che ne dite?

ciao ciao
eccomi qua, anche io fra i cauboi!
headgirl
 
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Messaggioda Lohana » dom ott 19, 2008 9:03 am

Ciao Headgirl.
Non so se è citato nel link in wikipedia che hai messo (oggi 'sto scaldabagno che si crede un pc non mi fa aprire altre pagine, pena il blocco totale...) ma il caprimulgo è un volatile a cui davano un importante significato: era considerato uno degli "psicopompoi", coloro che accompagnavano le anime dei defunti.
Per quanto riguarda la tua idea, la trovo simpatica ed aderisco volentieri :)

Ordunque: lo zoo si fregia, partendo da Ciulandàri, di un cammello in Kamell, di pesci, balene, conigli, uccelli e ratti in Remuliif Radiuatiif, di bisce e lucertole in SaddamSaddam, di vacche in Pà e di un lupo in Balacuntelluff.
In Viif abbiamo un aspide in Nonu Aspis e serpenti, rospi (sciàtt) e corvi in Diavul.
In Manicomi c'è un cane citato in Spara Giuvann e la formica della Furmiga.
In Brèva e Tivànn abbiamo i ratti ed una mosca in Föemm e Pruföemm, i missultèn (quindi gli agoni) nella Balera, i pidocchi nella Ballata del Genesio, un coccodrillo in CauBoi, galline, vacche, merli e la cavallina in Cyberfolk,
la gallina (fredda, vabbè...) ed il ragno in Pulenta e Galena Fregia, infine un cane e le lucertole nel Duello.
In Per una Poma, eh... c'è tutta l'Arca di Noè del Diluvio Universale!!! Elefante, lupo, maiale, zanzara, pipistrello, gallina, lavarello, cicala, coccodrillo, aquile, poiane (guàguà), conigli, civetta, gabbiano (Garigula), mandrillo, tacchino, gorilla, anguilla, pidocchi, macachi e la colomba.
Nella Poma si cita la biscia o serpente che dir si voglia, ed il cagnotto come verme.
In Caino e Abele il maiale, i pesci, la vacca come imprecazione, il bestiame in generale e le pantegane.
In ...E semm partìì abbiamo la civetta, il serpente e il lupo nel Bestia;
i piccioni e le zanzare in Sügamara;
i piranha in Kapitan Kurlash;
i ratti in Trenu Trenu;
i leoni, anche se di carta e di vernice, i rospi ed il merlo in Me Canzon d'Amuur en Scrivi Mai;
una formica nell'Omm de la Tempesta;
ratti (e pidocchi, anzi pidocchiacci, via...) nel Grand Hotel;
Pesci, cagnotti e anguilla nel Mustru;
il macaco, la pantera ed il gatto in San Macacu e San Nissöen;
le bisce nella Ballata Delle Quattro Carte;
un imprecisato rettile e gli astrologici toro, ariete, leone, scorpione e pesci nel Ladro dello Zodiaco;
i pesci di Ventanas.
Tra gli allora inediti del Laiv troviamo una lupa nell' Esercito delle Dodici Sedie, la poiana, il ragno ed i pesci in Sguaraüünda, un gatto (di marmo), il cagnolino Carlo ed il criceto e la sua pelle negli Ann Selvàtegh del Francu e i macachi in Uacatroia Uacantanka.
In Akuadüülza c'è il coccodrillo, la zanzara, le bisce ed ovviamente la falena in Madame Falena, nel Paradiso dello Scorpione troviamo quest'ultimo ed i pesci; la lucertola, i vermi e lo scarabeo in Caramadona; la tartaruga ed i pesci (questa volta in carpione...) in Akuadüülza; un barbagianni ed un cavallo nel Fantasma de Ziu Gaetànn; la civetta, il Basilisco (valgono, gli animali mitologici?), il pesce, la tarantola ed il cavallo nel Libro del Mago; il caprimulgo, la civetta, i serpenti, gatti, calamaro e lupo in Shymmtacula; i serpenti e la civetta in Nona Lucia; corvo, pipistrello, draghi e zanzare in Fendin; il corvo dal brano omonimo e un'altra biscia ci ha rimesso la pelle per far gli stivali al Baron.
In Pica!, sotto al Puunt c'è il ragno, la lucertola, il pipistrello o meglio la nottola e i ratti; lucertola, ragno, rondini, moschini, il cavedano, il merlo, la poiana ed il pipistrello nello Sciamano; volendo possiamo considerare i vitelloni dell'Alain Delon de Lenn; gli aspidi, le lumache, il delfino, l'orca, l'anguilla, il cinghiale, il lupo ed i pesci nella Ballata del Cimino; una pantera, anche se a quattro ruote, in Quaranta Pass; i tre cani del Costruttore di Motoscafi; ancora pesci in carpione, i cobra, il rospo, un pesciolino di poco conto, di quelli che neanche val la pena far la frittura ma convien di più usarli come esca (troj) e la bottatrice in Fiil de Fèrr; il pipistrello della Löëna de Picch e i pesci ed una gallina citati in Retha Mazur.
Nomina un serpente anche in Arreppiu delle Balentes, la poiana in Singul de Punta, l'orbettino in ocio al Maniaco, calcisticamente parlando cita zebre, serpenti, lupi ed aquile incazzose (ed una mosca, anzi un Mosca) in Arbitro.
Quando fa il Cananox in seguito a Ventanas troviamo ancora la nottola (ràtapignöëla), la falena, la civetta, il corvo e la tarant(ol)a.
la Ràtapignöëla fa capolino anche nel documentario "il sapore della Lucertola" ed altrove troviamo anche un topo in particolare (mikey mouse), gatti stivalati e non, maiali, l'anaconda ed il coccodrillo, un SanBernardo che abbaia sempre ed un gallo, santo pure lui.
E pure il porcello di Sant'Antonio quando canta San Giuvànn.

Ad occhio e croce lo xoo dovrebbe essere completo... ma forse ho scordato qualcosa.
Lohana "Mastra Lucertolaia".
".... 'na stéla giàamò crépàda che ségüüta a lüsìi de la ràbbia..."
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Messaggioda sittinbull » dom ott 19, 2008 1:11 pm

hai dmenticato... U MUSTRU!!

:twisted:
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Messaggioda Lohana » dom ott 19, 2008 5:25 pm

...allora mettiamoci pure il Tarantanius, o Lariosauro che dir si voglia.
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Messaggioda Artemisia » lun ott 20, 2008 12:32 pm

urka Loh!!!
ogni volta mi sorprende la tua memoria storica e la precisione dei particolari...

in questo caso , poi
mi trovo ad immaginare che ognuno degli animali da te citati
abbia gia' avuto una "ricostruzione" ,
che le tue fatate manine abbiano gia' riprodotto in perline , o cuoio o lamine metalliche ,
o lana e cotone colorati , pannolenci o legno ,
o pastadipane o meglio pastafrolla ,
creta , das , dido' ,
sassi , foglie , fill di ferro
forse anche meteoriti o raggi di luna...
tutti , ma proprio tutti gli occupanti di questo zoo senza gabbie.
e questo grido, che grido....
grido diventerà....
Se riuscirò a fermarmi per lasciarlo uscire......
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Messaggioda baffo » lun ott 20, 2008 6:47 pm

:P :P :P :P :P :P :P :P manca nagot :P :P :P

gna a l'infernu ghe n'e' gio' voena insce

bastarda dentro e fuori !!!!

come sempre !!!!
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Messaggioda Lohana » lun ott 20, 2008 9:19 pm

Come mi ripetono spesso, sono una vera Osservatrice Dei Particolari Inutili :lol:
...forse perchè sono proprio i piccoli particolari quelli che fanno le grandi differenze.
Tra una bastarda ed una Bastarda Tesserata all'Associazione Nazionale Bastardi Dentro & Fuori, socia n° 99 dell'anno 2000, ad esempio :twisted:
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Messaggioda bau » mar ott 21, 2008 4:06 pm

manca il tafano di Sügamara :P
e pure la salamandra!
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Messaggioda Lohana » mar ott 21, 2008 10:07 pm

E brava Bau, hai ragione: qualcosa m'era scappato :roll:
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Lariosauro

Messaggioda bau » gio ott 23, 2008 8:33 am

Ovviamente con l'accenno al Lariosauro mi hai fatto incuriosire, Lohana.
Io ho cercato qualcosina e ho trovato solo questa storia.
Tu ne sai qualcosa in più? Ci racconti? :roll:


La luna splende in maniera strana in alcune notti d'estate. Questa è una di quelle notti.
Il professor Hidetoshi Kobayashi se ne sta seduto sulle sue in veranda. Guarda proprio il riflesso della luna nel lago di Como.
Non avrebbe mai immaginato che quella visione sarebbe stata la parte più interessante di quella festa organizzata nella villa del dottor Bertini. Dentro, nel salone, tutti parlavano ad alta voce, con un tono che sembrava sforzarsi di essere sufficientemente elevato quanto lo standard di vita del padrone di casa. Lui, invece, non aveva affatto voglia di condividere i suoi pensieri con gli altri componenti del gruppo di ricerca universitaria giunti lì per staccare un po' dal progetto che li impegnava da ormai tre anni: trovare un nuovo materiale per costruire palloni da calcio. Hide sapeva che alla fine si sarebbe trovato a parlare ancora di lavoro. Quello che non poteva prevedere era quello strano movimento visto nell'acqua. Due occhi luminosi appaiono non molto lontano dalla riva. Li seguono una bocca quasi sorridente con una lingua sporgente e un collo lungo. Poi sparisce tutto. Bastano pochi secondi per trasformare la realtà.
Il giorno dopo Hide si svegliò con in mente un solo posto: il bar di Nonna Maria, una vecchia che sembrava vivere a Sala Comacina, un piccolo borgo del comasco, da sempre. Lei sicuramente aveva sentito tutte le storie che erano state raccontate da quelle parti. Il cappuccino era davvero buono, a cominciare dalla schiuma cremosa fino alle profondità di caffeina. Per non parlare della brioche piena - davvero - di marmellata, non come quelle asciutte dei bar sull'autostrada in cui bisogna fare la caccia al tesoro per trovarla. Nonna Maria aveva il tempo impresso negli occhi. Hide, con il suo italiano ormai collaudato ma ancora con qualche indugio, le chiese se aveva mai sentito parlare di uno strano animale avvistato nel Lago. Era la prima volta che si spingeva oltre un «Buongiorno» o un «Grazie» con lei. Ma la vecchina non si fece alcun problema. «Devi sapere che circa 40 anni fa vidi coi miei stessi occhi uno strano essere che sembrava provenire dalla preistoria». Hide rimase in attesa di un'importante rivelazione. E lei non si fece attendere. «Mi recai subito alla biblioteca di Bellagio - proseguì Nonna Maria - e trovai in un libro antico dalla copertina blu scuro la foto di quell'animale, il Lariosauro». Lo studioso giapponese non se lo fece ripetere due volte, ringraziò la vecchia che gli regalò un sorriso mentre lo guardava allontanarsi. Arrivato a Bellagio, non fu difficile trovare subito la biblioteca. Le stanze buie e polverose piene di libri erano un ambiente inquietante per Hide, abituato alla modernità e asetticità dei computer con cui lavorava, ma aggirarsi tra i corridoi fu per lui normale ed istintivo. Finì rapidamente in una stanzetta con tomi etichettati come "leggende locali". In alto vide la copertina blu scuro di cui gli aveva parlato la vecchia del bar. Non c'era scritto molto, però, sul Lariosauro se non che quella foto era stata scattata dalle rive di Nesso. Il parcheggio che dava direttamente sul Lago era il posto ideale per piazzare la sua macchina. Un pacchetto di patatine, una bottiglia di birra analcolica (era rimasta solo quella nel piccolo market) e un pacchetto di biscotti al cioccolato sarebbero stati il menù della sua cena. Gli occhi stretti fissi sull'acqua, l'autoradio accesa sulla cronaca di Brasile-Giappone, una partita per la quale aveva cercato invano un biglietto. Quando all'improvviso Hide rivide emergere gli occhi luminosi provò la felicità di chi si rassicura di non aver avuto un'allucinazione o un sogno. In bocca teneva un piccolo misultin, il tipico pesce del Lario. Se lo mangiò, dopodiché il lariosauro uscì dal lago. E si rivelò per quello che era: un essere grosso come un koala dalla testa grossa e il corpo in miniatura. Se a Loch Ness si diceva ci fosse un brachiosauro di quasi 20 metri di lunghezza, a Nesso la leggenda locale era grossa 70-80 centimetri. Hide scattò subito delle foto in rapida sequenza. Giusto in tempo. Il Lariosauro era già sparito. Ma dove era finito? Non si era visto nemmeno uno schizzo d'acqua.
Il giorno dopo in camera oscura, arrivò la risposta.
Le foto scattate in successione rivelarono quello che l'occhio non aveva colto. Una vecchina su una scopa volante era passata velocemente portando via con sé il Lariosauro. Hide si mise a sorridere ripensando al cartello visto poche ore prima quella mattina al bar di Nonna Maria. "Chiuso per ferie. Vado in Scozia. E non so se torno". Hide sapeva che non avrebbe più rivisto il Lariosauro.
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Messaggioda Lohana » gio ott 23, 2008 9:37 pm

La curiosità è cosa buona, Bau :wink:

Innanzitutto il Lariosauro esiste.
O per lo meno, è esistito.
Nel Triassico o giù di lì. Infatti, a quell'Era risalgono dei fossili trovati appunto nella zona del Lario (il primo nel 1830): pare si tratti degli antenati dei plesiosauri.
Da lì, probabilmente, partì la leggenda del Mostro del Lago: il Lariosauro, o Larry (Loch Ness ha Nessie, noi abbiamo Larry), detto anche Tarantanius, almeno dal Davide. Mai fatto caso al logo della Tarantanius sui dischi del Davide? Eheheh...
I primi "avvistamenti" partono dagli anni '40, molti dei quali si rivelarono poi bufale architettate ad arte dai giornali dell'epoca...

Qui puoi trovare un po' di notizie:
http://bibliotopia.altervista.org/zoologia/zed01.htm
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Messaggioda headgirl » sab nov 08, 2008 3:28 pm

Un amico sub che si immerge spesso nel ramo di Lecco mi ha parlato di pesci siluro, davvero giganteschi.... non è che sono questi i presunti MOSTRI DEL LAGO ???
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Messaggioda Lohana » dom nov 09, 2008 1:59 pm

No, HG: si favoleggia anche di pesci siluro gargantueschi, ma il Mostro è molto più.... mostruoso! :lol:
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