da Trevor » mer gen 07, 2009 9:26 am
Santa Sara o Santa Sarah, nota anche con il nome di Sara-la-Kali (Sara la Nera), è una santa venerata dalla comunità gitana dei Rom presso la città di Saintes-Maries-de-la-Mer in Camargue. Una leggenda fa di lei la serva delle Marie onorate presso il succitato comune. Per un'altra leggenda si trattava di una donna pagana di alto rango convertitasi alla religione di Abramo.
Tradizione
Santa Sara originaria dell'alto Egitto era la serva nera di Maria Salomé e Maria Iosè, presenti presso la croce di Gesù. Maria-Salomé, Marie Iosè e Maria Maddalena andarono poi alla deriva su un'imbarcazione raggiungendo al fine le coste della Francia, sbarcando in un luogo detto "Oppidum-Râ", anche noto come Notre-Dame-de-Ratis (Râ ha il suo etimo in Ratis, ovvero in barca) (Droit, 1961, 19); il nome della città fu cambiato in Notre-Dame-del-la-Mer, che divenne, poi, Saintes-Maries-de-la-Mer nel 1838. Altre versioni della leggenda includono anche Giuseppe d'Arimatea, il portatore del Graal. In Francia, il giorno ufficiale in memoria del loro pellegrinaggio è il 24 maggio. La festa di santa Sara è il 19 agosto. Il rituale prevede il trasporto della statua dal mare alla terraferma al fine di rievocare il suo arrivo in Francia. Il film di Tony Gatlif, Latcho Drom (1993) mostra questa cerimonia annuale.
Storia
Nonostante la tradizone delle Marie sia alquanto antica (se ne trova traccia nella Légende dorée del XIII secolo) Sara non figurerà prima del 1521 ne La Légende des Saintes-Maries de Vincent Philippon, mentre la devozione a Santa Sara sarà nota solo dopo il 1800.
Possibili influenze
Sarah-la-Kali (Sara la nera) ricorda senza dubbio la divinità indiana Kali (Bhadrakali, Uma, Durga, e Syama) (Fonseca, 1995, 106-107). Questo nome concorda con l’ipotesi dell’origine indiana della comunità Rom che giunsero in Francia verso il IX secolo. La Santa rappresenta una manifestazione sincretistica e cristianizzata della dea Kali. Durga, altro nome di Kali, dea della creazione, della malattia e della morte, rappresentata con il volto nero, durante un rito annuale in India viene immersa nella acque e poi fatta emergere. (Weyrauch, 2001, 262) Sara la nera ricorda altresì il culto alla Vergine Nera, con cui è evidentemente confusa. Stando a quanto scritto da Franz de Ville (Tziganes, Bruxelles 1956), Sara era una Rom:
Una dei primi membri del nostro popolo a ricevere la rivelazione fu Sara la Kali. Ella era di nobili natali e guidò la sua tribù sulle rive del Rodano. Conosceva i segreti che Lui aveva trasmesso… I Rom in quel tempo praticavano ancora una religione politeista, e usavano trasportare sulle spalle la statua di Ishtar (Astarté) entrando con essa nelle acque del mare per ricevere la sua benedizione. Un giorno Sara ebbe una visione che la informava dell’arrivo delle sante donne presenti alla morte di Gesù stavano per giungere e che sarebbe stato loro compito aiutarle. Sara le vide giungere sulla loro imbarcazione, il mare era agitato e l’imbarcazione rischiava di rovesciarsi. Marie Salomé getto il suo mantello sui flutti, usandolo come un zattera, Sara ed i suoi aiutarono le sante a raggiungere la terra ferma dove si radunarono, al fine, sulla spiaggia in una preghiera di ringraziamento.
Secondo la tradizione, l’imbarcazione trasportava Marie Salomé, moglie di Zebedeo e madre di Giovanni e Giacomo il Maggiore; Maria Iosè, moglie di Cleopa, madre dell’apostolo Giacomo il Minore, e probabile cugina della Vergine Maria; Maria Maddelena; Santa Sara; Lazzaro; Marta, la sorella di Lazzaro; San Massimino; e San Sidonius
Pulènta e galèna frègia e un fantasma in söe la veranda - barbèra cumé petròli e anca la löena me paar che sbànda...