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Messaggioda Il Matto » lun mar 17, 2003 8:51 pm

>Fuori dalla locanda, seduto nel caldo del primo pomeriggio, il Matto
> del villaggio tenta di collegare due fili per inventare l'elettricità e
>ridacchia...ignaro dei grandi fatti che si svolgeranno nel suo paesino!

Forse era passato inosservato ai più, mentre gli altri lo consideravano davvero Matto.
Ma il Matto stava davvero modificando gli eventi di Sguaraunda Village.
Era lì, fuori dalla locanda tutto preso dai cavi, mammut, cacciaviti e pinze.
Potevano passargli davanti indiani, samurai o diligenze che lo riepivano di polvere, ma lui mai e poi mai si sarebbe distratto dal suo lavoro.
Ma quale lavoro? Nessuno lo sapeva. Tutti lo vedevano armeggiare con cose strane mai viste fino ad allora, forse importate da un lontano futuro... ma perchè dargli importanza: tanto era il Matto! In realtà stava lavorando a un progetto segretissimo.
In quei giorni era in corso la festa del paese: "La Ranza Party". Una festa a cui partecipava tutto il paese dove si ballava, cantava e soprattutto si beveva.
Il sindaco Maxxer aveva preparato un pezzo forte per la sera finale (che era proprio quella sera): aveva contattato un cantante contrabbandiere con un complessino mica da ridere.
Ma proprio per questo aveva deciso di fare del concerto un evento, qualcosa di memorabile.
Si era ricordato allora di quella volta che il Matto, tra un cotechino e una costina mandata giù de strangulon, gli aveva parlato di strane cose elettriche che potevano fare la luce senza le candele e gli aveva dato mandato allo sceriffo Bertin di contattare il Matto per l'illuminazione artificiale della festa alla sera del concerto.
Il Matto tutto emozionato creò una scritta lampeggiante alta due metri con centinaia di lampadine rosse che formavano a caratteri cubitali la scritta "SGUARAUUNDA" e la installò sopra il palco della Ranza Party.
Ormai erano le 20 e dopo gli ultimi ritocchi il Matto corse a casa a prepararsi per la Ranza Party.
Indosso in fretta e furia la sua mitica camiciona di flanella viola, quella che usava per cuccare le fanciulle di Sguarauunda Village; o almeno così diceva, perchè in vero l'operazione raramente andava a buon fine! Ma quella sera sarebbe stato diverso: grazie all'invenzione dell'illuminazione elettrica che sarebbe stata inaugurata quella sera Il Matto sarebbe diventato l'uomo più famoso del villaggio, conteso da tutte le fanciulle affascinate dal suo ingegno e avrebbe potuto così conquistare l'amore della sua XXXXX!
Arrivò alla Ranza party che il concerto era già iniziato. Tante canzoni facevano ballare la gente scatenata, ma lui aveva occhi solo per la sua XXXXX che sorseggiava una spuma con lo sguardo fisso sul palco. Dopo un pò di titubanza la invitò a ballare, ma lei rifiutava. Finchè, dopo molta (forse troppa) insistenza del Matto, acconsentì a ballare.
Il complesso aveva attaccato una canzone che diceva più o meno "... la nella balera gira la nocc...", quale occasione migliore! E così iniziarono a ballare girando vorticosamente sotto gli occhi di tutti che li guardavano. Ormai era fatta, bastava solo la mossa finale per conquistarla. Così il Matto fece un cenno al suo fido assistente Villone (un altro matto, anche se non ne deteneva ancora il titolo) di accendere le lampadine proprio quando gli occhi stavano facendo Pak!. "Ecco, la mia predigiosa scoperta la dedico a te!" disse il Matto emozionato e con un filo di voce a XXXXX. Ma ecco che dalle retrovie si sente una voce: "Il demonio, il demonio, è opera del demonio". Era il reverendo che vedeva nell'illuminazione artificiale l'opera del diavolo. Tutti presi dal panico scapparono gridando in tutta fretta e travolgendo qualsiasi cosa capitasse loro davanti.
E così mentre il povero Matto stava avvicinando le sue labbra a quelle di XXXXX vide la sua bella scappare insieme alla folla. Rimase così solo al centro della pista come un baccalà senza donna e accusato di aver fatto un'opera demoniaca.
Sì, perchè tutta la colpa cadrà su di lui, che da ciò avrà molti grattacapi... ma questo ve lo racconto nella prossima puntata!
Il Matto
 
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Messaggioda Michi » lun mar 17, 2003 9:41 pm

Intanto tra la polvere il riscatto è stato pagato, il capo tribù non è lingua biforcuta, la fanciulla Ele viene liberata; esce da una tana a tentoni, gli occhi le bruciano, ora deve orientarsi, chi le indicherà la strada verso il villaggio? Vede una linea ferrata e decide di posare i suoi passi uno dietro l'altro lungo quell'unico segnale di vita, quanta strada? Quale direzione? Prima che cali la notte...Gola riarsa, bisogna trovare una pozza dove dissetarsi, miraggi, vertigini, quand'ecco, proprio quando sta per arrendersi un cloppetecloppete, una cavallo pezzato, qualcuno le afferra un braccio e la issa in groppa, le bagna le labbra di un dolce nettare che sa di nutella (la bella Lohana ne sa una più del diavolo, è lei la depositaria della ricetta del prezioso elisir), la riporta in città...svenuta, all'ospedale sente le note della povera smemorata nel letto di fianco "dall'est, dall'est, ventanas..."torna il colore sulle stanche gote le prime parole: "chi è stato a condurmi qui?" E' aperta la caccia al misterioso eroe, 2 taglie appaiono ora all'ingresso del saloon: "Zibibbo wanted with or without Panda, reward 50.000 $" e "Prode cavaliere scampadonzelle, Sguarauunda Village ti attende per insignirti della cittadinanza onoraria."
Una fanciulla che porta strani disegni addosso, vede i messaggi, cerca lo sceriffo e dice che lei sì, una volta ad ovest lo ha conosciuto Zibibbo, potrebbe fornire preziose indicazioni, ma solo a condizione di avere un cavallo che corre più del vento, un paio di stivali ben suolati e ben ingrassati e soprattutto l'opportunità di raggiungere la carovana del contrabbandiere diretta a sud, depositaria del "senno di poi" che ha perso in uno dei tanti viaggi solitari...
E intanto nel vicino Villon ranch la festa anima i cuori di tutti cauboi e...
Michi
 
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Messaggioda zibibbo » lun mar 17, 2003 11:02 pm

Il cacciatore di taglie era indeciso; per la prima volta si trovava dall'altra parte della barricata. Adesso cercavano lui e la sua cavalla pezzata, anzi, più di lui cercavano la sua fida Panda. Come mai gli aveva dato quel nome? Beh, è semplice, il suo mantello pezzato bianco e nero ricordava proprio quell'animale esotico di cui aveva tanto sentito parlare. Racconti che aveva sentito dalla strega Vanessa che gli leggeva i tarocchi sotto una magnolia secolare. Racconti ascoltati da uno sciamano che leggeva i venti e le increspature dell'acqua.
E adesso perchè una taglia su di lei? Perchè uccidere una cavalla che lo aveva accompagnato in tanti posti?
Forse perchè non potendo colpire lui cercavano di vendicarsi su un essere indifeso.
Però nello stesso paese c'erano poche persone che sapevano quel che lui aveva fatto. Chi, se non lui, aveva salvato la povera Ele_ rapita a tradimento da qualcuno che non voleva i soldi del riscatto?
Povera Ele_ rapita da qualcuno che cercava per una sua strana guerra personale di sconfiggere tutti i difensori della lingua italiana. Certo, pochi lo assecondavano, per lo più pochi ragazzini che lui circuiva dall'alto della sua esperienza, perchè sapeva parlare, altrochè se sapeva parlare. Non per niente esercitava la sua influenza per creare nuovi adepti alla sua setta che idolatra il Gran Maestro ZorziSan e che traveste da persone civili degli stregoni verdi che rispondono al nome di "Grande Bos Dal Ventre Pesante" e di "Feroce Borghyrazz".

Però Zibibbo aveva un dubbio. Svelare di essere stato lui a dare ad Ele_ il cioccolato alcoolico che le ha arrossato il viso o fingere indifferenza, non voltarsi indietro e, novello Don Chisciotte, partire verso nuove mete seguendo i consigli del grande occhialaio magico Baffo e delle poche fidate persone che lo conoscevano.

Si mise a fare un solitario. Girò quattro carte ed uscirono quattro assi.
Era un segno. Una indicazione che gli diceva di lasciar perdere tutto e di seguire solo il suo cuore. Quattro carte, quattro punti cardinali ognuno con un vento che increspava l'acqua in modo diverso. Ascoltò le parole che lo sciamano non pronunciava da tempo ma che aveva ben impresse nella sua mente. Prese la sua cara Panda e partì verso nuovi luoghi dove poteva trovare nuvole cariche di sentimenti.......
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Messaggioda Crippy » mar mar 18, 2003 3:28 am

...dall'alto della collina Widar, Flavio, Kikka e Crippy guardano felici la festa illuminata dal Matto.

- Accidenti... per una volta ne ha azzecata una quello svitato!
Esclama stupefatto Widar, Crippy cerca allora di sfoderare tutto il suo sapere in materia
- Beh... un paio di cavi, polo negativo, polo positivo, elettroni...
- Ma per favore!- La interrompe Kikka - Parla apparecchiato!!
E i quattro si rivoltano sorridenti verso la grande scritta SGUARAUUNDA che tinge di rosso i loro volti come un enorme tramonto...
- Che dite...- comincia titubante Flavio -Facciamo un bel collinales (una volta dato che i muri scarseggiavano si preferivano le colline...) in onore delle cara Ele e del suo ignoto salvatore? ....ho rubato un po' di colori all'indiano....
E i quattro si avviano scherzando verso i piedi della collina, con l'a speranza ingenua dei loro 17 anni che lo sceriffo Bertin stia a dormire ancora per un po'...... :D
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Messaggioda de Sloob » mar mar 18, 2003 4:02 am

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Messaggioda de Sloob » mar mar 18, 2003 4:40 am

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...e intanto...

Messaggioda breva » mar mar 18, 2003 5:50 am

...e intanto la breva soffiava...
..soffiava sui cuori ispidi e su quelli dorati, sulle attese e sulle veglie, sulle feste e sulle tristezze...
...vento pensoso, vitale, etereo...
...portava pensieri di pace e brividi di amore...
sollevava sottane e faceva tintinnare speroni, sventolare fazzoletti e sbattere finestre, agitava lampioni del viale, giocava a dama col cielo.
la breva lasciava il suo disegno sulla pelle e nel cuore di tutti quelli che erano sintonizzati con l'anima del mondo.

lontano, più a sud, il contrabbandiere sorrideva.
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Messaggioda Michi » mar mar 18, 2003 4:56 pm

...in quel mentre la fanciulla Michica era rosa da un dilemma: rivelare l'identità di Zibibbo ed ottenere così i mezzi per potersi riprendere il senno o lasciare l'eroe solitario nel suo limbo di mistero?
I segni sulla pelle cominciavano a sbiadire, cattivo presagio...
La carovana sempre più lontana verso sud, doveva decidere, in fretta.
Dal Monte Disgrazia giungevano inoltre note premonitrici: "Poka hey, poka hey, poka hey hey, poka hey, poka hey..." Non c'era davvero più tempo.
Stanotte sarebbe stata luna piena, era l'ora delle decisioni.
Se avesse indossato i fedeli botas pintadas forse sarebbe riuscita a correre così forte da tovare Zibibbo, forse le avrebbe permesso di cavalcare la sua Panda, ma era troppo vecchia per poter galoppare fino alla carovana, dove dunque trovare la soluzione?
Avesse almeno potuto ascoltare le parole del caro Danny Boodman T.D. Lemon Nine Hundreds, lui che faceva risuonare l'aria di "parole non normali" e incantava anche gli spiriti "dipingendo il lago con l'acqua del lago", chissà dov'era..l'ultima volta era stato avvistato al "Llene màs" saloon, sarebbe ricomparso prima o poi, ne era certa.

Intanto trascinava i suoi passi, qund'ecco...un suono...portato dal vento...conosciuto e diletto!!! Sì, erano le inconfondibili note del banjo del mitico HangaoK! Guida della tribù del Persioux. Finalmente un cenno dal cielo! Correva Michica, seguendo quella melodia antica e trovò il caro amico (mai visto un indiano con capelli tanto ricci...), suonava ad occhi chiusi sotto un totem mezzo sauro e mezzo agone; le prende la mano: "riconosco questi segni, il contrabbandiere ha letto nei sassi che quando iniziano ad affievolirsi verrà il tempo dei cattivi auspici..."
Che fare?
"Vieni con me, sto andando anch'io a raggiungere la carovana; entro stasera dobbiamo riunirci tutti nella Esplanada 'Kosenzak...da lì la musica si potrà diffondere in tutto il far web. Don Diego De Los Caffidos farà tuonare i suoi tamburi, Pokalex avrà note così basse da far vibrare ogni cassa toracica, M'Simehox da Lodjx riempirà i cuori con i giusti tasti, Klausdinskji dipingerà la notte con le sue corde frementi e...il saggio contrabbandiere compirà per tutti noi ancora una volta il potente incanto, la breva al suo orecchio sussurrerà una volta di più: "MUMMULIVARUSH, DEAKNATROVJE, SINACKTACHE', MIHACKODEH', SIUNASTAKUNA UNATIMMAFFE', I ASA-TINA' INA 'NEMMAWE', TISA'H MUMMULIVARUSH 'NNINNANNATROJE, DISAH'NAKUA' MA-HATARI', HUI' SINNUE', INUCHADA SINSAHH', DISHANNITA' NASCRIDA PUO'SPRERARE, DISHANNATE' MIMMUHUJNAAHTH, MUMMULIVARUSH MUMMULITROVJECH DISHANNITA' MIWHO, 'ZINNATHUKISHNA-MMINNANNAWE' ITHOU DINNA'NNA' VENTA-I-A-I-NAS, GUDITRAH' INOH-VENTANAS...DALL'EST, DALL'EST VENTA-AH-NAS, DALL'EST, DALL'EST VENTA-AH-NAS..."
e allora...forse...
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Messaggioda Bax » mar mar 18, 2003 7:05 pm

E lka ragazza appena uscita dal coma????
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IL Matto story - puntata 2

Messaggioda Il Matto » mar mar 18, 2003 8:06 pm

Dove avevamo lasciato il Matto?
Ah, sì era rimasto lì da solo, sotto il palco della Ranza Party. Tutti erano scappati in preda al panico, pensando che la scritta luminosa creata dal Matto con le lampadine fosse opera demoniaca. E tra tutti quelli che fuggivano c'era anche la sua amata XXXXX!
"Eh già, porca gassusa, è andata male anche sta volta! Se continua di questo passo non riuscirò mai a conquistarla!" pensava tra sè il Matto mentre tornava alla sua casa-laboratorio.
Lo sguardo era chino sulla strada polverosa, le mani in tasca e di tanto in tanto dava un calcio ai sassolini che trovava sul suo cammino. Camminava talmente piano e svogliato che pareva volesse rimanere lì, forse aspettando che qualcosa potesse cambiare.
Nel suo percorso vide i quattro giovincelli Wi Dar, crippy, kikka e Fla vio che stavano facendo il collinales sul fronte della collina. "Beati loro che si divertono, quantomeno speriamo che lo sceriffo Bertin non arrivi a rompere loro le scatole con le sue leggi e leggine" pensò il Matto con gli ultimi bagliori delle scritta luminosa alle spalle, mentre ormai stava giungendo a casa.
In realtà lo sceriffo Bertin aveva ben altri pensieri per la testa. Infatti dopo i disordini scoppiati alla Ranza party si riunì insieme a il Reverendo e il sindaco Maxxer nel suo ufficio.
Il Reverendo cercava di convincere il sindaco Maxxer (uno dei pochi che nutriva un briciolo di fiducia nel Matto) che l'elettricità era veramente opera demoniaca.
Il Sindaco Maxxer non sapeva più a chi credere. Al Matto che gli aveva progettato quella meraviglia o al reverendo che diceva fosse tutta opera del demonio?
"Era mai possibile che un Matto progettasse una cosa così bella?" disse il reverendo al Sindaco Maxxer che alla fine si convinse: "Arresta subito il Matto!" disse allo sceriffo Bertin, che subito saltò in groppa al suo ronzino e arrivò di fronte alla casa del Matto.
Così, quando il Matto giunse finalmente alla sua casa trovò lo sceriffo Bertin di fronte alla porta in mezzo a due ali di folla inferocita che Bertin raccolse e fomentò durante il percorso. Erano armati di forconi, falcetti e arnesi di tutti i tipi.
Bertin andò in contro al Matto con passi lenti ma decisi. Il Matto pian piano stava capendo che quella gente era tutta contro di lui. Che fare allora? Girò la testa ma vide che la folla si era già richiusa dietro di lui accerchiandolo.
"Matto, ti dichiaro in arresto!" dichiarò Bertin, facendo scattare le sguaramenette ai polsi del Matto. E in men che non si dica lo portò nella sguarachat, la famosa cella di sicurezza posta nell'ufficio dello sceriffo.
E così il Matto si trovò sdraiato su una sudicia branda nella cella. Aveva le mani unite sotto la nuca e lo sguardo fisso al soffitto della cella, dove continuava a vedere il volto della sua XXXXX che sorrideva.
"Dormi Matto, domani sarà un giorno faticoso per te" disse lo sceriffo Bertin. "Il gran giudice Baffo ha convocato il supremo consiglio cittadino di SguaraVillage che dovrà decidere la tua sorte. E sen vuoi finire impiccato sarà meglio che ti riposi. Non sarà facile affrontare le domande del tremendo giudice Baffo."
Cosa accadrà al nostro Matto? Lo sapremo nella prossima puntata!
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Messaggioda Ripschneider » mar mar 18, 2003 9:07 pm



Il vento soffiava gelido e l'uomo fissò le luci della grande insegna luminosa: SGUARAUUNDA! Rimontò a cavallo, un purosangue francese di razza Peugeot, che lui aveva chiamato Dusentsees... Scese lungo il pendio della collina, incrociando la folla inferocita e armata diretta alla casa del matto, con lo sceriffo BertinJr in testa. Tirò avanti, senza degnare nessuno di uno sguardo. Entrò a Sguarauunda Village, accompagnato dal canto del Grillo, un inno alla macchina ecologica! Legò Dusentsees davanti al saloon, la sua sigaretta di cioccolato volteggiò nella'aria e ricadde a terra, nella polvere, un attimo prima di venir calpestato dal pesante stivale dell'uomo.
Si sistemò lo spolverino, calò il cappello a tesa larga sugli occhiali da sole, nonostante fosse notte fonda, e si girò ad ascoltare lo strano ululato... I cani della prateria stavano un po' rompendo i "cojotes"!!! Da lontano giunsero i suoni dei tamburi... Don Diego De Los Caffidos, probabilmente! Il contrabbandiere aveva iniziato il suo rito, ormai non poteva più perdere altro tempo! Spalancò le porte del saloon e fece il suo ingresso... Un paio di astanti lo riconobbero e si riunirono tremando spaventati! Conoscevano l'uomo e sapevano quanto terribile potesse essere. L'uomo alzò lo spigolo della bocca come a sorridere freddo, secco, duro, poi si avvicinò al bancone, dove Clara Good By Day, stava lavando gli ultimi bicchieri prima della chiusura.
"E' arrivato tardi... Non serviamo più!" Disse lei, non sapendo con chi aveva a che fare.
Lui si avvicinò e posò la sua semi-automatica sul bancone, una Motorola Parabellum 9mm sporca di sangue rappreso. La ragazza deglutì al suo freddo sorriso.
"Cerco una donna!" Disse dopo un silenzio che pareva eterno... Le sue parole ruzzolarono fuori dalla bocca che quasi non si mosse nemmeno.
"Mi spiace" disse lei in risposta "Noi non abbiamo quel tipo di servizio!" Lui sorrise di nuovo...
"Non hai capito! Cerco una donna in particolare! La donna che nasconde il segreto di Ventanas!!! So che è da queste parti!" "Straniero, non so di che parli!" Continuò Clara... "Pazza!" Sbottò uno degli astanti "Non sai che ti trovi davanti a RIP Il Becchino?" A sentire quel nome alcuni si alzarono tremanti e scapparono rovesciando i tavolini.
L'uomo si girò e fulminò con lo sguardo colui che aveva osato intromettersi in quella discussione. Afferrò la sua pistola e sparò con una freddezza indicibile, centrando una mela posata sullo scaffale alle spalle dello sventurato. "Raccogli la poma e vattene, Gringo!" Disse tra i denti. "La prossima volta ti mando in meditazione aprendoti un terzo occhio in mezzo alla fronte!" Soffiò sulla canna ancora fumante. "Dolcezza, dammi un Latte-Menta corretto Sambuca!!!"...
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Messaggioda Michi » mar mar 18, 2003 9:57 pm

...e allora forse...si proverà che non è vero che la luce della luna non scalda e che le ombre che proietta sono VIVE, anche se si muovono più lentamente...
Il segreto di Ventanas...CHI sarà a svelarlo?
Nottetempo il sauncek inizia a richiamare le tribù dei villaggi vicini e lontani, la strega buona Vanessa prepara pozioni di gioia che scateneranno danze sensuali, Marjnah, la ragazza "dai capelli di miele" fedele e discreta, guida un gruppetto di nuovi adepti, mentre delicatamente raccoglie dagherrotipi che poi donerà agli occhi di che non c'era; due strani personaggi hanno subito una mutazione genetica (si sa', l'uso ed il disuso delle parti) mostrano una rosea appendice all'orecchio collegata ad un filo spiraleggiante ed una piccola protuberanza verso la bocca...ma sì, sono loro! (siamo noi..): Big Double Marjoon, l'abbraccio più potente del west! Truce lo sguardo, gentile il sorriso...e..l'altro? Ma è Johnny Mc'Bear (sì, come l'orso) quasi sempre timido e dolce come una torta della sqaw Neveh, ma anche capace di un freddo e compassato distacco quando il terribile spirito "Skaxxo" ne prende possesso...
Onde esta' l'hombre de los mixultinos?, qualcuno lo ha visto?
Intanto il giudice-grande-occhialaio-magico Baffo aveva il suo bel puma da pelare per la questione del Matto, ma aveva deciso di rimandare ogni decisione all'indomani; ora c'era da approntare la scena per il rito della serata e lui, che di cose ne aveva viste che voi umani...sapeva come andava fatto!

Anche Michica e Hangaok stavano per giungere. Come? Su un piumone volante imbottito di scalpi che avevano "preso in prestito" al capo degli slobakki addormentato nel suo tepee (troppa polenta..?) trainato da 120 civette, 120 pipistrelli, una coppia di gufi ed un allocco che volano scortati da una falena (segui la luce! segui la luce!)

E Zibibbo?Galoppava (si fa per dire che Panda era un po' bolsa) anche lui verso sud, ma il suo viaggio era stato rallentato dall'incontro con una bizzarra famigliola i principi Des Avoiax, noti in tutto il west per il bagliore di intelligenza che brilla nei loro occhi; proprio in quei giorni si trovavano nei paraggi e propongono a Zibibbo uno scambio: aceitunas por agua. Zibibbo che ha il cuore gentile, ma soprattutto fretta, accetta (tanto non si sa mai che i noccioli possano servire per la fionda).

Intanto il contrabbandiere era intento ad accordare le note con le onde dei suoi pensieri e tra un "alza un po', giusto un sospetto" ed un "abbassa appena appena un pelino", controllava che i suoi musicanti stessero sereni ed intonava mantra di foreste lontane per allontanare gli spiriti bui...
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Messaggioda de Sloob » mer mar 19, 2003 5:47 am

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Ultima modifica di de Sloob il mar apr 01, 2003 6:26 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda FEEL-GLASS (il caubowie) » mer mar 19, 2003 6:30 am

intanto FEEL-GLASS era da qualche parte, non sa nemmeno lui dove, forse FUORI, NON OGGI, FORSE IERI... a scrivere una poesia... ecco il risultato ..

"Liberato da custodi interstellari
divinità galattica
sangue a confondere i sogni
sfumatura rossa
segni sulla pelle graffiata - carne dolente
macchia stellare
Graffi sanguinari di una luna di polvere di sangue
silenzio negli occhi
Lacrime e mondi che volteggiano lassù - e quaggiù
per la bellezza che ferisce
Il dolore nei sogni - non dimenticare dallo spazio stillava sangue
L'arte è male, divinità del male tra le stelle
Le galassie da sole - stellari - fumogene - cosmiche - universali -
immensità impesnabili, incomparabili, imperscrutabili - come il tuo dolore nell'arte
Col corpo e coi corpi intrecci sentieri mescolati in acquarelli rossi
rossi di membra, sangue e occhi che ti scrutano nell'analisi della realtà
Nero si coagula nelle mani il sogno di domani - he già è
e si esplode nel cuore altrui come città e stelle collassate
Finito nella morte dell'oggi - del corpo di Cristo affogato nel petrolio
e ancora ESPLODO IN TE DI FUOCO D'ARTIFICIO CARNALE,
CARNIVORO E SANGUINARIO, COME TU ESPLODI IN ME"

FEEL-GLASS
Couch my disease in chintz-covered kisses
Glazed calico cloth, my costume this is
---- ME EXPLODING YOU -----
BUT MOONDUST WILL COVER YOU
FEEL-GLASS (il caubowie)
 
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Messaggioda Bax » mer mar 19, 2003 3:57 pm

dall?Ospedale vicino,la fanciulla senza-più-nome esce.Cammina mesta x le strade dello Sguarauunda Village,canticchiando tra sè e sè l'unica frase che ricorda del suo passato:"dall'est,dall'est Ventanas..."
Attratta dalle luci della mega insegna, si avvicina lentamente,rischiando una seconda collisione con un mega piumone volante.Dallo strano oggetto volante saltano giù due ragazzi dall'aria simpaticissima..."Ops!Scusaci,nn siamo molto pratici nel guidare 'sto coso...Cmq io sono Michica,piacere!"
"Molto piacere...Io vorrei dirti chi sono,ma purtroppo ho perso la memoria...Ricordo solo una frase,del mio passato..." e si mette a cantare....
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