il Cestino delle libertá

Di tutto di più!

Moderatori: DoppiaD, Baristi

Messaggioda SLOBO » dom mag 01, 2005 1:04 pm

Trezzo D' Adda

...ho visto dei baffi volare...Sull' aereovia del Pamir un Cessna "Baffo 339" volteggiava nell' aere kon un Makki "Tere 219"... Sembravan "Frecce Bikolori" in allenamento....La via del Panin non porta solo birre ma anke altre disgressioni attorno palko..Parola di Slobo "ground kontrol"...
SLOBO
 
Messaggi: 52
Iscritto il: lun apr 18, 2005 7:45 am

Messaggioda SIobo » mer mag 18, 2005 9:01 am

prova, prova... dammi mezzo font in spia...Mmmm alza un tasto verso il pubbliko...
SIobo
 
Messaggi: 3
Iscritto il: mer mag 18, 2005 9:00 am

Messaggioda SIobo » mer mag 18, 2005 9:04 am

Non ci siamo...ho un dannato larsen alla ELLE...

Forse sarebbe meglio ke dal mixer kualke FantasFoniko mi rendesse il mio nik originale... Kosì possiamo registrare la traccia...
SIobo
 
Messaggi: 3
Iscritto il: mer mag 18, 2005 9:00 am

Messaggioda SLOBO » sab mag 21, 2005 6:05 pm

A skanso di ekuivoci traduko kuanto skritto sopra:
-penso ci sia una via di mezzo tra il vedere una persona "spiacevole" facendo finta di salutarlo kon un "ah si ciao, come va, tutto bene, ah ma che maglietta strana, piove dalle tue parti, ci vediamo al prossimo concerto (ed intanto ci si tokka le palle), anche a te piacciono i Bambalaw?" (e kosine del genere) ed un kontorcersi sulle gambe e fuggire neanke fosse un novello Ispektor Gadget o un Klusò ke insegue la Pantera Rosa (o viceversa? boh?).

Se la verità sta nel mezzo forse lo sta anke per la koerenza.

Mika koerenza su grandi kose, su grandi ideali, ma koerenza sul pikkolo fatto di seguire un kantante ke non è ke kanti "kazzatine".

Perkè sbragarsi i n€ni sulle note di Poor Italia, Sciur Kapitan, Karamadona, Ave Maria, Rosanera, il Korvo, e poi esser kosì simili alla realtà ke non ci piace e ke kualkuno ci kanta per esorcizzarla ??

Poi ognuno può tenersi le sue idee e le sue legittime antipatie. A me alkuni staranno perennemente sulle balle ed io a loro. Ma la vita è kosì....
SLOBO
 
Messaggi: 52
Iscritto il: lun apr 18, 2005 7:45 am

Messaggioda SLOBO » ven mag 27, 2005 11:12 pm

Sono un anarkiko,
anarko-altruista,
no-global imperialista,
nazional-katto-edonista.

Sono un anarkiko globalista,
di stampo federalista,
internazional secessionista,
marxista kattofascista.

Sono un anarkiko mondialista,
razzista terzomondista,
yo yo Sandinista,
rastapunk klassicista.

Sono un anarkiko associazionista,
dissidente antisbirrista,
konfidente Digos infamista,
neokon laburista.

Sono un anarko-radikale,
neoromantiko forzista,
voto Azzurro, non son gay
e ki non salta Berluskoni è ogni volta al MTV Day.

Sono un anarkiko borghese,
figlio dei fiori ma penso al domani,
konservatore reazionario,
vegetariano omnivoro vegano.

Sono anarkiko konfusionale,
emotrasfuso esperantista,
docente di lingua lokale,
amo il kanto dialettale...
_________________________________
beh, son stato ad una sagra parrokkiale dove 4/8 di band slobakke si cimentavano in sfida all' ultima nota...

Tra i portici dell' oratorio tanti rastaglobal, un vekkio ke ballava sulla kanzone di un gruppo "demenziale" ke inneggiava la mestruo: "scopiamoci col mestruo, uo uo..." oppure "urbano non darmi la multa, prendi la paletta e raccogli questa merda" coi bambini ke ci ballavan su kome fosse il Ballo del kua kua ....

Skusate se kome anarko-esoslobakkista mi sento un po konfuso...
SLOBO
 
Messaggi: 52
Iscritto il: lun apr 18, 2005 7:45 am

Messaggioda SLOBO » dom lug 17, 2005 10:07 pm

Per descrivere il concerto di Goran Bregović a Paderno Dugnano bisognerebbe prima ricordare - o immaginare – il luogo ancor prima dell’ evento, dove il musicista serbo ha ammaliato migliaia di persone.

Il Parco Nord è una ex cava, ora “ingentilita” da piantumazioni, da un buon inerbimento e da strane costruzioni in cemento (come luoghi di ristoro o aggregazione). Un laghetto viene attraversato da un ponticello che porta ad altri percorsi tra piante e punti da ristoro.
Tra due torrette si abbassa un anfiteatro ed ai suoi piedi il palco !

A parte questa descrizione alquanto didascalica provate ora a pensare a quanto di più balcanico possa offrire l’ hinterland milanese ed inseriteci i suoni di quella sera di luglio ed otterrete … un sogno.

L’ anfiteatro schiacciato tra un boschetto, due torri di guardia, una conca buia ed alcune luci sull’ altro versante trabocca di gente. Gli scaloni non bastano ed anche un prato estremo (uno spicchio a corona con una pendenza del 100%) è pieno di persone sparate su con la colla.
Persone che, pena il valangamento umano, non potranno alzarsi che a concerto finito, con sicuri crampi da “non-devo-cedere-non-devo-scivolare”.

Il buio porta su quella piccola Sarajevo (l’ acqua laggiù e le sponde incombenti fanno assomigliare l’ ex cava ad una secca ansa della Miljacka) dei suoni improvvisi, inattesi, sorprendenti, spiazzanti. Alla destra una tromba zittisce il brusio e strappa l’ aria, ricucendola e ristrappandola…

A sinistra risponde un’ altro fiato ed i due duettano, duellano e giocano.

Il suono scende fendendo, a fatica, una scalinata fatta di cemento e persone lasciate entrare, come me, a biglietti esauriti per riapparire con altri suoni sul palco.

Otto fiati modellano nuvole ed un tamburo disegna sentieri e crepitii di fiumi nervosi, e danze e spari. Tre voci ricamano trini e cesellano rame e legno, battono l’ aria come una nuvola di grano nell’ aia di una “doma” pannonica.

Poi entra lui, elegante e discreto -quasi timido- istrione…
Passo felpato, di bianco vestito, sorriso morbido…

Partono tutti. Ed è subito un omaggio agli “cigani” (zigani) “policija molto arabiata, policija arabiata…zum zum zum, pam pam…policija arabiata…cigani cigani”.

Intanto lo scenario attorno alla musica spazia dalla ricostruenda Sarajevo (forse la sagoma di quelle gru là dietro la linea degli alberi indica la fabbrica della Volkswagen che, sulle macerie della Zastava , ora produce una parte delle Skoda) o di Mostar, con quella miniatura di ponte a sinistra del palco.

Non ci sono cecchini intorno, ne’ serbi ne’ musulmani, e non ci sono mine. Non ci sono “krajne” liberate e non ci sono tronchi appoggiati a difendere costruzioni e gli unici due manufatti che si intravedono non hanno il tetto sventrato dall’ esplosione di bombole di gas innescate da una mitragliata.

Lì a “Paderno Dunjano” c’ era solo la Bosna e la Srbja pacifica, la Makedonia e la Bulgarija senza gli intrighi internazionali e senza le sofferenze balcaniche.

E c’ era un pubblico numerosissimo, oltre le aspettative degli organizzatori (azzardo un numero di 5.000 e più). Organizzatori che hanno dovuto cedere ad una calca di persone, parte in ordinata fila e parte in furbesca invasione dell’ antianfiteatro.

Le canzoni scivolano via tra scoppiettanti marce e delicate, a volte laceranti, melodie.

Scivolano per fermarsi tra l’ una e l’ altra in un bosco di applausi altissimi, per confondersi come in un mercato che venda scrosci e urla e boati.

Goran guida tra quei tornanti di entusiasmo con la calma di un guidatore serbo che, pur ubriaco, sa fare alchimie di cambio/ freno/ frizione/ volante e porta il suo carico su per strade che tu con la tua modernissima macchina avresti paura ad affrontare.

Dirige fiati ed ottoni solo reclinando la testa o, con un apparentemente distratto cenno della mano, spinge il tamburo con gli occhi ed indica la strada alle voci col sorriso.
Il tutto restando seduto su uno sgabellino.

Dirige anche il pubblico, terzo protagonista della serata, arrivando verso la fine ad invitarlo a star seduto per un paio di pezzi. Pubblico che in una sua parte restando in piedi oscurava lo spettacolo ad un’ altra sicuramente pagante (stavolta bisogna ribaltare un proverbio:_ “beati i primi se gli ultimi saranno onesti”).

Dal “merkatur” saliva ad ogni pausa una richiesta di “kalašnjikov….kalašnjikov”, richiesta ogni volta rinviata dal “Bjeli Duka” (Duca bianco: omaggio al Bowie balcanico) con un fintamente scocciato “si, si, la facciamo, poi la facciamo”.

Scerza con la banda, scherza col pubblico, scherza con se stesso… “non kapisko kome mai le zanzare vengono a suicidarsi nel mio viski”… Ed è un applauso in più.

Scherza senza spender tante parole, diretto ed ambiguo come solo uno slavo sa essere.

Finisce, sembra finire, e l’ AK 47 –il kalašnjikov- è ancora chiuso in qualche cassa interrata dietro una casa….

Il pubblico con un “fuori… fuori…fuori” riesce a portar sul palco un piffero!! Un piffero ed un flauto che duettano come svogliati allievi di una scuola di musica ma poco dopo calamita Bjeli Duka di nuovo sul palco a battersi il cuore e ad offrirlo a tutti con un ideale lancio.

Ma non è ancora l’ ora degli scoppi, Goran sa usare sia il freno che l’ acceleratore, sa come portare il suo motore e l’ energia di spinta offerta dalla strada degli spettatori. Prima di imboccare la discesa fa una pausa, beve, e lui e la grancassa intonano una canzoncina “dobra na piča” (buona per le bevute) e giù un sorso ad ogni ritornello… Poi è l’ ora, bisogna lasciare il freno e guidar di motore altrimenti i freni bruciano.

“La kanzone inizia kon JURIS, ke signifika -all’ attakko- ed ora noi, per gioko, inizieremo urlandolo tutti assieme…”.

La tromba suona “all’ attacco” italiano, lui conta fino a quattro e tutto il pubblico (no-global, pacifisti e pacifinti, radical-chic, clerical shock, borghesi, progressisti, conservatori e conservati) lo urla, è un boato “ALL’ ATTAAACCCOOOO”

Ora non ci sono più zanzare, un po’ per l’ ora ed un po’ (forse) perché rimaste uccise tra migliaia di mani che per quasi due ore hanno mitragliato l’ aria con applausi lunghi e forti.
SLOBO
 
Messaggi: 52
Iscritto il: lun apr 18, 2005 7:45 am

Messaggioda CauboiGio » lun lug 18, 2005 3:26 pm

nel forum cè un apposito spazio per questi post: tuttaunaltramusica
CauboiGio
 
Messaggi: 25
Iscritto il: gio feb 20, 2003 8:18 pm

Messaggioda SLOBO » lun lug 18, 2005 10:01 pm

nel forum un apposito


nel forum c' è un apposito...

Il resto te lo spiego in pvt, ma non stasera....Ciao
SLOBO
 
Messaggi: 52
Iscritto il: lun apr 18, 2005 7:45 am

Messaggioda SLOBO » lun lug 18, 2005 10:15 pm

--------------------------------------------------------------------------------

PUBBLICO
PRIVATO
La vanità di chi cerca solo l’ossequio degli altri

&

Le persone veramente grandi sanno di valere. Dante sapeva di essere un sommo poeta e infatti si pone con sicurezza in mezzo ai sei più grandi poeti dell’umanità: «Io ero sesto fra cotanto senno». Erano altrettanto sicuri di sé nella filosofia Socrate, nella pittura Giotto, nella scultura Michelangelo, nella musica Bach, Mozart, Verdi, nella scienza Galileo, Newton ed Einstein. E lo erano anche quando venivano perseguitati o addirittura condannati a morte come Socrate, come Dante.

In epoca più recente ricordiamo personaggi come Dostoevskij, Nietzsche, Proust, coscienti di valere anche se non ebbero i riconoscimenti che meritavano. All’estremo opposto di chi è cosciente del proprio valore anche di fronte alla condanna, alla persecuzione, all’ignoranza c’è il vanitoso.

Il vanitoso è oscuramente consapevole di valere meno di quanto non pretenda la sua smisurata ambizione e, perciò, ha continuamente bisogno di riconoscimenti, premi, medaglie, onorificenze, certificati, diplomi, dell’applauso del pubblico, di gente che lo guarda, lo ammira, lo esalta, lo elogia. E si dà un immenso daffare per procurarseli.

Tutti gli esseri umani, ce lo ricorda Hegel, hanno bisogno del riconoscimento degli altri. Il valore non ce lo possiamo dare da soli. Il bambino cerca l’amore della mamma e del papà, l’approvazione del maestro, i ragazzi quello del gruppo di amici. Il pittore vuol avere successo nelle sue mostre, lo scrittore con i suoi libri, il regista e l’attore sognano il premio Oscar, lo scienziato il premio Nobel. La bella ragazza sogna di diventare miss qualchecosa, di essere chiamata a fare la velina o a recitare in una fiction televisiva.

Il laureato alla Bocconi di diventare amministratore delegato di una importante società. Tutti, indistintamente, desideriamo essere bravi, ammirati, eccellere sugli altri, essere i primi.

Ma la persona sana di mente, ancorata al principio di realtà, riesce a fare comparazioni obbiettive, ad avere un’idea delle proprie reali capacità.
Ci sono soltanto due tipi di persone che non lo fanno: il matto e il vanitoso. Il matto perché, mancando del principio di realtà, non capisce. Dice e scrive assurdità e poi si sente un genio incompreso. I

l vanitoso perché ha dei dubbi sul suo reale valore, anzi spesso è cosciente di non valere un granché, ma, per non ammetterlo, cerca affannosamente il riconoscimento dagli altri. C’è chi, non potendo fare altro, racconta a tutti quanto siano bravi lui e la sua famiglia. Altri non mancano a una festa, non perdono occasione di apparire in pubblico.

C’è poi chi, pur di far parlare di sé, va in televisione a fare stranezze e a dire sciocchezze. E chi, approfittando del proprio ruolo, fa in modo di apparirvi tutti i giorni. Vi sono poi anche persone che, per snobismo, non vanno in televisione, ma si danno un gran daffare per ottenere riconoscimenti solenni, ufficiali e istituzionali.

Siamo comunque sempre e soltanto di fronte alla vanità, che cerca l’ossequio esterno per far tacere il dubbio di non essere ciò che vorresti essere, di non avere, in realtà, fatto qualcosa che ha veramente valore e che merita di essere ricordato.

www.corriere.it/alberoni
::::::::::::::___________
ed io mi pongo nono tra i pirla e 127° tra gli skrittori in Rete
SLOBO
 
Messaggi: 52
Iscritto il: lun apr 18, 2005 7:45 am

Messaggioda SLOBO » gio lug 21, 2005 9:21 pm

Per Mariu Muska....
non faccio politica, esprimo i miei pensieri caro il mio signor "neanke io"...forse anche a me stanno più simpatici i negri come li chiami tu che la gente come te...fieramente rosso, Simone
...

mah ? Non mi sembri dotato ne' di ironia ne' di elasticità mentale e, men ke meno, di arguzia... Diciamo ke sei limitato kome un rosso dai....

Non riesko a rispondere alla tua "becera" affermazione... Sappi solo ke "negro" è un latinismo...e ke prende suono dispregiativo solo nel tono o nel kontesto della frase...Nella mia frase il dispregiativo era verso i rossi di fede (in genere) e non verso i neri di pelle (sempre in genere)...

L' unika kosa ke posso dire è ke al Bernaska il kolore ke sta attorno al palko non importa...Ke sia verde o ke sia rosso o ke sia "skudokrociato"....Per mia esperienza kuesto te lo posso garantire...
SLOBO
 
Messaggi: 52
Iscritto il: lun apr 18, 2005 7:45 am

Messaggioda nicotina_j_baco » gio lug 21, 2005 10:25 pm

c' entra poco o nulla... xò mi ha fatto sorridere ( a me )... ospiti questo link nel cestino?
http://www.turismoverde.com/ospiti/radiosie/lega.htm
I'm singing in the rain...stuuunk...
Just singing in the rain...to-o-kk..
What a glorious feeling ...sd-ee-ng...
nicotina_j_baco
 
Messaggi: 689
Iscritto il: mar feb 25, 2003 5:23 am
Località: paris 5°arrd.

Messaggioda Mariu Musca » ven lug 22, 2005 7:24 am

caro slobo ad una persona che risponde con un'altrettanto becera minaccia: "ti accenno soltanto che ce l'abbiamo più coi rossi che coi negri" meriterebbe ben altra risposta, ma visto che sono un signore mi limito a ridere di te...che, come ben sai dall'alto della tua cultura, o presunta tale, è sempre uno strumento decisamente potente...
Giacumin giacheta quadra innanz e indree del gabinet...Mariu Musca el par chel noda dentri i pagin di gazzett...
Mariu Musca
 
Messaggi: 99
Iscritto il: sab lug 09, 2005 2:31 pm
Località: monza

Messaggioda SLOBO » sab lug 23, 2005 4:37 pm

Spettabile signor Muska Mariu,

le faccio notare, assieme alla sua alterigia, ke Slobo è nome proprio di persona e, kome tale, merita sempre il maiuskolo. A maggior ragione da parte sua poikè il nome è, in parte, dedikato ad uno degli ultimi "grandi" komunisti, tal Slobodan Milošević ...(ma ke signifika Libero, slobodan=libero...Sia kome nome ke kome aggettivo/sostantivo)... Una kontraddizione ke mi piace !!!

Detto ciò ti rakkonto di ieri sera, della Bandesfroos e dell' appartenenza alla Lega Nord di tutto l' entourage del Bernaska...(weweweweweeewewee)


"La festa della Lega Nord, sezione di Lescèn (Lezzeno- Como) era nel suo pieno svolgimento tra i classici (ormai) giochi da sagra tipo il "spranga il marocchino nei denti " (tre tiri un euro, se gli fai giù tutti i denti vinci un Bossi in peluche a grandezza naturale) oppure il "tiro all' albanese" dove con una fedele riproduzione (made in Valtrompia) di una carabina giocattolohai tre colpi a disposizione per abbattere più albanesi possibili. Lì il gettonatissimo gioco era ancor più avvincente poichè si simulava, vista la collocazione, uno sbarco di gommoni.
Una Otranto in miniatura insomma...

Mentre nel reparto giochi avveniva ciò su al ristorante avveniva un simpatico e ludico pestaggio. Stavano massacrando un sospetto musulmano che aveva risposto "no grazie, la salamella non posso mangiarla" ad un invito trappola... Tra urla galliche, schizzi di sangue, rumore d' ossa spezzate e canti di incitamento del tipo "alegher alegher el buus del cul l' è negher" nessuno riusciva a sentire, a causa della violenta eccitazione, ciò che il malcapitato cercava di urlare "sono vegetarianoooooooo".

Tra spari, sciabolate, giochi con la clava, squartamenti, belluinate varie la Bandesfroos si preparava alla sua serata.

Iniziano con un "Và Pensiero" in salsa reggae (a dir il vero un po' fischiato dai duri e puri) con Anga e Tiziana dagli occhi lucidi, sull' attenti, la mano sul cuore. Poi iniziano a suonare il loro repertorio, guidati da un Anga in affabulatoria forma e vestito come un vikingo.

Un piccolo incidente gli accade solo ne La Poma quando al tamburello accenna suoni di tarantella gli piovono addosso monete di ogni tipo e calibro; dai talleri agli scudi, dai talenti alle lire (ovviamente di euro nenche a parlarne). Da ottimo intrattenitore, oltre che direttore, riprende in mano la situazione aizzando la folla con un "chi non salta italiano è, eh, chi non salta italiano è, eh ! eh !!" saltando lui stesso più alto di un Ac-Dc

Ad un certo punto, prima dei fuochi (rigorosamente di tutti i colori tranne il rosso) gira voce che forse il Davide approderà alla Festa.

Notizia smentita dai Servizi Segreti Padani poichè il Bernasconi era a Ponte di Legno. Non a provare per il prossimo concerto bensì in riunione con Bossi, Calderoli, Maroni e Tremonti per discutere la secessione del Tremezzino dal resto della Padania...(nds: sembra che all' € voglia contrapporre una moneta più forte: il misultino).

Dovevate vederlo l' Anga, novello bardo alla Cattaneo e la Tiziana nuova Ondina, musa degli spiriti del Grande Nord.

Dovevate vederli tutti, dal Silvietto "fumatore" al Perlasca cantore. Dovevate vederli, ma soprattutto sentirli, tutti. Tutti con la loro bella camicia verde e gli stemmi della GNP in bella mostra. Uno spettacolo per gli occhi oltre che per le orecchie.

Nota: il poveretto, il vegetariano, è ricoverato al Niguarda poichè oltre alle botte ha una indigestione di carne di maiale e, ancor più grave, è in coma etilico dopo che gli avevan cacciato giù col pedrieò tutti gli avanzi di Fernet, Montenegro, Braulio, Grappa, Genepì, Amaretto di Saronno e Wiskey....

Fintantochè l' Edo cantava "Kamell" l' orda leghista ingozzava il poveraccio urlandogli " tè ciapa, buta giò chess chi bruut mussulman de l' ostia, altroche voremm mea l' integraziùnn" (solo oggi si scopre che il tipo di mussulmano aveva solo il fatto di essere di Musso).

____________________________________________
SLOBO
 
Messaggi: 52
Iscritto il: lun apr 18, 2005 7:45 am

Messaggioda SLOBO » dom lug 24, 2005 3:53 pm

Ciò ke parte della sinistra estrema pensa di Davide Van De Sfroos lo si può intuire da....

Van de Sfroos, il padano che pensa di essere figo ew 2003-02-05 10:54 PM
all''indecenza non c'è mai fine. da quando berlusconi ha vinto le elezioni, insieme al suo sodale Bossi, un certo squallido cantore padano dal 13 maggio 2001 non fa che vincere premi, tutti nel nord italia. senza contare le varie apparizioni sulla rete pubblica numero 2, dicasi Rai 2, ormai covo di noti pederasti cattofascisti e schifosi lacchè padani, al secolo: socci e van de sfroos... (text/plain + 57 commenti)


Purtroppo il link ke il motore di ricerka di Indymedia rende è o momentaneamente inattivo o non più nel loro arkivio kuindi non è possibile leggere il testo kompleto ed i 57 kommenti ad esso legati...

http://italy.indymedia.org/news/index.p ... =&limit=30
SLOBO
 
Messaggi: 52
Iscritto il: lun apr 18, 2005 7:45 am

Messaggioda Mariu Musca » dom lug 24, 2005 4:37 pm

scusa ma che c'entra?
Giacumin giacheta quadra innanz e indree del gabinet...Mariu Musca el par chel noda dentri i pagin di gazzett...
Mariu Musca
 
Messaggi: 99
Iscritto il: sab lug 09, 2005 2:31 pm
Località: monza

PrecedenteProssimo

Torna a Chiacchiere da bar

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 109 ospiti

cron