Ecco un articolo riportato su Bergamo News...
Ero indecisa se postarlo o meno, perchè questi commenti non vorrei neanche sentirli...
Ma poi, ho pensato, che ormai sono diventati quasi comici questi commenti sulla musica di Davide e la politica, quindi...facciamoci due risate!
Van De Sfroos- De Gregori, il duetto che non piace alla Lega
Davide Van De Sfroos canterà Viva l’Italia con Francesco De Gregori sul palcoscenico dell’Ariston e l’idea non piace ai leghisti. Secondo quanto riportato dal quotidiano “la Padania” l’esibizione del cantante comasco con De Gregori: «suona nè più, nè meno come il
Forza Italia della celebre discesa in campo. È un tirare la bandiera da una parte. Ed è chiaro il contrappasso: canta pure nella tua lingua, ma per evitare l’odioso sospetto che il dialetto sia leghista beccati De Gregori. Peccato che così facendo, Van De Sfroos sia passato dalle simpatie leghiste alla voracità militante di sinistra».
Il duo che ha fatto “storcere il naso” si esibirà nella serata dedicata ai centocinquant’anni d’Unità d’Italia. La Padania contesta anche le parole della canzone: «Quando De Gregori canta Viva l'Italia canta una parte della storia che divide e non certo unisce. É quel doloroso 12 dicembre, messo lì come se il ghigno bastardo di Cesare Battisti fosse altra cosa, è l'icona dell'unica vera cosa che resiste: una militanza menzognera».
Intanto per la gara sanremese Davide Van De Sfroos porta “Yanez”, un brano in dialetto tr
amezzino (
) (o laghée) che fino a poco fa sembrava raccogliere il favore della Lega perché, capace di sottolineare la lingua e le ricchezze locali. Un amore per i dialetti sottolineato dal cantante di Como con un comunicato sul suo sito ufficiale in cui ribadisce il suo amore per le lingue locali: «Cancellare i dialetti è come limare gli Appennini perché, l’Italia rimane unita anche grazie all’identità dei dialetti. Mi preoccuperò il giorno in cui parleremo tutti un italiano commerciale misto all’inglese. “Yanez” è un omaggio a mio padre, che non c’è più». Quanto alle prevedibili polemiche della politica, Van De Sfroos sembra non preoccuparsene. In una recente interivista a VareseNews ha spiegato: «
L'ho già detto e lo ripeto: io sul palco non faccio politica nel senso partitico del termine e anzi in questo senso sono aperto a tutte le collaborazioni. Ho ospitato artisti di tutte le regioni e anche musicisti di colore provenienti dalle patrie del soul (...)».
"...perchè 'l temp l'è un cunili che scapa, ma l'è anca 'l can che ghe cuur adrèe" -DVDS-