L'ANTEFATTO, OVVERO
"IO MI FIDO" |
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Squilla il cellulare: la suoneria è quella abbinata
ad un paio di baffi e/o ad una chioma bionda. E' voce della
portatrice sana di quest'ultima ad uscire dal mio cellulare.
- Cos'hai da fare domani?-
-...il classico tubo. Che c'è in ballo?-
- C'è da andar sù a Mezzegra. Il Capo ha organizzato
qualcosa per i bambini.-
- Una "Davidata"? Ok. Passate a prendermi voi?-
- Sì, ti avvisiamo appena partiamo da casa. Ah. Porta
qualcosa per vestirti da strega.-
- Ohj, ottimo. Ed oltre alla strega che c'è?-
- Pirati, cavalieri, fate... -
- Vabbè, mi fido. -
IL FATTO, OVVERO "A
META' STRADA TRA IL REGNO DI NARNIA E L'ISOLA CHE NON
C' E' " |
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Quando passa a prendermi, quel mattino, Marina mi chiede
se sto traslocando. Sarà forse per il piccolo trolley
ed il paio di borse che ho preparato fuori dal cancello...
- Ma che hai portato? Va bè che sei tanta, ma ti servono
tre valige
per vestirti da strega? E l'alabarda? E quelle due spade???
-
- Bionda: non ci sono anche i pirati? Ho portato di tutto
un po'. Se
serve qualcosa ce l'abbiamo, se non serve gli ho fatto fare
un giro.-
Tra un servizio di satellitare telefonico a chi si è
perso ed il solito ritardo fisiologico, arriviamo tutti in
loco: il classico eterogeneo gruppo è ancor più
eterogeneo del solito. Si comincia a travestirsi in un parcheggio,
con ampio utilizzo del ciarpame presente
nell'ormai noto "trolley senza fondo (e senza senso)",
e gli ultimi metri di viottoli vengono percorsi da cavalieri
e dame del Palio del Baradello, pirati occhialuti e non, maghe
che da lì a poco si ritroveranno ribattezzate con nomi
impronunciabili ma del tutto consoni.
Si entra nel giardino di una bellissima villa: dalla terrazza
col pergolato scende una scalinata, fino ad uno splendido
prato. Al di l del muro si vede il Lago che luccica, giù
in fondo, oltre la Regina, le case e la riva... un giardino
che, come stiamo apprendendo ora, si trasformerà in
tante incantate isole di fiabeschi personaggi.
Stanno per arrivare i bambini degli asili della zona, stiamo
per diventare parte di una loro avventura.
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Così, tra alberi ed antiche mura,
uno Sciamano guida più di cento bimbi, divisi
in tribù.
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Incontrano Donne Serpente, Dame degli Elementi, incontrano
la Notte,
affrontano le prove di coraggio dei Pirati, i quesiti
di una Maga... |
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Li guida dentro una Storia, alla ricerca
dei magici oggetti che permetteranno loro di salvare Antichi
Cavalieri. |
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Tu non reciti un ruolo: tu sei quel personaggio.
Perchè è così che ti vedono tutti
quei bambini: glielo leggi negli occhi mentre guardano
i Pirati spartirsi il loro bottino,
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mentre mettono da parte il timore d'avvicinarsi all'enorme
ragno che la Maga accarezza come un cucciolo, |
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mentre sfoderano il loro ingegno per risolvere
enigmi ed affrontare tutte le prove attraverso le quali
arriveranno a compiere la missione che lo Sciamano ha
affidato loro.
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Non si sente ronzare una mosca mentre il Davide spiega
ai bambini, tappa per tappa, quello che devono fare.
A turno, tutti loro saranno
protagonisti di un pezzo di questa Fiaba.
Tutti loro, insieme, saranno il tramite di una delle
Magie più forti in assoluto: quella che rende
reale la Fantasia. |
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Compiuta la missione, superate tutte le prove, salvati
i Cavalieri,
tutti i bambini in cerchio su quel grande prato ascoltano
la fine della Storia, ed anche se non tutti potranno ricevere
un simbolo reale, fisico, di ciò che hanno appena
vissuto tutti loro hanno negli occhi lo sguardo sognante
e fiero di chi ha vissuto un'avventura, di chi ha reso
vera una Fiaba. |
Tutta loro.
LA CONCLUSIONE, OVVERO "LE FIABE NON SONO SOLO PER
BAMBINI" |
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Togli il cappello e quelle quattro sciarpe che hanno fatto
di te un'altra persona per qualche ora. Levi il costume medievale
per rimettere i vestiti di sempre e, mentre i bambini fanno
una colazione al sacco seduti in tanti gruppi sull'erba, risali
le scale e torni sotto il pergolato.
La gentilissima padrona di casa non si è limitata a
prestare il suo giardino ma ha imbastito un goloso spuntino
per "noi grandi": Si chiacchiera e si mangia, si
beve e si cerca di capire chi ha fatto cosa perchè,
al di fuori della propria isoletta, nessuno sa bene cos'altro
è successo, quali erano le altre tappe della strana
caccia al tesoro, della favola che stavamo impersonando tranne
Davide, che ha ideato il tutto ed ha guidato quei cento e
più piccoli esploratori.
E tranne colei che tutto osservava attraverso
una telecamera: grazie a lei, quella strana favola vissuta
in una giornata di tarda primavera verrà di nuovo raccontata,
e rivissuta da chi l'ha interpretata, in una sera d'inverno.
Insieme a chi non ha mai scordato com'è sentirsi un
piccolo esploratore, insieme a chi non ha mai sottovalutato
il potere delle Storie, insieme a chi ancora sa credere alle
Fiabe, venerdì 21 dicembre rivivremo "quella"
Fiaba.
Tutta nostra.
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