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da Renato:

La Leggenda del Missultin


(L’ho trovata in giro per monti, nella zona della Grigna al rif. Riva)

 

Si narra che in epoca medioevale, un potente e ingiusto barone, principe del feudo di Tremezzo, tanto era goloso dei pesci del lago che impedì ai poveri pescatori di pescarne, così che essi erano costretti alla fame.

 

Un coraggioso pescatore che violò il divieto fu catturato e condannato alla gogna. Per salvarsi propose al crudele barone di assaggiare un agone preparato con un antico metodo di conservazione che era proprio degli umili pescatori.

 

Il barone si deliziò tanto di quell’umile piatto dei pescatori che volle farlo servire anche ai suoi illustrissimi ospiti provenienti da tutte le parti dell’Europa.

Tra questi c’era una gentile signora bretone di nome miss Holdin, della quale il barone era innamorato.

Gli ospiti, ed in particolare l’affascinante miss Holdin, furono deliziati dal gusto di quella pietanza preparata nel metodo antico dei pescatori.

Il barone di Tremezzo in onore della bella bretone volle chiamare quei pesci Missoholdin… nome che nei secoli si è tramutato in Missohltin… ed ancora in Missultin

(o missultit secondo la flessione dialettale di alcune zone lacustri).

 

Per secoli il nome e il destino del pescatore ribelle venne dimenticato.Lo abbiamo riscoperto, ancora ribelle, ancora immerso nella passione della pesca che il tempo e le generazioni non hanno mutato… ma, scusateci, ce lo teniamo per noi.

Renato

 

 

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