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Un anno fra i cauboi... ricordi...

Questa è una mail scritta dal nostro Genesio ed inviata alla mailing list dei cauboi.
È un fiume di emozioni e di ricordi, di un anno passato insieme alle persone conosciute su questo sito. La pubblichiamo volentieri perché come è vero che la canzone omonima è, come scriverà lui stesso, un concentrato di persone, in queste parole tanti ci si sono ritrovati, per le emozioni e le situazioni condivise. Il bello di questa carovana che chiamiamo cauboi è che non raccoglie solo dei fans, ma una miriade immensa di sentimenti profondi, che si incontrano nelle parole che canta Davide. Ed è la cosa più bella che potessimo aspettarci da questo sito, che abbiamo portato avanti cercando di non fare un semplice strumento di informazione.

È bello andare in giro, seguire Davide nelle occasioni più diverse, ma poter condividere tutto questo con delle persone stupende è il massimo che si possa desiderare!
Grazie a tutti!


Eccovi le sue parole:

L'anno (quello solare) sta per finire ma, da circa un anno, frequento i cauboi e mi sembra giusto da una parte trarne un bilancio, dall'altro pensare a tutto quello che mi è successo.
Questa molla mi è scattata ieri mattina in auto quando, ascoltando per la milionesima volta la mia cassetta preferita (il live della
Salumeria della musica ndr), sulle note della ballata (il Genesio, il più grande concentrato di persone vivente racchiuso in un involucro, come dice il DVDS) una valanga di emozioni si è impossessata di me e ti prende quella maledetta voglia di scrivere, dire e raccontare...
E i ricordi vanno subito a quella incredibile serata passata in sala di registrazione… alle volte ci penso ancora e mi stupisco di come viviamo in modo così passionale i concerti da ricreare, in un ambiente totalmente asettico, il clima che si respira ai live: la prima canzone,
De sfroos, dove eravamo un po' tutti titubanti ed incerti ma al primo LOLOLOLLLO tutti belli sciolti a gridare e cantare… e gli sguardi che si intrecciano ed il consenso che traspare: ti guardi attorno e vedi l'Oficina che stoicamente ed eroicamente non vuole mancare in questa occasione e, nonostante gli acciacchi, regge il caldo soffocante e l'aria scarsa di ossigeno, il Pioggia che ride sotto i baffi, il Franco lì seduto con l'Alberto perché è ancora zoppo, le grazie (Va, Elena, Bloody, Ire), la cuoca (Neve) e l'enologa (Lhoana), il Bertin dalla Valtellina lì di fianco al mandellese socio dell'Umbe e al Nove dall'alto lago, quelli che vedevo per la prima volta (IlMatto, la Rossa e l'Omar), quel che ghe la moll (Il Villone con la sua bella Ale), la Bax cunt el murus de Multras, quello che aveva rinunciato ad andare a vedere l'Inter con il biglietto nel portafoglio pur di non mancare in questa occasione e lo zoccolo duro... il Giorgio Franco, la Rosy, la zia Tere, il Joni, la Marina ed il Baffo con il quale incroci sempre lo sguardo per capire se va tutto bene e che ci esalta richiedendoci una "epifania di suoni"... la Cimina che sulle note del Genesio mi invita a mettermi al centro del gruppo per dirigere i cori ed io (che non aspettavo altro, d'altronde) immediatamente rispondo… il pogo in Cyberfolk ed il trenino sulla Curiera... Ventanas e la Ninna nanna al buio... chi c'era ricorderà; e come dimenticare le facce di chi stava dall'altra parte del vetro (il Giampy con le note scritte, i tecnici del suono con il Poka) a registrare le nostre urla, il più delle volte increduli e sconcertati dalle nostre prestazioni, indecisi se farci andare avanti senza
interromperci o chiamare la neuro per farci ricoverare tutti...
E la mente va indietro nel tempo, indietro indietro... ad una sera dell'anno scorso trascorsa in casa del DVDS quando, per la prima volta, mi ha fatto sentire
El mustru ed ho conosciuto sua moglie Paola; a quell'oretta trascorsa sotto la magnolia in quello che una volta per Davide era il circolo con la sua balera, a quello strano contrabbandiere (che purtroppo non c'è più) che voleva vendermi un TIR pieno sigarette albanesi, a tutti gli amici pescatori del Davide... peccato che quella sera non stessi ancora molto bene e mi sia lasciato andare a sfoghi certamente strani per uno che si presentava la prima volta (ma d'altronde tutte le volte che mi trovo a parlare con il DVDS mi viene un senso si inquietudine, una cosa strana entra dentro di me e la maggior parte delle volte sparo delle cazzate immani)... il concerto al Sociale dove per la prima volta vedevo uno strano gruppetto di persone che sventolava dei fazzoletti bianchi e il concerto allo Smeraldo visto assieme al mio collega Diego in galleria dove, in mezzo ad una caterva di milanesi, mi sono alzato ed ho urlato: "SEMM CUMASC... SEMM CUMASC... "... e poi la scoperta del sito di cauboi e della chat.
Che tempi, che risate... tutti diffidenti, tutti che mi prendevano per matto (a volte per maniaco), la zia Tere che mi dava corda e la mia voglia di scoprire dove diavolo abitasse... tra Como e Lecco, ti ricordi Zia, come quella volta che mi avevano bannato dal sito e tu eri al cinema? ed i primi cauboi conosciuti all'auditorium di Milano in una atmosfera stranissima tra Donatella Rettore e Marco Ferradini, Luca Barbareschi e Viola Valentino, Bobby Solo ed il nostro Davidone nella interpretazione di Kapitan Kurlash nel suo dialetto
"tramezzino" (come quel pistola disse)… La Zia Tere, Franco e Marina sono stati i primi tre strani personaggi che, dalle confidenze virtuali, mi sono apparse di persona: chissà che impressione gli avrò fatto ma, stante a quello che mi è stato riferito, sono stato etichettato come un individuo grande e grosso totalmente incontrollabile (vero Franco???); il panino al panino giusto e, all'uscita, con la borsa della Marina a battere in mezzo alla strada... poi la mia personale avventura con un lavoro totalmente nuovo e, soprattutto, gratificante… il primo concerto visto assieme ai cauboi al Mama's cafè: il Joni, Maxxer, Marina e Baffo, l'Oficina su per le scale e la dolce Va, il Diego che smonta la batteria, la TV (c'era LA7 quella sera), il primo incontro con quello straordinario personaggio che si chiama Snoopy (con la bottiglia di
rosso in mano), il mio animo sospeso tra la voglia di conoscere e il desiderio di non essere troppo invadente… in quei giorni (mi pare al ponte della Madonna, visto che mi trovavo a Genova) il Como vinceva ad Empoli ed ho cominciato a pensare che, forse, sarebbe stato l'anno buono per risalire in serie A e così mi sono deciso a comprare una maglietta azzurra del Como e scriverci su la data del mio compleanno ed il nick che mi ero scelto per la chat (e forse per la vita):
GENESIO, un po' per le difficoltà che, come tutti, ho passato, un po' perché è la canzone di Davide che più mi piace, un po' perché, a ben pensarci, la ballata rappresenta la vita di ognuno di noi… ed è proprio in quei giorni che comincio a chattare con una persona dolce e sensibile, intelligente e curiosa, affascinante e timida, ingenua ma determinata, colei che da lì a breve diventerà la mia compagna di avventura nella vita: la Paola2gen, a quel tempo divisa tra Agrate Brianza, Milano e Torino (ricordi i messaggi SMS che ci mandavamo all'epoca angelo???)… i giorni passano e sempre più si avvicina la data del nostro primo incontro al Bloom di Mezzago: concerto in un locale buio e piccolino in un grande frastuono per via dell'acustica ma un grande divertimento… la Paoletta che, dopo i tentennamenti iniziali, sembra gradire la mia compagnia, conosco Novecento ed il Pioggia e la conclusione della serata in una pizzeria a Milano fino alle 4 del mattino... dì lì a 15 giorni il primo bacio ed io talmente emozionato che passo la barriera autostradale di Agrate Brianza senza prendere il talloncino di passaggio, con il conseguente tentativo da parte della società autostrade di farmi pagare il pedaggio da Venezia… della Feltrinelli ricordo gli insulti della DVDS e Genegente che ho scavalcato per raggiungere la prima fila mentre, del concerto a Lugano, ricordo il piacevole viaggio fatto con il Maxxer e la foto fatta col DVDS che potete ammirare sul sito (nonché gli splendidi cementi armati del palazzo dei congressi di Lugano)... ah già quasi quasi scordavo la serata a Concorezzo dove per la prima volta vidi la mamma ed il papà
della Paola, una bella curriera tra i seggiolini del teatro e due
santi poliziotti incontrati sulla Autolaghi... la prima des cena in quel di Drezzo insieme al comitato locale di
Forza Italia: ricordate che cariatidi ragazzi e quanto erano sessualmente soddisfatte le donzelle presenti? E come sono scappati di corsa dopo il primo LOLOLOLO… poi
una serata incredibile alla
Salumeria della musica dove ho visto pure Diego Abatantuono... a marzo al Palalido della festa d'Irlanda ricordo ancora una bellissima chiacchierata con la Sonia del Klaus (a proposito ragazzi grazie per i bei momenti che abbiamo trascorso insieme, un po' grazie anche a tuo fratello Sonia) davanti ad un panino al bar, qualche canzone vista in disparte seduto sulle gradinate con in spalla il golfino della Paola in preda alla febbre della rosolia ed un faticosissimo ritorno a casa che ancora oggi mi chiedo come diavolo abbia fatto... poi Cantù dove per la prima volta mi rendo conto del successo che ha ormai Davide: 5000 persone in festa urlanti solo per lui (tra cui mia mamma e mia zia) e noi cauboi sul parterre a cantare e ballare con un incredibile dadone che rotola sulle braccia protese alle note del Sugamara, dopo concerto in pizzeria a Cantù dove vengono raccontate delle barzellette irripetibili... una passeggiata con la Paola e l'Alex de Menass (e famiglia) alla chiesa di S. Martino sopra Griante con sosta alla "basilica" di Mezzegra e alla magnolia... a Rebbio dove sento per la prima e l'unica volta una canzone dedicata al Giorgio Franco (e il Giorgio Franco è sempre lui... sempre lui... sempre lui...) e alcune poesie straordinarie di Davide… una domenica a pranzo con il Novecento, il Pioggia con morosa ai crotti sopra Domaso e poi tutti giù insieme alla magnolia (dove c'erano la Bax, la Bloody, Sciur Capitan)…. una domenica trascorsa a Mazzo in Valtellina con il Bertin a mangiare degli stupendi sciatt dal Baruffini con ascesa al mitico Mortirolo e chiacchierata con quell'incredibile personaggio che è la Diana… una serata a Reggio Emilia con lo Snoopy nel locale più strano ed atipico che abbia mai visto... la felicità che Davide regala ai ragazzi dell'associazione OnLus ad Erba… e poi lo straordinario ricordo di una delle serate più belle della mia vita, un piccolo grande sogno che finalmente si realizza: 10 maggio 2002, concerto del Davide a Cernusco Lombardone… ricordo ancora quando sono arrivato ed il Davide era nella sede del circolo (il bar del paese) del "mutur denanz, cofan de dree" ed un solo urlo: DISCORSO, DISCORSO... entro ed il primo banchetto del neonato fans club CAUBOI è ormai allestito e vedo la Zia Tere con il suo inseparabile registro... con la Marina in giro a vendere i biglietti della lotteria... l'incontro con quel personaggione dello Stefano Gaidano (Stefano il granata)... arriva quello statale dal cuore d'oro di Inti che compra 50 biglietti (saresti dovuto venire su anche tu con me sul palco)... conosco Jmatrix e parlo con la Paola de sfroos che mi preannuncia del nascituro (compreso il nome, anche se preferivo la tua scelta Paola) ed il concerto comincia... 3000 persone scatenate come non mai, una atmosfera da brividi, sono lì Gene e Intisotto il palco ed arriva il Don Marco con la torta per il compleanno del Davide e tutti che urlano tanti auguri a te, tanti auguri a te... l'estrazione della lotteria, il mio nick al microfono, io lì sul palco ad abbracciare Davide, la maglietta ricordo della serata, una ridda di emozioni... il Davide acconsente a farmi dire due parole al microfono ma vengo interrotto nel momento in cui volevo dedicare la canzone al Baffo e a tutti i cauboi dal momento che io ero salito per rappresentare tutti voi, in modo tale che, vedendomi lì, ognuno di voi si potesse immaginare a
cantare... e poi partiamo, le prime note e la canzone che va, le luci in faccia, non vedi niente... il Davide attacca e ti chiedi chissà quando toccherà a me... la mente non si ferma un secondo e pensi alle persone che non sono lì a vederti (la Paoletta, quella sera a Malaga), a tutto quello che hai passato, ad un concerto a Menaggio quando c'erano 50 persone, e poi il Davide che si gira e ti guarda e ti dice: dai, tocca a te... allora apri la bocca ed emetti dei suoni, sperando di ricordarti tutte le parole (così non è stato) e via via fino alla fine con l'abbraccio conclusivo al Davide... il giorno dopo a Grandate ancora un bagno di folla; a me tremano le gambe al pensiero di cosa era successo la sera prima e mi emoziono per una cosa che mi viene detta dal Baffo; la serata si conclude miseramente in una pizzeria di Montano Lucino dove incontriamo un cameriere veramente gentile... di Chiuduno ricorderò la prima volta che ho visto gli indiani catare
Hoka Hey e penso a quanto dovrebbe essere emozionato il Davide… la serata di gala al Lido di Menaggio con gli indiani, le Balentes dalla Sardegna e mamma rai a riprendere (tralascio le polemiche nate da questa cosa) e l'incontro con quello strano furetto con il cappellino della Ferrari in testa (Gino-F40)… a Zelbio un happening incredibile: a giocare a pallone nel pomeriggio, il concerto sdraiati sopra un plaid, il Teo Vanetti al microfono, la straordinaria pulenta uncia al ristorante… ad Agrate un concerto stupendo sotto al tendone, mentre fuori diluvia e la scoperta di quanto siano belli i sound-check... a Lenno non avevo tanta voglia di andare, cazzi al lavoro; esco con la Paoletta da casa e non ho neanche voglia di mettermi la maglietta "ufficiale" ma quando arrivo al Lido già il lago, le stelle e la luna ti mettono in pace con te stesso… siam lì seduti nella sabbia ma non riesco a seguire il concerto perché penso ad altro quando, improvvisamente, il nostro dice: "e questa canzone la voglio dedicare ad uno strano personaggio che, di frequente, si aggira ai miei concerti con una strana maglietta del Como con su scritto Genesio; a lui e a tutti i Genesio che sono qui riuniti voglio dedicare questa sera la ballata"... una emozione INCREDIBILE (chi era accanto a me sa)... le ferie, giornate indimenticabili in Scozia, mentre Davide gira il sud Italia... nuovi amici in chat: la dolcissima Neve e l'ineguagliabile Villone, con cui trascorro bellissimi momenti in compagnia delle sue meravigliose 3 bimbe... di Cornaredo ricordo la bellissima piazzetta, la gradevole partecipazione, la chiacchierata al banchetto col Davide che accompagno a comprare un piatto di patatine... di Guanzate ricordo il pancione della Paola del Davide ed una magnifica pastasciutta che io e Villone divoriamo... il concerto al S. Martino in compagnia della Raghy e del marito, del Villone e della Neve, proprio nel giorno in cui la Paola parte per fare il suo master a Roma e vengo quasi arrestato alla stazione, col Dottor Cetti che parla al microfono; alla fine del concerto conosco la Lhoana mentre sempre più apprezzati sono i dopo concerti grazie alle torte della Neve, al liquore al cioccolato della Lo, al vinello del Villone, ai magici dolci del club degli anta – Chicco (chissà se ci rincontreremo all'aereoporto di Londra), Mpoeta, la cara fanciulla che legge sempre i miei messaggi sul GB -... poi la nascita di Pietro e gli ultimi concerti col Davide al settimo cielo per essere diventato papà... ricordi più lontani di quando Davide suonava ancora nei De Sfroos e lo chiamavo a casa per chiedergli se la sera al concerto in qualche festa di paese mi avrebbe potuto cantare Il Diluvio Universale, o quando tutto allarmato lo chiamo e gli chiedo: "Ma è vero che vi siete sciolti?"; e lui tranquillo tranquillo mi risponde: "si come il gelato!"… ricordi di quando andavo alle scuole medie alla Foscolo e lui con altri amici sedeva sui sedili posteriori della curriera mentre si divertivano a prendere in giro il benzinaio juventino di Carate (quello che vendeva ogni tipo di gadgets, persino un Arbre Magique ad uno con la moto)...
Sono stato un po' lungo ma, ognuno di voi, può completare con la propria esperienza i ricordi che ho riportato. Concludendo vorrei ringraziare Davide per le emozioni che sempre mi regala, soprattutto ora che posso cantare
La ballata, Ventanas o La ninna nanna abbracciato alla Paola; ai cauboi che hanno ideato e gestiscono tutto quanto; a tutti i cauboi per la compagnia ai concerti e per le magnifiche chattate; alla Paola2gen, per l'amore e l'affetto che mi dona, per la pazienza nel sopportarmi e per le gioie che tutti i giorni mi regala; ai miei nonni che stanno ancora combattendo, ai miei genitori che mi sono sempre stati accanto... e per finire una dedica: un pensiero per tutti quelli che stanno scappando e che non hanno ancora trovato approdo, a quelli che non lo troveranno mai, a quelli che stanno ancora aspettando l'onda giusta con l'impegno, se mai la trovassero, di cavalcarla.

Genesio

P.S.: Breva non te l'ho fatto correggere! L'italiano sarà pessimo, la punteggiatura farà schifo, ma non vedevo l'ora di postarla!!!:-)

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