Erte fatte di prati
silenzi rispettosi.
Pensieri che vagano nella mente
sollecitati dalla quiete del luogo.
Salgo attraverso il verde,
sola, i miei passi e il respiro;
volgo lo sguardo al santuario
che protettivo dall’alto
del Sacro monte di Ossuccio,
domina.
E’ cammino di ricordi…
sensazioni nel profondo,
e riflessioni di gioie.
Ad ogni voltar di via
erra lo sguardo a valle e si appaga.
L’Isola Comacina
verde dei sui boschi
sta come sirena
adagiata sul lago,
e vezzosa si riflette
in acque smeraldo.
Val Perlana è
in festa
sommersa dal giallo di fiori selvaggi…
E vedo Campo ridente
sulle quiete rive del Lario:
piccolo nucleo
fiero di antiche battaglie.
Il campanile di Ossuccio
è intatto baluardo
di romanica arte.
Continuo il percorso
attraverso il barocco delle cappelle
ripercorrendo la passione di Cristo.
Un rintocco interrompe
silenzio e pensieri
richiamandomi lassù
con voce decisa e melodiosa.
Affretto il passo tanto
è il desiderio
di arrivare alla Chiesa.
Voglio parlare alla Madonna
dei mille miracoli:
chiederò la grazia di poter tornare
finchè avrò respiro di vita.
Poi sosterò sul
sagrato
assaporando pace.
Rinnovata dentro
e affacciata alla splendida terrazza,
godrò delle meraviglie del luogo
con la pienezza ritrovata dei sensi.
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