Sugar Blue

armonica

 

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Uno dei più grandi virtuosi dell'armonica al mondo, Sugar ha intrapreso una carriera solista folgorante, e ottenuto collaborazioni illustri da Willie Dixon a Frank Zappa, da Johnny Shines a Bob Dylan. E' suo anche il riff della hit "Miss You" dei Rolling Stones.

Sugar Blue (vero nome James Whiting) nasce a Harlem – New York, e fin da bimbo è immerso nella musica. Cresce tra le note di Billie Holiday e James Brown, grazie alla madre che è ballerina e cantante presso il leggendario Apollo Theatre. La sua prima armonica gliela regala uno zio a dieci anni, ed impara a suonarla sulle canzoni di Bob Dylan e Stevie Wonder trasmesse dalla radio e ascoltando il be-pop dei dischi jazz di famiglia: un approccio quindi non prettamente blues allo strumento, che viene però ricondotto sui binari della tradizione con le prime esperienze in studio. Registra infatti diverse session per la Spivey Records, e partecipa, fra gli altri, ad album di colossi quali Brownie McGhee, Roosevelt Sykes e Johnny Shines. Una notte, uscendo con un amico dal locale dove ha appena suonato Doc Watson, s’imbatte in un bidone pieno di vecchi 78 giri, e ne estrae uno a caso: pesca così un vecchio album di Sidney Bechet dal titolo “Sugar Blues”, che da quel momento diventa il suo nome d’arte. Un giovanissimo Sugar Blue (appena finite le superiori) è invitato da Muddy Waters a partecipare a due dei suoi show nei pressi di New York City, “è stato come rinascere” ricorda l’armonicista. E’ sempre in questo periodo che avvia il suo fortunato sodalizio con Louisiana Red, con il quale incide anche negli anni successivi.

Nel 1976 si trasferisce in Europa, prima a Londra e poi a Parigi, e diventa ben presto un “fenomeno” grazie ad una tecnica insuperabile, trasformando in palco gli angoli delle strade e le stazioni della metropolitana. La sua fama raggiunge l’apice nel 1978, quando un amico comune lo mette in contatto con Mick Jagger e collabora con i Rolling Stones: è suo il riff di della hit “I Miss You” dell’album “Some Girls”, suona anche nei successivi dischi “Emotional Rescue'' e "Tattoo You”, e prende parte a diversi concerti della rock band inglese. Apertesi le porte della notorietà, pubblica due album solisti – “Crossroads” e “From Chicago To Paris” – in cui, con grande talento strumentale, presenta riletture di blues classici e materiale di propria composizione ed inizia a mettere in luce anche le sue doti vocali. Sebbene abbia davanti a sé un grande futuro come session-man, il desiderio di una propria carriera solista è grande.

Torna così negli Stati Uniti e lavora fianco a fianco con i giganti dello strumento: Big Walter Horton, Carey Bell, James Cotton e Junior Wells. Si stabilisce a Chicago e si esibisce per due anni con i leggendari Chicago Blues All Stars di Willie Dixon, prima di formare una propria band nel 1983. Nel 1985 la sua notorietà decolla: riceve un Grammy Award per il suo “Blues Explosion”, un disco live registrato al Montreux Jazz Festival e pubblicato dalla prestigiosa etichetta Atlantic. E’ presente anche su “Hidden Charms” di Willie Dixon del 1989, anch’esso vincitore di un Grammy Award. Gli anni novanta sono caratterizzati dalla collaborazione con la Alligator Records di Chicago, per cui pubblica nell’estate 1994 “Blue Blazes” e l’anno successivo “In Your Eyes”. Il suo stile all’armonica è ormai personalissimo, non ha frontiere, in esso confluiscono fraseggi jazz, temi blues tradizionali, melodie drammatiche e momenti lirici di grande impatto. Sopra tutto questo si staglia sempre però il suo funambolico virtuosismo, insuperabile, sempre spinto oltre il limite comune.

Sugar Blue riesce a trovare spazio anche sul piccolo e grande schermo. Lo troviamo al fianco di Fats Domino, Ray Charles, e Jerry Lee Lewis per lo speciale della Cinemax “Fats Domino and Friends”. Appare sia sullo schermo che nella colonna sonora dell’acclamato film di Alan Parker “Angel Heart”, thriller del 1987 con protagonista Robert DeNiro. Altre apparizioni le fa nei film “Johnny Handsome” e “Unmarried Woman”.

Negli anni Sugar Blue registra o si esibisce con stelle che vanno da Willie Dixon a Stan Getz, da Frank Zappa a Johnny Shines a Bob Dylan. Ha attraversato in lungo e largo l’America, l’Europa e anche l’Africa partecipando ai più prestigiosi festival - Zurigo, Den Haag, Antibes, Nizza, Cannes, Montreal, Chicago- ed esibendosi con “classic artists” come Muddy Waters, B.B. King, Art Blakey e Lionel Hampton. Blue continua oggi con grande energia la sua inarrestabile attività, suonando nei club e nei festival di tutto il mondo.


 
 
 
 
 

"I wanted to see the world and I knew I wanted to be a musician from when I was a little kid because musicians always seemed so happy and they made people feel good. And, they traveled. They traveled the world turning cacophony into harmony and pain into joy. It's like only priests and doctors get to do that other than musicians... I was never quite into celibacy and I can't stand the sight of blood, so music was the only thing left.”

Sugar Blue

www.sugar-blue.com

 

 

 

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