Ciao a tutti!
Il 14 Maggio 2004 esce in tutti i negozi il nostro nuovo album, "Al di là degli alberi" (Mescal\Sony).
E' stato scritto in contemporanea al lavoro sulla Resistenza (Sessant'anni di Resistenza), che stampato per biblioteche e comuni della Prov. di Arezzo, uscirà nei negozi dopo l'estate.
"Al di là degli alberi" prende il nome dalla ballata omonima dedicata al coraggio di Haidi Giuliani, madre di Carlo Giuliani, ucciso a Genova il 20 Luglio 2001.
Rappresenta perfettamente tutta la linea dell'album, incentrata verso la ricerca della costruzione di un mondo migliore, attraverso storie e riflessioni che denunciano l'indifferenza della società di oggi.
Significa andare "oltre" la barriera dell'indifferenza, perché non c'è più tempo da perdere.
Abbiamo riflettuto pertanto sulla assurda guerra in Iraq, che avevamo tentato di esorcizzare già in "Non in mio nome", in "Good morning Baghdad", una canzone che apre il disco, il cui testo è stato scritto in collaborazione con lo scrittore Stefano Tassinari, che su Genova ha scritto un romanzo dal titolo "I segni sulla pelle", titolo peraltro del secondo brano del disco, che denuncia i fatti della Diaz e di Bolzaneto.
Vi è nel disco una cover di Fabrizio De Andrè, la "Canzone del Maggio", che parla si del '68, ma che sembra scritta oggi.
Insistiamo sulla memoria, come quella delle "Settanta rose" di S. Pancrazio (AR) dove il 29 Giugno 1944 furono trucidate più di 70 persone dalle SS. E quella delle madri di "Plaza de Mayo" sui desaparecidos argentini, morti durante la dittatura militare del Generale Videla di fine anni '70.
Memoria che vogliamo costruire anche intorno a chi, volendo costruire pacificamente un mondo migliore, ha pagato con la vita. Non potevamo non scrivere su Rachel Corrie, la ragazza schiacciata da un bulldozer in Palestina il 16 Marzo 2003. E' nata la bellissima "Rachel and the storm", in italiano ed in inglese, ispirata da una poesia che la stessa Rachel scrisse alla madre prima di morire, canzone che Elisa canta per la parte in inglese, e che conferisce al brano una bellezza unica, il tutto esaltato dagli archi che Patrick ha con grande bravura inciso.
C'è in questo disco un richiamo alla lotta in "Popolo unito", l'intercultura e i diritti dei migranti in "Nuova Babylon" e "Migrantes", come nella toccante "Almirè e le nuvole", storia di una bambina rom, che con le nuvole vuol tornare un giorno alla sua terra.
Ci sono le speranze di chi vede passare gli anni con il peso della precarietà lavorativa in "Loi du marchè".
Ma c'è anche l'energia di "Festa protesta".
E' un disco molto intenso, c'è tutto quello che volevamo dire, ma è anche il disco che con grande umiltà siamo riusciti a realizzare, con il poco tempo che la complessità della vita ci consente.
Musicalmente ci sono delle virate interessanti, ma senza stravolgere il nostro cammino. Talvolta c'è più forza anche per l'entrata nel gruppo del chitarrista elettrico Riccardo Dellocchio. Crediamo nell'importanza di belle canzoni, soluzioni che per noi devono essere emozionanti, trascinanti, comunicative, liberatorie.
Ospiti sono Elisa in "Rachel and the storm", Francesco Moneti dei Modena City Ramblers (ex Casa del Vento) che ha suonato banjo, mandolino, oud, chitarra elettrica e basso acustico, Massimo Giuntini (dei Ductia, ex Modena, ex Casa del Vento) che ha suonato cornamusa irlandese e bouzuki, Kaba Cavazzuti dei Modena che ha suonato le percussioni.
Il disco è stato registrato a Bunker e all'Esagono di Rubiera (RE) da Andrea Rovacchi che assieme a noi ha curato la produzione artistica.
Ringraziamo molto chi con l'affetto ci ha supportato in questo periodo.
Speriamo che "Al di là degli alberi" rappresenti una bella colonna sonora per tutti quelli che lo ascolteranno.
Per noi è importante il vostro sostegno, il tam tam di chi ci vuole bene, per rendere il nostro cammino sempre più consistente.
Un grazie speciale va ad Utopia che si occupa del nostro sito!
E un abbraccio a tutti!
Ci vediamo durante i prossimi concerti!
CASA DEL VENTO