Da "Il Corriere Di Como" del 25/04/2005

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Messaggioda Fantasmino » mar apr 26, 2005 11:18 am

«Ogni storia nasconde un segreto»

La scoperta ad opera dei sub dei resti di un antico edificio sotto le acque antistanti l'abitato di Lenno riporta a galla vicende di un passato lontano

Davide Van de Sfroos: «A volte le leggende vengono da lontano ma hanno qualcosa di vero»




«Nell'acqua dolce vi è sempre un fondo. E questo vale anche per le storie, per le leggende che si raccontano in riva al lago. A volte vengono da lontano, ma anche loro hanno sempre un fondo, una verità che giace nascosta. Se segui le leggende, trovi sempre qualcosa».
Davide Van De Sfroos è entusiasta delle 'rivelazioni' che il fondo del lago ha voluto concedere ad alcuni sub.
Immergendosi nelle acque antistanti l'abitato di Lenno, i subacquei hanno localizzato i resti di un antico edificio. Certo, è troppo presto per dire che è una chiesa. Ed è troppo presto, ovvio, per tracciare legami concreti tra questo importante ritrovamento e una leggenda che da tempo immemore aleggia sulle rive del Lario.
Una leggenda che parla di una campana sul fondo, i cui rintocchi risuonerebbero cupi nelle notti di vento.
No, non è facile immaginare che sul fondo del lago giaccia una campana in grado di suonare e, soprattutto, che possa essere ascoltata anche dalle case circostanti. Troppe leggi fisiche impediscono di credere a tutto questo. Ma intanto i sommozzatori hanno trovato qualcosa. E anche questo Davide Van De Sfroos lo sa benissimo. L'iniziativa di questa fortunata immersione, infatti, è nata proprio da lui e da un gruppo di amici.
«Insieme con Marco Palumbo ho deciso di fondare la "Compagnia della campana perduta" - dice il noto cantautore - E la prima iniziativa concreta che abbiamo organizzato è stata questa esplorazione del fondale del lago. Un gruppo di subacquei ci ha dato una mano a capire se, dietro alle leggende che si raccontano, vi fosse dell'altro».
E la scoperta fatta sabato scorso è andata oltre ogni aspettativa. Si parla di un perimetro di pietre che avrebbe dimensioni a dir poco stupefacenti, almeno venti metri per trenta.
«Per ora dobbiamo attenerci ai fatti - prosegue Davide 'Van de Sfroos' Bernasconi - E i fatti parlano del rinvenimento del perimetro di una struttura. Sono state infatti trovate pietre da costruzione, lavorate da mani umane. I sub hanno ritrovato anche quello che potrebbe essere un basamento di ingresso. Alcune pietre prelevate a diversi metri di profondità sono state spedite a un centro di bioarcheologia. Tra breve sarà spedito sul fondo del lago una specie di robottino che effettuerà nuove rilevazioni. Soltanto allora scopriremo se si tratta di un edificio che è crollato, o se è stato abbattuto da una frana. Ma, per il momento, non possiamo ancora affermare con certezza nemmeno che si tratti di una chiesa».
Secondo le prime testimonianze, la scoperta potrebbe riguardare un edificio imponente, forse una fortezza. Gli archivi e le ricerche, dal canto loro, possono dire poco. Anzi, possono permettere alla fantasia di volare ancora più in alto.
Secondo un censimento fatto intorno alla metà del 1500, infatti, l'unico edificio di culto in quell'epoca a Lenno era la chiesa parrocchiale di Santo Stefano. La stessa che anche oggi è possibile visitare.
Sul fondo del lago, dunque, potrebbero trovarsi i resti di una chiesa crollata prima del 1500.
Insomma, tutte le ipotesi saranno vagliate. Ma resta il fatto che gli esperti hanno trovato qualcosa proprio nel punto in cui gli anziani e gli amanti delle storie misteriose asserivano che le acque del lago celassero alcuni segreti. «Per adesso sappiamo che sono stati trovati pietre e mattoni - conclude l'artista lariano, che ai misteri e alle leggende del Lago ha dedicato il suo ultimo cd "Akuaduulza" - Siamo partiti con questa iniziativa e il nostro entusiasmo ha portato già ad ottenere ottimi risultati. Io non credo che davvero una campana suoni da sola nelle notti di vento. Ma quando si cerca una storia, un segreto si trova sempre».


Marco Proserpio
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