dal sito de "la Repubblica":
Un venerdì sera, Domenica In
di ANTONIO DIPOLLINA
A pensarci bene, è meraviglioso. Sanremo risorge in 24 ore dalle sue
ceneri, e come? Trasformandosi in Buona Domenica, quella di Costanzo,
una puntata a caso, con giovani sconosciuti e qualche vecchia gloria a
cantare antiche canzoni che tutti conoscono e canterellano davanti alla
tv. Era l'uovo di Colombo, quello che proprio non va a Sanremo - e in
tutta la tv - sono le canzoni nuove. Come disse il direttore di Raiuno
nell'anno della Carrà: "Quando partono le canzoni, la gente cambia
canale: tranne che in un caso, quando sale Gigi D'Alessio". Perché
nessuno lo ha invitato per il finale di questa sera?
***
Ma queste sono piccolezze di fronte a quello che in molti avranno visto
nella notte, complice il fatto che il sabato mattina si può dormire. Il
Dopofestival di Vespa fornirà materiale a Blob per almeno i prossimi
dieci anni. Il trash non aveva mai raggiunto punte così alte. Citiamo
alla rinfusa: il top sono stati Mino Reitano e Umberto Bossi
abbracciati, il primo urlava e cantava "Italiaaaaa" e l'altro ribatteva
"Padaniaaaa", Clemente Mastella ha eseguito Roma non fa' la stupida
stasera cambiando le parole e trasformandola in un inno antiBossi
("Fajè capì che sei la Capitale/mandaje un venticello/pè spazzà via il
federalismoooo"), Bossi ha indicato la Parietti e l'ha chiamata "La
gambottona", poi è entrato Apicella e ha fatto anche canzoni lombarde.
Quando è entrato Davide Van De Sfroos ha detto: "Facevate un casino
tale che di là sembrava un concerto di Marilyn Manson". Più
semplicemente, specialmente dopo l'una e trenta, era una perfetta
imitazione di una banda di avvinazzati che si sfogano senza ritegno.