«Le canzoni? Ho sentito qualche piccolo orrore»
Ci voleva un siciliano doc come l'onorevole Ignazio La Russa per sdoganare anche politicamente Davide Van De Sfroos.
Il cantautore lariano è a Sanremo, non per partecipare al Festival ma ospite di Bruno Vespa che lo ha invitato all'edizione speciale di «Porta a porta» che accompagnerà fino alla fine la manifestazione.
«Ha dimostrato che anche con il dialetto milanese (sic), anzi lombardo è possibile fare poesia», ha detto La Russa applaudendo l'esibizione dell'artista che ha presentato una versione acustica di «Pulenta e galèna frègia», consolidato cavallo di battaglia di un repertorio che ha varcato definitivamente i confini regionali.
«Dovrei chiedergli di farmi i cori in una canzone - ha sorriso Van De Sfroos al termine della trasmissione, andata in onda a notte fonda (la canzone è stata trasmessa pochi minuti prima delle due del mattino) - con quella voce così scura e inconfondibile».
Forse questo giudizio è stato condizionato anche dalla trasmissione di un filmato dove l'onorevole di Alleanza nazionale stonicchiava allegramente «La canzone del sole» di Battisti in compagnia di Alba Parietti.
Anche lei era da Vespa, che l'ha ricollocata sullo sgabello che ha contribuito a crearne la celebrità, ed è stata incaricata di tradurre il testo del brano per i non tramezzini. «È stata una proposta di Vespa prima di andare in diretta – racconta Davide –. L'ho trascritta in italiano e Alba ha letto il foglio», forse anche con eccessiva competenza.
La trasferta sanremese di Van De Sfroos si prolungherà almeno fino a sabato: domani, infatti, tornerà a «Porta a porta» per l'ultima puntata, speriamo a un'ora meno infelice.
E un commento sul Festival vero e proprio? Per ora Van De Sfroos preferisce non sbilanciarsi: «Primo devo ascoltare bene tutti i brani. Tra una cosa e l'altra me ne è sfuggito qualcuno anche se mi sembra di aver sentito qualcosa di interessante oltre a qualche piccolo orrore».
Alessio Brunialti
GRAZIEEEEE BRUNIALTI....!