Da "CORRIERE DELLA SERA" del 17/02/2005

Articoli su Davide e il suo mondo apparsi su giornali e riviste

Moderatore: Baristi

Da "CORRIERE DELLA SERA" del 17/02/2005

Messaggioda FABRY » gio feb 17, 2005 10:47 am

CANZONE D’AUTORE / Presentato il nuovo album in uscita il 25 febbraio: quindici brani che attingono alle storie locali del Lario


Van De Sfroos canta gli spiriti del lago

In «Akuaduulza» atmosfere gotiche, strani personaggi e suoni blues. «È un disco nato in cantina»


COMO - Un disco ruvido e sincero, quasi fatto in casa, o meglio in cantina. Questo voleva fare Davide Van De Sfroos e questo ha fatto. «"Akuaduulza" è nato in cantina. È lì che ho immaginato, lavorato e registrato diverse canzoni dell’album». Non è un vezzo da cantautore snob, né un bisogno di essere originali a tutti i costi, è soltanto che per De Sfroos ci sono luoghi che parlano e che «suonano» in maniera particolare e, spesso, non occorre andarli a cercare in capo al mondo. «Del resto - aggiunge senza falsa modestia - anche Springsteen e Tom Waits hanno fatto qualcosa di simile... Per alcuni brani, come "Il corvo" e "Preghiera delle quattro foglie", mi è bastato mettermi davanti a un microfono e la musica è nata da sola». Il disco è stato presentato ieri sul lago di Como, lago che, per l’occasione, ha mostrato il suo volto cupo, misterioso, inquietante. Quello che da sempre affascina di più il poeta «laghée», quello da dove nascono le storie di mostri, fantasmi e spiriti. Quello che meglio si sposa con le atmosfere gotiche evocate dal disco, a partire dall’immagine in copertina.
«È un gotico scherzoso - mette in guardia De Sfroos - come quello dei costumi che useremo nei concerti. Se fosse un film, non potrebbe che essere diretto da Tim Burton». In copertina, il cancello di ferro battuto con le iniziali del nome e sullo sfondo un lago paludoso, color delle alghe, e un cielo giallo: è un invito a entrare in un mondo, quello di De Sfroos, che se dal punto di vista linguistico è legato a un fazzoletto di terra, da quello delle suggestioni musicali spazia dal Mediterraneo agli States. «"Akuaduulza" - rivela - è un disco di lago che strizza l’occhio alla Louisiana, al sound di New Orleans». Quindici brani inediti in cui lo «sciamano del Lario» si è divertito a pescare dal repertorio infinito di storie locali e memorie personali mentre per i suoni ha voluto giocare con strumenti ricercati (un vecchio Hammond C3) e impropri (i giocattoli dei figli). Agli occhi del cantautore la differenza rispetto ai lavori precedenti è chiara: «In "Breva e Tivan" ho cantato il paese, con "...E semm partii" quelli che dal paese se ne andavano, in "Akuaduulza" c’è un primo piano dei personaggi». Donne fatali, saggi da bar, nonne, nobili decaduti, diavoli, animali e spiriti della notte.
Per il quarantenne De Sfroos, Premio Tenco nel ’99 come miglior artista emergente e nel 2002 per il miglior album in dialetto, la lingua di riferimento resta il «laghée», ma non mancano eccezioni: canzoni in italiano, altre in una lingua inventata. Il disco sarà nei negozi dal 25 febbraio (a 19 euro) e lo stesso giorno inizierà la tournée europea: prima tappa Lugano, poi altre 21 serate: il 30 marzo sarà a Berlino, il 26 aprile a Bruxelles e il 14 maggio a Madrid. Le prime date lombarde sono il 5 marzo a Varese, il 6 a Lodi, l’11 a Como, il 12 a Chiari. Nel live, accanto a brani nuovi, De Sfroos propone vecchi successi rivisitati, più due omaggi a De Andrè («Zirichiltaggia») e a Bob Marley.

IN EUROPA Il nuovo disco (foto) di Van De Sfroos uscirà il 25 febbraio, data di inizio del tour che partirà da Lugano: il 30 marzo proseguirà a Berlino, il 26 aprile a Bruxelles e il 14 maggio a Madrid
IN LOMBARDIA
Le prime tappe in regione saranno il 5 marzo a Varese, il 6 marzo a Lodi, l’11 a Como e il 12 a Chiari (Brescia)
FABRY
 
Messaggi: 2
Iscritto il: gio feb 17, 2005 10:47 am

Torna a Rassegna stampa

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti

cron